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Busso forte alla sua porta, una, due, tre volte finché non mi apre.
Mi guarda negli occhi per un'infinità di tempo e mi sembra di rivedere dopo tanto tempo il vero Dries, il mio Dries.
-Che ci fai qui?- mi domanda, con un filo di voce, cercando sempre di non spostare i suoi occhi dai miei.
-Mi manchi Dries, e so di mancare anche io a te- gli dico con la voce impastata dall'alcol. Ho bevuto si, ma sono ancora abbastanza lucida.
-Vattene Mary, non peggioriamo la situazione che è già difficile- mi dice cercando di chiudere la porta.
-No senti Dries- blocco la porta con il piede come faceva sempre lui e gli sorrido -non me ne vado, lasciami entrare- gli dico e lui annuisce aprendo la porta.
-Dimmi ciò che devi dire e poi vai via Mary-
Mi avvicino velocemente e gli metto le braccia al collo. Lui non mi scaccia, ma lo vedo indeciso sul da farsi.
-Lo so che vuoi me Dries e insieme possiamo affrontarlo, insieme siamo forti-
-È mia moglie- risponde, scandendo forte ogni singola parola.
-Lo so bene ma non puoi fartene una colpa se non la ami più, non puoi continuare a stare con lei se non provi più niente-
Mi guarda con la coda dell'occhio e serra le mascelle.
-Lei è mia moglie Mary, l'ho sempre amata, questo è solo un brutto momento- dice ma mi sembra sempre meno convinto.
-Allora fermami- gli rispondo, iniziando a sbottonargli la camicia -fermami se sono stata solo una delle tante- continuo guardandolo negli occhi e e baciandogli la bocca - fermami se ami lei- gli abbasso i bermuda -fermami e metti fine a tutto questo- dico alla fine, tirandolo con me sul divano.
Non mi ferma, anzi partecipa anche lui. Mi spoglia, mi bacia tutta, mi fa sentire sua ancora per una volta.
Mi entra dentro e si rilassa, come quando stai troppo tempo sott'acqua e finalmente riemergi per prendere aria.
Mi entra dentro e facciamo l'amore, l'amore quello vero, l'amore che si legge nei libri di Nicholas Sparks.
Mi manca il respiro, l'adrenalina, la voglia di lui, il bisogno di lui, è troppa e credo che davvero se non muoio stanotte, vuol dire che sono immortale.
Continua a muoversi su di me e a baciarmi, non si ferma, non si sazia. È inarrestabile e mi piace, lo amo.
-Ti amo- mi sussurra nello stesso momento in cui sto per dirlo io.
-Resta con me- gli rispondo mentre si svuota su di me e insieme voliamo verso il piacere più assoluto.
Non risponde, si appoggia sul mio seno e si addormenta così.

Facebook|| Dries MertensDove le storie prendono vita. Scoprilo ora