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-Mary, apri questa porta, non fare la cretina-
-No-
-Aprila, parliamone da vicino-
-No Dries, non ho più niente da dirti, per me puoi andartene-
-Non me ne vado-
-Mi dispiace per te, perché perdi il tuo tempo. Te l'ho detto, stavolta non è come le altre volte-
-Ti ho già chiesto scusa un milione di volte, dimmi che cosa vuoi che faccia-
-Te ne devi andare, sparire dai miei occhi-
-Non me ne vado ho detto-
-Allora statti là-
-Mary dove vai?-
-A fare i cazzi miei-
-Mary non te ne andare, Mary!- urla e dà i cazzotti sulla porta ma me ne fotto, stavolta non l'avrai vinta Dries.
Me ne vado in camera e mi metto a studiare. Passano due ore, vado a farmi la doccia e poi mi preparo qualcosa da mangiare.
-Mary mi fai entrare? Devo stare in punizione ancora per molto?-
-Si ancora per molto- rispondo.
-Ma guarda te chi mi è capitato! Quella testarda e orgogliosa proprio a me doveva capitare- lo sento sbraitare.
-Vattene a casa Dries- dico mangiando la pasta all'insalata e mettendomi sul divano.
Passa un'altra ora e vado a spiarlo dallo spioncino. Sta seduto su uno scalino e ha davanti un piatto di pasta e patate al forno.
Ma cosa cazzo..
-Chi te l'ha dato quello?-
-La signora Lina, quella che abita qui accanto-
-Ma perché la gente non si fa i cazzi proprio, io non lo so-
-Perché la gente ha un cuore-
-E poi pasta e patate al forno, la cosa più buona al mondo! Tu dovevi morire di fame o al massimo un pezzo di pane! Invece gli danno la pasta e patate..- mi dispero, perché se anche i miei vicini gli danno corda, questo da qui non se ne va più.
-Mi faccio voler bene da tutti-
-Solo io ti odio-
-Non è vero e lo sai anche tu- posa il piatto vuoto sullo scalino e si avvicina allo spioncino -fammi entrare-
Ecco, di nuovo mi guarda con quello sguardo da cucciolo pentito e io mi squaglio. Ma no, questa volta non finisce così.
-Vattene a casa Dries-
-No!- dice sconsolato tornando a sedersi sul gradino.
Io me ne torno sul divano e guardo uno dei soliti film che manda Italia uno.
Dopo un po' lo sento parlare con qualcuno, forse è di nuovo la signora Lina. Vado a vedere ed è così, gli ha portato un cuscino e dell'acqua.
-Ma stai facendo campeggio?-
-Apri quella fottuta porta Mary-
-Ho detto di no! Cosa non capisci di No?-
-Apri!-
Nemmeno lo rispondo e torno sul divano. Ogni tanto lo sento muoversi o parlare coi vicini ma dopo un po' non sento niente più, mi addormento.
Quando la mattina dopo mi sveglio guardo l'orologio e sono le sei e mezza. La prima cosa che faccio è guardare fuori la porta.
-Dries santo cielo, sei ancora qua!-
-Ehm?- si sveglia e si guarda intorno -te l'ho detto che non me ne andavo-
-Tornatene a casa, io ho l'università oggi-
Si mette seduto e si passa le mani nei capelli.
-Me ne vado perché ho bisogno di una doccia e devo andare agli allenamenti, ma stasera torno-
Non rispondo, questa sua testardaggine sta iniziando a piacermi.
-Ciao Mary- mi ruba un bacio sulla bocca e sparisce tra le scale.

La mia vita sta andando a puttane per colpa tua, folletto.

Facebook|| Dries MertensDove le storie prendono vita. Scoprilo ora