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Simona's pov

Sono passate solo due settimane.
Non ce la faccio a stare qui.
Come immaginavo la mia famiglia non è per niente venuta a trovarmi, non mi hanno nemmeno chiesto che cos'ho avuto, niente di niente.
Di sicuro sono stati avvisati dai dottori e saranno restati contenti che per un mese io non starò tra i loro i piedi a rompergli il cazzo, adesso staranno bene anche loro senza me.
Andrea la prima settimana m'è restato accanto poi se n'è andato che 'doveva lavorare' a quanto pare sta preparando un nuovo album e non vedo l'ora che esca, anche se non avrei i soldi per comprarlo, ma non a caso esiste Spotify.

Mi alzo dal lettino e vado a far colazione, vado verso il tavolo col cibo, prendo un piattino e decido cosa prendere, una fetta di pane, una confezione piccola di Nutella, un panetto di burro da 10gr e un bicchiere di succo all'ananas.
Mi vado a sedere al solito tavolo, sulla solita sedia.
E tranquillamente mi preparo il panino.
Il dottore mi guarda sempre, ha paura che non mangio, ma cazzo io mangio sempre tutto e tanto...

«Buongiorno» dice un ragazzo sedendosi davanti a me

«Buongiorno» dico io concentrata sul mio panino.

Poi inizio a mangiare e guardo il ragazzo.
È bellissimo:
Occhi azzurri, capelli castani, barba leggermente lunga e delle labbra che fanno invidia al mondo.

«Mi chiamo Simone» dice presentandosi

«Ed io Simona» dico sorridendo

«Bel nome» dice ed io scoppio a ridere, poi bevo il mio succo

«come mai qui?» chiede

«Sto male, ovvio» dico

Lui mi guarda con aria di sfida.
Noto solo adesso che lui non ha niente da mangiare.

«E tu come mai qui?»

«Ormai sono qua da tanto, il tuo dottore m'ha chiesto di conoscerti e farti compagnia dato che stai sempre sola»

Alzo gli occhi al cielo.

«Che rompicoglioni» dico e lui annuisce

Poi mi alzo e vado verso la mia stanza.
Lui mi segue.
Arrivo ed apro la porta.
Non ci credo.

«Sei tornato, finalmente» dico abbracciandolo

Lui non mi stringe.
Mi stacco e vedo che sta guardando male Simone.

«E tu chi sei?» gli chiede

«Il suo nuovo ragazzo» dice Simone sorridendo

«ah» dice lui guardomi

«Non è vero, l'ho appena conosciuto e mi ha seguita fin qui, se avessi un ragazzo te l'avrei detto» dico guardandolo negli occhi

«No dai non ti ho seguita, il dottore m'ha chiesto di conoscerti e mi ha detto che sei una ragazza difficile e che se facevi la difficile dovevi seguirti» dice ridendo

«E comunque a me non piace la patata» dice

E Andrea lo guarda a bocca aperta.
Io inizio a ridere è una situazione buffa.

«Puoi lasciarci soli?» chiede Andrea, lui annuisce e se ne va

Lo guardo negli occhi.
Aspettavo questo momento, aspettavo lui da tempo.

«Ti piace il pueblo?» chiede

«Sì»

«Ecco te l'ho comprato, pure i filtri e le cartine, sapevo che di sicuro avessi finito le sigarette e non credevo che ti facessero uscire» dice porgendomi tutto

«Grazie» dico dandogli un bacio sulla guancia

«Come stai?»

«Ora bene, mi mancavi, ero così sola, i miei non si sono degnati manco di un saluto» dico abbassando gli occhi

«Immaginavo, tranquilla che ora ci sono io»

Poi mi prende e mi abbraccia, non ce la faccio a resistere, mi stacco leggermente e avvicino il mio viso al suo, lui si avvicina e le nostre labbra si sfiorano, poi entra il dottore e subito ci stacchiamo.

«Lo sapevo io» dice il dottore sorridendo

«Ci sono novità?» chiede Andrea

«Sì, beh lei mangia regolarmente e di tagli non ce ne sono altri e stanno andando via, però è ancora sottopeso, non appena mette su qualche chilo la dimettiamo» dice

«Penso di avervi interrotti quindi vi lascio soli» dice per poi uscire

Io mi siedo sul letto e subito dopo Andrea sì siede accanto a me, mi prende il viso e mi bacia. Aspettavo questo momento da forse troppo tempo, le sue labbra sulle mie, la sua lingua unita alla mia.
Provo di tutto.
È questo di cui ho bisogno: lui.
Lui e basta.
Con lui sto bene.
Ci sdraiamo e ci fermiamo un attimo per riprendere fiato.

«Sei bellissima» dice, io arrossisco e lui riprende a baciarmi.

Poi ci stacchiamo definitivamente.

«Non sai da quanto volevo farlo» dice sorridendo ed io sorrido a mia volta

«Andiamo a fumare dai» dico

Prendo il tabacco che mi ha preso e mi giro su un drum, lui fa lo stesso, poi usciamo dalla stanza e andiamo in balcone.

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Spazio autrice
Chi aspettava questo momento?
Un bacione, Simo 💘

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