Un college, di vecchio stampo e solo per maschi, apre finalmente anche alle ragazze.
Tra le nuove arrivate vi è Camila Cabello, una ragazza di 18 anni, insicura e timida che conoscerà uno dei ragazzi più popolari della scuola: Shawn Mendes.
Tra i du...
Pov. Cameron Mando un messaggio a Cara per chiederle se vuole studiare insieme a me.
Accetta, quindi mando un messaggio a Shawn per sapere quando torna in camera e, soprattutto, se torna dato che è con Camila e non voglio disturbarlo. Mi chiama:
"Hey, allora come va?" "Bene bene, io e Camila passeremo la serata insieme e abbiamo saputo che Cara starà da te. Quindi, dato che camera sua è libera, staremo là." "Capito, senti ho un'idea...che ne dici se dormiamo con loro?" "Ci sto, allora buona dormita!" "Anche a te!", dico e chiudo la chiamata.
Do una veloce sistemata alla stanza e mi faccio una doccia.
Giusto in tempo di cambiarmi che bussano alla porta, vado ad aprire e trovo Cara.
"Wow..", dico notando il suo abbigliamento decisamente provocante!
Ha un top nero, una giacchetta nera e dei leggins strappati in pelle nera. Ai piedi indossa delle Converse nere.
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"Vuoi fissarmi ancora per molto o posso entrare?", dice mettendosi le mani sui fianchi e sporgendosi in avanti mostrando il seno dalla sua scollatura.
Deglutisco rumorosamente e la faccio entrare.
Ordiniamo una pizza e, mentre aspettiamo, chiedo:
"Che vuoi fare?" "Non so...decidi tu..", dice sensualmente appoggiando le mani sul mio petto.
Ma che le prende? Da quando fa la pervertita in questo modo?!
"C-cara...sicura di stare bene?" "Sicurissima. Che c'è? Non ti va di divertiti un po'?" "Stai giocando con il fuoco sappilo!", l'avverto.
Non perché non voglio divertirmi o cose simili, semplicemente sto perdendo lentamente il mio autocontrollo e non vorrei che succedessero cose di cui potremmo pentircene entrambi!
"Shh...", dice mettendo un dito sulla mia bocca zittendomi.
Mi bacia il collo e sale lentamente sulla mascella, poi bacia le mie labbra e non posso contenermi... La prendo per i fianchi e la butto sul letto. Non ci stacchiamo nemmeno un secondo e inizio a toglierle la giacchetta. Mi sfila la maglietta e le bacio il collo lasciandole un succhiotto, quando suonano il campanello.
Prendo le pizze e le poggio sul tavolo. Sbuffo pensando a ciò che stavamo per fare...
"Tutto ok?", mi chiede.
Nego con la testa.
"Non mi dire che non volevi.." "Certo che volevo. Ma è sbagliato. Siamo solo due amici...", dico tutto d'un fiato.
Lei non risponde e la cosa mi fa spezzare il cuore.
Mi abbraccia da dietro e mi bacia una spalla:
"Vuoi che ti dimostri il contrario?", mi chiede e io sorrido a tale domanda.
Mi giro verso di lei e appoggio le mani sui suoi fianchi accarezzandoglieli. La fisso nei suoi bellissimi occhi e lei sembra capire la mia risposta. Ci avviciniamo piano piano e uniamo le nostre labbra.
Approfondiamo il bacio e ci avviciniamo passo dopo passo al letto. Mi siedo e lei, con qualche difficoltà, sale a cavalcioni su di me. Continuiamo a baciarci e prende il bordo della mia maglietta che mi ero messo prima di prendere le pizze. Si stacca per togliermi l'indumento, poi lo lancia a terra. L'aiuto a togliersi le scarpe e le sfilo il top. Lo faccio scendere piano, molto piano quasi a torturarla e lei chiude gli occhi.
Mentre faccio cadere l'indumento, le bacio la pelle del collo fino alle clavicole e lascio alcuni segni marchiandola. Rimane in intimo e si capovolge la situazione. Mi sfila i pantaloni e bacia il mio ventre, arriva all'elastico dei boxer e li prende con i denti.
Non resisto più a questa tortura!
Le tolgo l'intimo e lei fa lo stesso con me, la penetro e ansimiamo insieme. Inizio a muovermi dentro di lei e ci baciamo per soffocare alcuni gemiti.
"Dimmi...che mi ami..", dico tra un sospiro e l'altro.
Lei annuisce, ma voglio sentirmelo dire:
"Devi dirmelo, piccola... o smetto." "Ti amo Cameron!", grida venendo insieme a me.
Sorrido e la faccio scendere accanto a me, poi l'abbraccio e le bacio la fronte:
"Grazie piccola."
Sorride e appoggia la testa sul mio petto:
"Cosa siamo Cam?" "Tutto ciò che vuoi." "Voglio essere amata" "Da chi?", chiedo con un sorriso malizioso. "Da...te..", dice arrossendo (è la prima volta che lo fa).
Silenzio, nessuno risponde e non ci interessa se le pizze sono gelide..
I nostri stomaci borbottano, ma non voglio muovermi da qui.
"Ho fame..", diciamo all'unisono. "Ma io voglio restare quiiii", si lamenta. "E io voglio che tu sia la mia ragazza!", dico. "Solo se ti vestirai e finirai la pizza prima di me!", dice staccandosi da me e correndo a prendere i vestiti. "Non vale!", grido e inizio a vestirmi pure io.
Vincerò a tutti i costi, ci amiamo e io la voglio.
