Festa, Partita & Tanti Guai

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Capitolo 4
Festa, Partita & Tanti Guai...


Arrivò domenica sera e ai pochi ragazzi esclusi dalla festa con i campioni di Quidditch era stata servita la cena nella Sala Comune della Casa di appartenenza. Nella sala di Grifondoro, tuttavia, tre coperti sarebbero rimasti intatti. Altair insieme a James e Hugo attendeva nascosto sul terrazzo adiacente alla Sala Grande.
All'interno della sala la festa era in pieno svolgimento. I tavoli delle quattro Case e quello dei professori erano stati addossati alle pareti ed erano stati imbanditi con bevande e stuzzichini in modo da offrire un comodo buffet. C'erano molti volti noti nel mondo del Quidditch. Il cercatore e capitano della squadra bulgara Victor Krumm, padre tra l'altro, del capitano della squadra di Durmstrang Hector. C'era anche il portiere della nazionale irlandese Oliver Baston, ex studente Grifondoro ad Hogwarts. Molti altri campioni avevano accettato l'invito del preside e si erano mischiati agli studenti rispondendo alle loro domande e firmando autografi.
Vicino al tavolo che di solito Serpeverde usava per i pasti Scorpius Malfoy si stava servendo di un rinfrescante bicchiere di succo di zucca ghiacciato. Accanto a lui, oltre all'amico Edward c'era Eloise che lo stava subissando, stranamente, di domande sui vari campioni presenti al ricevimento. Nel momento in cui aveva preso il bicchiere di succo la ragazza lo aveva fatto girare indicandogli Victor Krumm facendogli l'ennesima domanda della serata: «Scorpius, ma è vero che il capitano della nazionale bulgara era già stato ad Hogwarts per partecipare al Torneo Tre Maghi?»
Scorpius ebbe un attimo di distrazione per vedere chi stesse indicando l'amica. Eloise ne approfittò per correggere la bevanda dell'amico con una pozione dalla duplice funzione.
Dopo aver bevuto tutto d'un fiato la sua bevanda il ragazzo raccontò brevemente di quel triste torneo in cui un giovane di Tassorosso aveva perso la vita. Poi si scusò con gli amici e decise di uscire a prendere una boccata d'aria sul terrazzo della Sala Grande, tutto ad un tratto gli era venuto un gran caldo. Anche se lui ne era del tutto ignaro, già nel momento in cui si era incamminato verso la portafinestra sul suo corpo stavano spuntando delle orribili pustole. Scorpius rimase fuori all'aperto qualche minuto e quando si sentì finalmente meno accaldato decise di tornare a godersi la festa, ancora non era riuscito a parlare con i giocatori di Quidditch che preferiva. Altair, rimasto nascosto tutto il tempo con i due compagni, nel momento in cui Malfoy rimise piede nella Sala Grande gli fece "Evanescere" i pantaloni. Il giovane serpeverde non si rese subito conto che i suoi pantaloni erano evaporati e che sul suo corpo, viso compreso, si erano formate delle enormi e disgustose pustole. Il primo ad accorgersi dello scherzo fatto all'amico fu Edward Zabini che vide il compagno ripresentarsi alla festa in mutande e pieno di bolle. Non perse un minuto e si affiancò all'amico togliendosi il mantello per coprirlo: «Scorpius ma cosa hai combinato? dove hai lasciato i pantaloni?e poi come mai sei pieno di pustole?». Nel frattempo metà scuola si era resa conto della ridicola situazione in cui versava il giovane serpeverde e rideva fragorosamente.
Sul volto del ragazzo si dipinse lo stupore. Si strinse il mantello dell'amico addosso : «Non ho fatto niente, avevo sicuramente i pantaloni quando sono uscito in terrazzo» Rispose indicando la portafinestra che dava all'esterno. Dall'apertura si notavano tre ombre che si stavano godendo la scena e il giovane serpeverde in poche falcate raggiunse nuovamente il terrazzo.
Non appena vide comparire Malfoy il giovane Grifondoro, con un ghigno stampato in faccia disse: «Se non avessi recepito bene il messaggio Malfoy, vedi di stare alla larga dai nostri dormitori.»
Il serpeverde, preso da uno scatto d'ira, si scagliò contro il giovane grifone: «Raccomanda la tua anima a Merlino, io ti ammazzo»
I due cominciarono a picchiarsi alla Babbana scaraventandosi a vicenda, prima contro alcuni vasi in terrazzo, e successivamente spostando la lotta all'interno della sala. Scorpius diede un cazzotto in pieno viso al giovane grifondoro scaraventandolo sopra ad uno dei tavoli imbanditi. Altair rispose caricando, come fosse un toro, il giovane serpeverde e facendolo cadere addosso a Oliver Baston che finì a terra e poco ci mancò che si rompesse un polso.
Visto che la situazione stava degenerando il professor Silente impastoiò entrambi i ragazzi e quando fu sicuro di aver ottenuto la loro più completa attenzione si rivolse a entrambi con uno sguardo severo: «Vi aspetto nel mio ufficio IMMEDIATAMENTE!»
I due ragazzi si diressero subito verso lo studio dell'anziano preside. Dietro di loro li seguivano la preside di Beauxbatons e i direttori delle case di Grifondoro e Serpeverde.
L'atmosfera all'interno della stanza era carica di tensione. Raramente Scorpius aveva scorso un'aria così greve sui volti dei suoi insegnanti. Il preside, che aveva perso tutta la sua aria spensierata, fece cenno ai due ragazzi di sedersi sulle due sedie davanti alla scrivania e loro ubbidirono senza discutere, intimoriti dagli sguardi funesti che gli venivano lanciati.
«Ragazzi, quello che è avvenuto questa sera è stato imbarazzante e deplorevole. Questa sera avevamo degli illustri ospiti, uno dei quali si è quasi infortunato per colpa vostra. Esigo immediatamente una spiegazione, e sperate che sia abbastanza convincente»
Entrambi gli studenti, imbarazzati, abbassarono gli occhi senza proferire parola.
Il professore tornò quindi alla carica: «Allora, non avete proprio nulla da dirmi?»
DI fronte all'ennesimo silenzio il preside aggiunse: «Penso che in questo caso sia meglio chiamare i vostri genitori. Preside Maxime contatti subito la signora Granger, Severus manda un gufo al signor Malfoy, in modo che entrambi arrivino il prima possibile.»
I due ragazzi furono presi entrambi da un moto di apprensione.
La cosa che in assoluto spaventava di più Scorpius Malfoy era far arrabbiare suo padre. Per la maggior parte del tempo Draco Malfoy appariva come una persona tranquilla, fredda e molto scostante. In realtà Scorpius conosceva chi si nascondesse dietro quell'algida facciata. All'interno delle mura domestiche suo padre, insieme a nonna Narcissa, era una figura molto presente e attento nella vita del ragazzo. Certo Draco non era mai riuscito ad essere espansivo e affettuoso, ma era un buon padre e un ottimo confidente.
Solo una volta in vita sua Scorpius aveva visto suo padre fuori di sé dalla rabbia.

Inizio Flashback

Double Scorpius - DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora