Buonasera a tutti!
Visto che ieri abbiamo avuto un giorno di ferie extra, vi regalo un nuovo capitolo
Buona lettura
Lyn
Capitolo 6
Fiducia
Hermione Granger, appollaiata sullo sgabello della cucina, stava rileggendo per la terza volta la lettera del figlio. Qualcosa non quadrava; Altair, solitamente, le scriveva delle lunghe lettere raccontandogli tutto quello che succedeva a scuola. Le lettere che aveva ricevuto da quando era ripartito per Marsiglia erano invece, corte e molto vaghe ed Hermione era preoccupata che fosse successo qualcosa.
Si rendeva conto che forse stava diventando paranoica. Dopotutto, si chiedeva, cosa mai sarebbe potuto succedere al secondo anno di scuola? Con orrore ricordò che lei quell'anno a Hogwarts, era stata pietrificata da un basilisco... Ma quelli erano tempi diversi, sicuramente a Beauxbatons non esistevano ne una Camera dei Segreti, ne animali mostruosi che circolavano liberamente nelle tubature. Probabilmente Altair aveva qualche difficoltà in una materia e si sentiva a disagio a parlarne con lei.
Rileggendo per l'ennesima volta le poche righe vergate dal figlio urtò inavvertitamente la tazza di tea bollente che si rovesciò sull'avambraccio, scottandola. Alzò il polsino della camicia per valutare il danno e la scritta "Sanguesporco" che la zia di Draco gli aveva inciso con la magia molti anni prima, risaltò sulla pelle arrossata dalla scottatura.
Hermione portava sempre, anche d'estate, camicette a maniche lunghe e le poche volte che andava al mare rimaneva con le braccia coperte da freschi scamiciati. Non si vergognava della scritta che era incisa sulla sua pelle, ma non amava parlare della guerra e di come fosse stata fatta la scritta. Specialmente con Altair, voleva preservare la sua innocenza e fargli godere quegli anni così importanti per un bambino; e poi come avrebbe potuto spiegargli cosa era successo quel giorno? La donna temeva molto il momento in cui Altair avrebbe voluto conoscere questo e altri particolari della sua vita e del suo rapporto con il padre.
La sua mente tornò al giorno in cui Bellatrix Lestrange le aveva lasciato quel "dono" sul braccio.
Inizio Flashback
Sarebbe stato il suo settimo anno a Hogwarts, se lei Harry e Ron, considerati alla stregua di fuggitivi, non si fossero messi alla ricerca degli Horcrux per distruggerli.
Ron aveva deciso di abbandonarli quando erano appena all'inizio della ricerca dei manufatti del Signore Oscuro. La sua mente, infatti era stata ottenebrata dalla cattiva influenza del medaglione appartenuto a Regulus Black. La mente del ragazzo aveva partorito delle allucinazioni sui suoi amici che lo avevano fatto dubitare della loro buona fede.
Da poco tempo Ron era riuscito a ritrovarli. Aveva parlato con Hermione dicendole che erano stati i sentimenti che aveva capito di provare per lei a indicargli la strada per tornare da loro e si era avvicinato cercando di baciarla. La ragazza gli aveva risposto molto imbarazzata mettendo qualche passo di distanza tra loro: «Ron, pur essendo lusingata da tutto quello che mi hai detto, devo purtroppo confessarti di non provare gli stessi sentimenti per te. Ti considero un fratello, sarai sempre una parte della mia famiglia, ma il mio cuore appartiene ad un altro.»
Il rosso era rimasto senza parole dal discorso della grifona e dal suo rifiuto e aveva cercato una spiegazione, "razionale" per le parole che lei gli aveva rivolto.
«Mione, so di essermi comportato male nei confronti tuoi e di Harry, e forse è giusto che tu voglia farmela pagare, ma non puoi liquidare così il nostro amore. Noi siamo fatti per stare insieme, quindi smettila di dire bugie e ammetti che anche tu provi gli stessi sentimenti per me. Dopotutto a scuola lo sanno tutti che mi muori dietro da quando eravamo ragazzini, ora l'ho capito anche io, e se questa cosa degli Horcrux finirà bene potremo costruirci un futuro insieme.»
Probabilmente se Hermione non gli fosse stata così affezionata gli avrebbe riso in faccia. «Pensi che stia cercando di vendicarmi perché non mi hai degnato di uno sguardo o di un complimento per tutti questi anni? Ti sei fatto l'idea che la "povera Hermione", che secondo te ti muore dietro da anni, ti avrebbe accolto a braccia aperte perché finalmente ti sei accorto che esiste? Ronald Weasley sei veramente un pallone gonfiato. Sono anni che ti considero solo un amico, anche se probabilmente dovrei rivedere anche la definizione di amicizia, visto come mi tratti tu. Sono innamorata di un'altra persona da ormai più di due anni e spero che quando riusciremo a porre fine a quest'assurda guerra la potrò finalmente riabbracciare e cominciare una vita insieme.»
«E chi sarebbe questo "misterioso" individuo? Se veramente sono più di due anni che lo frequenti come mai non ti ho mai visto uscire con nessuno? Dai Mione, te lo stai inventando...»
«Ti ricordi che anche al Ballo del Ceppo pensavi che mi fossi inventata di avere un cavaliere e alla fine ci sono andata con Victor Krum? Ti consiglio di non sottovalutarmi Ronald... In ogni caso sei liberissimo di non credermi, lo scoprirai se usciremo vivi da tutta questa storia. Ma ti prego di non cercare di baciarmi mai più». Gli rispose sempre più seccata la ragazza.
Ron sgranò gli occhi incredulo: «Stai ancora con Victor Krumm? Pensavo vi foste lasciati alla fine del Torneo Tre Maghi!»
