Capitolo 4

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Louis si tira di scatto a sedere e si toglie velocemente di dosso le coperte, passandosi più volte una mano sullo stomaco.

Il respiro è affannato, il suo volto corrucciato, il sudore gli scende libero lungo le tempie: ha sognato di nuovo la sua morte; o meglio, la morte di Louis la valchiria.

Può ancora percepire il sangue colargli lungo la bocca, il calore della ferita in contrasto con la lama di Loki, così fredda.

Vede ancora gli occhi di Harry pieni di disperazione, dolore.

Dopo diversi minuti riesce quasi a calmarsi ma di rimettersi a dormire non se ne parla nemmeno, così prende in mano il telefono e vede che sono le sei e mezza.

Tanto devo alzarmi comunque tra poco, pensa sconsolato mentre scende giù dal letto e si ricorda improvvisamente di avere un ospite.

Harry dorme placidamente in quel letto che sembra così piccolo per un corpo grande e massiccio come il suo.

Quindi non è stato solo un sogno, dice tra sé e sé Louis passandosi una mano sul volto, volendo asciugare in qualche modo il sudore.

Da quando erano arrivati in aeroporto (improvvisamente Niall aveva fatto comparire dei documenti per il riccio, come se niente fosse), comprando precedentemente dei vestiti per il Dio, a quando erano tornati a casa di Louis, il castano non aveva fatto altro che starsene zitto - cosa che aveva preoccupato molto sia Niall che Harry.

Ma il suo è solo un meccanismo di difesa che usa quando vuole isolarsi per poter pensare, per poter far rimarginare quelle ferite che a primo impatto sembrano sempre così profonde.

Alla fine ha fatto chiarezza ed è riuscito a spiccicare due o tre parole con Harry - grazie a Dio i suoi genitori non sono a casa, altrimenti spiegateglielo voi il figlio di Odino - facendogli fare una doccia ed indicandogli il letto.

Louis non sa esattamente quanto tempo passa ad osservare l'altro, sa solo che è completamente rapito dalla sua bellezza.

Nonostante sia scomposto e stia russando leggermente, Harry è comunque bellissimo. La differenza d'età tra i due spaventa a morte Louis che è un semplice diciannovenne che non ha mai nemmeno dato un bacio.

Harry è così sicuro di sé, di cosa vuole, l'aurea che gli gira intorno è così luminosa e positiva, brillante quasi.

Ma non solo è bello dentro, anche fuori; la cosa che di più Louis preferisce sono i suoi occhi, di quel verde impossibile da trovare in natura e sì, anche le sue fossette lo ammette!

"Fanculo" borbotta uscendo dalla camera cercando di non far rumore. "Che cazzo sto combinando?" mormora mentre scende al piano di sotto.

Louis non può permettersi di incasinarsi la vita mentre gli Dei giocano a fottergli il cervello. Lui non è ciò che Harry o chiunque altro stanno cercando e non ha nessuna intenzione di finirci più dentro di quello che già è.

Ma chi vuole prendere in giro? E' chiaro come il sole che l'attrazione che prova per Harry non è solo fisica ma anche mentale, il problema è: l'attrazione la prova Louis - umano o Louis - valchiria?

Che cosa vuol dire poi che hanno la stessa anima? E' come se allora lui non fosse mai esistito e dovesse annullarsi per la valchiria? Oppure che lui è la valchiria? Ma come può essere un qualcosa che non conosce?

Louis è fermo da qualche minuto di fronte alla finestra della cucina, che dà sul loro piccolo giardino. La luce sta iniziando a venir fuori dalle tenebre creando un effetto surreale ma ormai diciamo che mediamente tutta la sua vita lo è.

Minn ValkyrjaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora