Buona Domenica,
Spero di allietare in qualche modo la fine del week end pubblicando questo nuovo capitolo. Fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo e della storia.
Per me sono molto importanti le vostre opinioni.
Buona Lettura
Lyn«Altair, non ti preoccupare, tu non te ne andrai domani perché stanotte io e te scapperemo via.»
«Dici davvero Scorpius? » Chiese intimorito il ragazzo.
Il fratello annuì deciso. «Sai il camino dello studio di papà non serve solo per comunicare. Ci basterà dire il nome del posto dove vogliamo andare e poi gettare una manciata di Metropolvere. Vedrai che non è difficile e tenendoci per mano non ci perderemo.
Ora dobbiamo solo trovare un posto dove nasconderci. Ai miei amici non possiamo chiederlo, sia perché non siamo nella lista degli amici più cari di Ely sia perché quello sarà il primo posto dove papà ci cercherà quando saprà che siamo fuggiti.»
«Potrei chiedere a James di nasconderci...» Propose incerto Altair
«James? Intendi James Potter? Ma sei impazzito? Io non chiederò mai aiuto a lui!» Affermò secco Scorpius.
«Scorpius adesso sei tu ad essere ingiusto. Non sei stato proprio tu a dirmi che Lily Potter ti ha detto che James è stato influenzato da suo zio? E poi...» Proseguì titubante il ragazzo.
«È successo qualcosa che non mi hai detto Altair in questi due giorni?»
Altair raccontò al fratello tutto quello che era successo al corso di Quidditch con James e di come l'aveva difeso dall'aggressione di Hugo.
Anche se non era molto favorevole a chiedere aiuto proprio a Potter, alla fine Scorpius acconsentì a fare un tentativo con James. «D'accordo, mandagli un gufo in cui gli spieghi la situazione e chiedigli se può nasconderci per qualche tempo.»
Scorpius istruì il suo gufo perché recapitasse solo a James Potter il biglietto che Altair gli aveva scritto e perché attendesse una risposta dal ragazzo per tornare.
Dopo circa un'ora il gufo tornò con un biglietto del giovane grifone. Il ragazzo si scusava ma non poteva aiutarli.
«Lo sapevo.» Esclamò contrariato Scorpius. «Sicuramente Potter non ci aiuta solo perché non vuole fare un favore a me.»
«Beh se è questo il motivo è solo uno stupido, ma noi non ci diamo per vinti vero Scorpius?»
Il ragazzo annuì. «Andremo a Diagon Alley, lo conosco abbastanza come posto e in camera mia ho qualche Galeone per le emergenze. Per qualche giorno dovremmo cavarcela e poi scriveremo a papà comunicandogli che stiamo bene e gli chiederemo di tenerci nascosti fino a quando la mamma non si sarà rassegnata.» Disse spiccio il ragazzo.
«D'accordo. Forse dovremmo rubare la tua bacchetta, potrebbe esserci utile.» Propose il fratello incerto.
« È meglio non portarla via con noi Altair. Con la bacchetta riuscirebbero a rintracciarci subito.»
A tavola quella sera c'era una strana atmosfera. Hermione era molto silenziosa, preoccupata dalla situazione. Draco invece, non faceva altro che far domande ad Altair, non voleva perdere un minuto dei pochi istanti in cui poteva godersi il figlio che non vedeva da anni. Il pozionista si fece raccontare tutto quello che era successo a Hogwarts dopo l'arrivo della delegazione francese.
«Quindi avevi i capelli lunghi legati in un codino?» Chiese inorridito l'uomo. «Beh se ti fossi presentato qui a casa conciato così penso proprio che avrei capito che qualcosa non andava...»
Il ragazzo annuì alla domanda del padre. «Mamma ci teneva che li facessi crescere, diceva che mi stavano molto bene.»
Draco si rivolse alla donna cercando di farla intervenire alla conversazione. «Come mai quest'amore per i capelli lunghi?»
