Simona's pov

Esco dal bagno e torno in camera, Andrea già è sdraiato nel letto, al centro del letto.

«Non hai capito un cazzo nella vita» dico e lui mi guarda male

«Fatti più in là» dico

«Prima ti sdrai poi mi faccio più in là» dice

Sbuffo e mi infilo nel letto, noto che è in mutande, non ha un gran fisico, è semplicemente magro, è bellissimo, soprattutto i suoi boxer neri con la scritta sull'elastico 'uomo' per ricordargli che non ha ancora la vagina, ovviamente.
Mi sdraio accanto a lui e sento il suo braccio attorno ai miei fianchi...

«Sei calda, molto calda» mi dice

«Dai vieni più in qua che magari poi cadi» dice spostandosi e facendomi posto

Io mi giro verso di lui, lo guardo negli occhi e mi accoccolo di più a lui.
Dio è bellissimo.
Lui mi stringe a sé abbracciandomi.

«Notte» gli dico

«Buona notte» dice lui, poi mi lascia un bacio sulla fronte

Lo adoro.
Chiudo gli occhi e in poco mi addormento.

Qualcosa non va.
Qualcosa decisamente non va.
Perché lui è qua?
Mi alzo dal letto sentendo la sua voce e inizio a correre verso di lui.
Mi avvicino, gli salto addosso e lo stringo fortissimo a me.
Non mi ricapiterà mai quest'occasione.
Mai.
Non ci posso credere.
È qua tra le mie braccia, lo sto abbracciando e lui mi sta stringendo a sua volta.
Lo amo, mi era mancato così tanto.
Inizio a piangere.
Lui è tutto ciò di cui ho bisogno, tutto ciò che ho perso e che ora ho di nuovo accanto.

Mi sveglio di colpo ed inizio a piangere.
Ancora lo stesso medesimo sogno.
Non ce la faccio più.
Mi siedo all'angolo del letto per non disturbare Andrea, mi alzo, prendo le sigarette e vado in balcone.

«Perché sempre questo sogno?» chiedo al vento, fissando le stelle.

Prendo l'accendino e mi accendo la sigaretta, guardo l'ora, sono le tre.

«Mi manchi» sussurro

Fa freddo, l'aria è gelida.
Se ci fosse lui accanto a me sarebbe tutto decisamente più bello.

Due braccia mi avvolgono da dietro, emana calore.

«Tutto okay?» chiede appoggiando la testa sulla mia spalla

«Adesso sì» dico

«Brutto sogno?»

«Bellissimo»

«Ma se era bello...»

«È proprio quello il punto, talmente bello che non può essere reale» dico finendo la sigaretta e gettandola nel posacenere

«Ci sono qua io adesso» dice e mi stringe più forte

«Grazie» dico

Lo sento sorridere e istintivamente sorrido anch'io.

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