«Non ho detto questo. Come al solito capisci solo quello che vuoi capire Ron. Io non sento e vedo più Victor dalla fine del Torneo. Volevo solo ricordarti che molto spesso le tue intuizioni sulla mia vita sentimentale sono molto lontane dalla realtà! Ti ripeto comunque che non mi interessa quello che pensi tu, l'importante è che ti metta il cuore in pace perché tra me e te non ci sarà mai niente di più dell'amicizia.»
Il rosso soppesò imbronciato le ultime parole della grifona. «Mi tratti così dopo che io sono tornato per te. Avrei fatto meglio a rimanere a casa...» Sibilò fra i denti.
«E Harry? Pensavo che fossi tornato per la sua amicizia Ron. Per aiutarlo in questo momento di difficoltà!»
Le orecchie del grifone diventarono rosse quanto i capelli: «Si, infatti sono tornato anche per lui, anzi solo per lui. Ti pregherei di tenere questa conversazione fra di noi Hermione, tengo molto all'amicizia di Harry!»
La ragazza annuì con la testa proprio nel momento in cui Harry rientrava nella loro tenda. Non aveva mai rivelato al suo amico il discorso fatto con il rosso. Le dispiaceva per Ron, ma lei era innamorata di Draco e questo era sicura che non sarebbe mai cambiato. L'unica cosa che poteva fare per il giovane Weasley era di non rovinare l'amicizia che lo legava a Harry e per questo aveva preferito tacere i discorsi di quella sera.
Draco, con l'aiuto di Silente aveva escogitato un modo per tenersi in contatto con lei tramite lettera. Dobby, l'elfo di casa Malfoy che Harry aveva liberato alla fine del suo secondo anno, era stato sempre affezionato a Draco, e aveva accettato di fare da tramite per la loro corrispondenza. Questo scambio epistolare doveva, tuttavia essere fatto senza che Harry o nessun Mangiamorte ne venisse a conoscenza, quindi per ragioni di sicurezza le lettere venivano consegnate con un considerevole ritardo rispetto a quando erano state scritte.
Draco aveva scoperto che sua zia usava Malfoy Manor alla stregua di un rifugio segreto e che tra i reperti che aveva trafugato da Hogwarts c'era anche la Spada di Goldric Grifondoro. Con quella spada il giovane Harry aveva ucciso il basilisco nella Camera dei Segreti il secondo anno di scuola, distruggendo poi il diario di Tom Ridlle, uno dei sette Horcrux che contenevano l'anima del Signore Oscuro. Quell'oggetto era quindi fondamentale per distruggere tutti i brandelli dell'anima di Voldemort.
Hermione aveva condotto Harry e Ron, nella residenza dei Malfoy convinta che fosse disabitata.
La casa del giovane serpeverde era stata infatti abbandonata da quando i coniugi Malfoy erano stati arrestati, scomparendo poi senza lasciare traccia. La posizione del ragazzo sarebbe stata alquanto compromessa, se non fosse stato per Severus, che aveva elogiato il giovane Malfoy, dandogli il merito di averlo aiutato a uccidere Silente. Per questo motivo Draco, non era stato accusato di essere una spia e poteva anzi godere di una certa libertà di movimento nella cerchia dei Mangiamorte, pur non avendo ricevuto ancora il Marchio dal Signore Oscuro.
Purtroppo proprio quel giorno Bellatrix aveva deciso di tornare nel suo nascondiglio e aveva colto in flagrante i tre ragazzi. Hermione, con la prontezza di spirito che la caratterizzava, aveva sfigurato il viso di Harry prima di essere disarmata in modo che la strega non riuscisse a riconoscere il "Bambino Sopravvisuto".
Bellatrix, non volendo fare un errore fatale con il suo Signore aveva convocato il giovane nipote perché potesse riconoscere i tre prigionieri. Draco si era messo d'accordo con Severus, che subito dopo l'arrivo del ragazzo al Manor avrebbe stordito Bellatrix senza essere visto.
Quando era arrivato a casa, tuttavia, il giovane Malfoy aveva dovuto trattenersi per non uccidere sua zia. La strega, ormai del tutto fuori di testa,dopo aver rinchiuso Harry e Ron nelle prigioni sotterranee, stava infatti torturando Hermione incidendole con la magia la scritta "Sanguesporco" su un avambraccio. Dopo qualche convenevole la donna era stata schiantata da Piton e Draco era andato a soccorrere Hermione.
La giovane strega aveva mantenuto durante tutta la tortura lo sguardo fiero da leonessa che l'aveva sempre caratterizzata fin dalla tenera età. Ma quando aveva incontrato lo sguardo di Draco era crollata piangendo fra le braccia del suo innamorato. Il serpeverde l'aveva cullata fra le braccia, asciugandole le lacrime e aveva cercato di curare la ferita che sua zia le aveva inferto, ma era stato tutto inutile, la scritta era rimasta.
Dopo qualche istante insieme i due ragazzi avevano dovuto separarsi. Hermione, per mantenere le apparenze, aveva stordito Draco.
Dopo aver chiamato Dobby, il professor Piton era ritornato a Hogwarts, in modo che la ragazza, dopo aver liberato Harry e Ron, potesse raccontare loro di essere stata salvata dall'elfo, che li aveva poi portati lontano dal Manor. Solo grazie alla scaltrezza del giovane Malfoy e all'aiuto del professore di Pozioni, lei e i suoi amici si erano salvati senza aver compromesso la copertura del serpeverde.
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Double Scorpius - Dramione
FanfictionQuattordici anni dopo la fine della Seconda Guerra Magica. Draco, padre single, ha mandato il figlio Scorpius a Hogwarts. Il ragazzo, come ogni Malfoy che si rispetti, è stato smistato a Serpeverde e sta frequentando il suo secondo anno. Hermione è...