«In Francia vanno di moda.» Mentì la donna. In realtà aveva fatto crescere i capelli al figlio solo per renderlo il meno simile a suo padre. Aver davanti tutti i giorni una versione adolescente di Draco era per lei troppo doloroso.
«Strano, non mi ricordavo che seguissi le mode.» Commentò neutro Draco.
«Forse le persone cambiano.» Rispose Hermione pensando che sicuramente lui era cambiato, l'aveva cancellata e aveva voltato pagina.
«E tu come hai reagito a vederti arrivare una copia di te stesso Scorpius?» Chiese il padre.
«Beh non son stato con le mani in mano..» Rispose il ragazzo in modo criptico.
«Suvvia, sai che riuscirò a farti sputare la verità quindi ti conviene parlare...»
Rispose Altair alla domanda. «Nell'ordine mi ha preso in giro, paragonandomi ad un Troll di Montagna, mi ha sfidato a duello e ha messo a soqquadro la mia stanza prima dell'ispezione della Mc Granitt per impedirmi di partecipare alla festa.» Disse sogghignando.
Scorpius guardò il fratello aggrottando la fronte. «Beh nemmeno tu ti sei risparmiato fratellino... Con quell'odioso incantesimo che mi ha costretto a vomitar lumache per ore! Per non parlare della pozione che mi ha fatto venir caldo, mi ha riempito di pustole, e dei pantaloni spariti.»
«Quindi ti sei impegnato anche tu a rendere la vita difficile a tuo fratello...» Affermò compiaciuto Draco. «Bravo!»
Durante la cena sia Lucius che Narcissa erano stati molto silenziosi. La donna non aveva preso molto bene le parole della grifona, e non riusciva a smettere di pensarci, mentre Lucius lanciava all'ex compagna del figlio gelide occhiate astiose.
Quando la cena fu giunta al termine Hermione ansiosa di chiudersi nella sua stanza si rivolse ad Altair: «Tesoro, è meglio che andiamo a dormire, domani mattina partiremo presto.»
«Ma io pensavo di dormire in camera con Scorpius.» Obbiettò il ragazzo.
«No Altair, dormirai in camera con me.» Rispose secca Hermione.
«Mamma, per favore. Puoi lasciarlo in camera con me? Abbiamo condiviso la stanza per così tanti mesi che ormai siamo abituati a dormire insieme. Senza contare che passerà molto prima che potremo passare del tempo assieme.» Domandò Scorpius.
Hermione era titubante, avrebbe voluto tener d'occhio il figlio fino a quando non fossero usciti da quella casa, ma comportarsi in modo troppo rigido avrebbe destato i sospetti di Draco, quindi decise di acconsentire. «D'accordo, ma vedete di non passare tutta la notte svegli.»
Accompagnò i due ragazzi in camera e con la magia ingrandì il letto di Scorpius, in modo che potesse ospitare entrambi i figli.
Draco la guardava dalla soglia della porta. Sembrava così amorevole nei confronti di entrambi, totalmente differente dal modo con cui si era comportata durante il loro colloquio quando parlavano di Scorpius. Forse questa era tutta una farsa per non offendere il ragazzo, forse a lei non era pesato separarsi da uno dei suoi figli. Chissà qual'era la vera Hermione? Si chiese fissandola.
«Qualsiasi cosa abbiate bisogno, venite pure a vegliarmi ragazzi » Disse apprensiva la donna.
«Hermione non sono dei bambini di due anni!» La rimproverò Draco. « Vedrai che se la caveranno per stanotte senza di te. E poi io dormo nella stanza accanto, se dovessero averne bisogno possono sempre chiamarmi.»
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Double Scorpius - Dramione
FanfikceQuattordici anni dopo la fine della Seconda Guerra Magica. Draco, padre single, ha mandato il figlio Scorpius a Hogwarts. Il ragazzo, come ogni Malfoy che si rispetti, è stato smistato a Serpeverde e sta frequentando il suo secondo anno. Hermione è...