Capitolo 1

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"Ti amo" sibila a fatica il castano quando l'arma viene rimossa dal suo corpo e crolla a terra.

"LOUIS"

"The club isn't the best place to find a lover, so the bar is where I go, me and my friends at the table doing shots, drinking fast and then we talk slow"

BOING

"Oh fanculo". Eccolo lì, signore e signori, il tipico risveglio della creatura più strana del pianeta Terra: Louis William Tomlinson. "Ma perché, perché" continua la voce disperata mentre tenta in tutti i modi di recuperare il cellulare caduto a terra. "Quante volte ho detto a quello stupido folletto di non mettermi musiche nella sveglia, quante" borbotta esasperato il castano tra uno sbadiglio e l'altro. "Che poi scusa tanto Ed Sheeran, ma non gliene frega un cazzo a nessuno se ti vuoi fare una scopata" continua come se non stesse parlando da solo. Ricordate quando abbiamo definito Louis "strano"? Scherzavo, è molto, molto peggio.

"LOUIIIIIIIIIIIS" urla una voce dal piano inferiore.

"In Papuasia dovrei scappare. Sì, piano geniale. Lì sicuramente non esisterebbe la scuola, la sveglia presto la mattina, una madre arrabbiata e soprattutto Niall Horan".

Poi con un movimento che di aggraziato non ha nemmeno la parvenza, Louis si districa dalle coperte che, guarda che cattive, ogni notte gli si attorcigliano intorno al corpo e non lo lasciano più andare; infondo non è colpa sua se dorme così tanto, cioè, sono le lenzuola che lo costringono a letto, ehi, lui non è così forte per ribellarsi. Ha sempre avuto una costituzione fragile dopotutto, no?

Quando il castano si guarda per la prima volta allo specchio, mentre si gratta poco carinamente la natica destra, gli torna in mente il sogno stranissimo che ha appena fatto e- ma oh, chi diavolo vuole prendere in giro?

Non gli è di certo tornato in mente ora quello che stava sognando perché è ormai da più di un anno, diciamo da quando ha fatto diciotto anni, che Louis sogna senza tregua questo Dio del Tuono, Harry e, cosa ancora più inquietante, sogna se stesso come una sottospecie di fenomeno da baraccone che ha una storia con questo citrullo.

Beh, poco male comunque, in fondo Harry è un gran bel bocconcino ed a lui non dispiace per niente sognare certe cose che fa insieme a lui.

Ma anche se Louis fa così tanto lo spaccone sull'argomento in realtà il sesso lo terrorizza e, signore e signori, è uno dei pochi diciannovenni vergini.

Beh, che c'è di sbagliato in questo? In fondo non ha mai trovato nessuno che lo attraesse in quel senso... E poi da quando ha fatto diciotto anni e sono iniziati questi stupidi sogni non riesce proprio a togliersi dalla mente quei due occhi dal color dello smeraldo.

Sono sempre con lui e li porta nel cuore.

"Che frase del cazzo da dire" dice una voce sulla porta della sua stanza.

"Niall" dice con voce stridula Louis afferrando il lenzuolo sul letto e mettendoselo sopra per coprirsi. "Che diavolo ci fai in camera mia?" non si era accorto tra l'altro di aver parlato ad alta voce.

"Oh non fare quella faccia, non è niente che non abbia già visto" sbuffa il biondo.

"Niall" lo riprende nuovamente il castano, sbuffando. "Potresti gentilmente uscire?"

"Oh questi occhi dal color dello smeraldo sono sempre con me e li porto nel cuore, ohhhhh, bel fustacchione ti prego prendimi" lo prende in giro Niall, appoggiandosi allo stipite della porta e quasi scivolandoci sopra con una mano sulla fronte, melodrammatico è il suo secondo nome.

"Ora conto fino a tre. Uno" ma prima ancora che possa dire due, Louis sta già tirando la prima cosa che gli capita sotto tiro verso Niall - che tra l'altro scopre essere 'Guerra e Pace'.

Minn ValkyrjaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora