Capitolo 10

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"Non puoi lanciarmi una bomba così!" Indietreggio leggermente e mi siedo sul letto prendendomi le mani tra la testa. Anticipare il matrimonio? Ma sono appena maggiorenne cazzo!

"Aspetto una fottuta spiegazione"

Luke sbuffa spazientito sedendosi ai piedi del letto e facendomi gesto con la mano di avvicinarmi.

"Preferisco stare qui."

Gli occhi color ghiaccio di Luke mi guardano dubbiosi con un pizzico di rammarico ma non cambierò idea. Il ragazzo sbuffa spazientito e abbassa io capo guardandosi le mani che tremano visibilmente. Un silenzio carico di tensione cala nella nostra stanza.

"Allora?" Sbuffo spezzando il momento.

"Un attimo Beth! Devo riordinare le idee." Mormora senza alzare lo sguardo.

"Devi addirittura 'riordinare le idee'! Avanti Lucas sputa il ranocchio"
Alle mie parole un mezzo sorriso increspa le labbra del ragazzo.

"Si dice sputa il rospo Elisabeth"

"Ranocchio, rana, ramarro, rospo sempre con la 'R' inizia! Avanti Luke!" Esclamo stizzita dal suo comportamento.

"Va bene, va bene ci sono! Iniziamo dalle cose semplici."

Flashback ~ Luke's pov

"Avanti"

La voce di mia madre prorompe minacciosa da dietro la grande porta di legno scuro. Abbasso la maniglia e come ormai ogni giorno della settimana passata mi ritrovo nella stanza esagonale, ovvero lo studio privato della regina.

"Buongiorno" saluto educatamente prendendo posto sulla sedia davanti al l'imponente scrivania.

"Buongiorno Lucas. Ma a bando i convenevoli, ho delle novità molto importanti per te."

A quelle parole drizzo le orecchie e mi irrigidisco ancora di più.
Non può avermi scoperto.

"Devi sapere figlio che ormai da tempo nel nostro paese l'equilibrio tra il popolo e le varie casate nobiliari non è più forte come una volta. Le persone si sono dimenticate com'erano le cose prima della Bolla Monarchica."

' Sai com'è madre, una bolla universale che impone la monarchia come unica forma di governo non può che creare danni a uno stato' penso mentre lei continua il suo monologo.

"E tu Lucas, come futuro sovrano di questa nazione hai dei doveri verso il tuo paese. Non vogliamo che un altro di noi faccia la sua fine giusto?" Stringo i pugni sotto al tavolo alle sue parole.

"Giusto madre"

Uno scontro tra sguardi, freddi come il cuore dell'Islanda.

"Bene" la regina si schiarisce la gola e continua il suo monologo "dunque figlio ho bisogno che tu faccia tre cose per me."

Un brivido mi percorre la schiena a quelle parole.

"Io e l'ordine abbiamo pensato che sia meglio distrarre i cittadini. Dunque un po' di 'gossip' sarebbe l'ideale. "
Un sorriso increspa la linea formata dalle sue labbra.
" Per prima cosa dovrai andare alla Royal Accademy of future King and Queen of the World per terminare i tuoi studi. Partirai questo weekend."

A quelle parole mi congelo.
No. Non è possibile.
Non posso andarmene il piano andrebbe in fumo.

" Come seconda cosa dovrai fare un discorso pubblico prima di partire."

"Un... un d-discorso?"

"Si Lucas. Un discorso. Come futuro re di Danimarca dovrai ribadire la tua posizione e affermare che anche dopo il suo, diciamo, decesso improvviso, la monarchia è sempre forte e che non ci faremo intimidire da un gruppo di rozzi che vogliono rovinare la purezza della nostra nazione."

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