Frank's P.O.V.
Saranno passati due giorni dall'accaduto con Gaskarth. Lui mi ha detto che gli dispiace e che non voleva ed io l'ho perdonato. Forse non mi sta cosí antipatico, anche se, in effetti non mi ha ancora detto perché l'ha fatto. Una scommessa, probabilmente.
Stamattina non ho ancora visto Gerard. Eppure sono le tre e mezza. Di solito viene alle tre. E se non volesse venire piú? E se fosse colpa mia? Ho fatto qualcosa di male? Sarebbe un duro colpo per la mia fragile anima.
Spazzo via i miei pensieri cospiratori quando sento la campanella della porta. Avete presente? Quella dei negozi, che fa cling- clang.
Perché parlo da solo?Sbatto piú volte le palpebre e metto a fuoco.
Vedo la figura scura ed incurvata di Gerard, che entra velocemente in palestra. E no, caro mio. Non posso lasciarti in pace. Non mi hai salutato!
Come se sentisse i miei pensieri, certo.Esco dalla mia postazione abituale e lo seguo.
<Gerard!> Si ferma subito e si gira.
<Ciao> Lo dice senza espressione. Ma che gli ho fatto? Mi tratta come se gli avessi ammazzato l'unicorno.
<Ma ti ho fatto qualcosa?> ... Sí, sono sempre cosí diretto.
<No, perché avresti dovuto? D'altronde é colpa mia, scusa, sono sempre cosí lunatico!> Dice sarcasticamente. Poi si gira e va negli spogliatoi.
É ufficiale. Gli ho fatto qualcosa.
°°°°°°
Sono le sei. La palestra sta per chiudere. Ma Gerard non é ancora uscito. Sono stato attentissimo, e mi sono concentrato cosí tanto che non mi ero neanche accorto di Gaskarth che mi sventolava una mano davanti al naso, per smuovermi dalla sedia. In effetti il mio turno sarebbe finito, ma per Gerard probabilmente aspetterei anche fino alle... Nove e mezza.
Ragazzi, questi sono gli sforzi che fanno i veri uomini!
Decido di fare conversazione con Gaskarth, per passare il tempo.
<Gas- Cioé, Alex, come ti va la vita?> Ho ancora gli occhi incollati alla porta che conduce alla palestra, alla mia destra.
<Va> Risponde
<Lo sai che questa é la tipica risposta che darebbe mia nonna con i reumatismi?>
Ride. <Cosa dovrei dirti? Non voglio affliggerti con i miei problemi da adolescente gay... Cazzo!> Probabilmente non lo voleva dire. Oppure esprimeva tutto il suo amore per l'organo di riproduzione maschile.
<Si vede, comunque. Ma problemi di che tipo? Ti picchiano? Ti insultano?>
Questa volta esita. < Mi insultano, sí. Picchiano non molto. Cioé, dipende.>
<Come dipende? > Sposto velocemente lo sguardo su di lui, che guarda a terra.
<Beh, dipende se viene Kellin. Sai, é il loro sacco da boxe preferito...>
Perché questo nome non mi é nuovo?
<Kellin...?>
<Quinn>
Se lo sapesse Vic... Ma forse é meglio se non lo sa. Oppure no. Oppure sí.
...Ma chi sono io per intromettermi negli affari della Kellic!Alex guarda l'orologio.
STAI LEGGENDO
We Were Born To Lose ** Frerard #Wattys2017
FanfictionATTENZIONE, QUESTA STORIA NON VERRÀ PIÚ AGGIORNATA Gerard ha qualche chilo di piú. Frank lavora in una palestra. E no, non é amore a prima vista. Ci sarà un po' (molto) casino. Enjoy!