College// Shawn Mendes

SAVE ME

Pov. Shawn
Mi lancia uno sguardo.

È triste...cerca aiuto...cerca me.
La osservo uscire col prof e dei brividi percorrono la mia schiena...

Appena passano 15 minuti, inizio a preoccuparmi seriamente. Non sono tornati...

Devo aiutarla!

Pov. Camila
Usciamo e, appena chiude la porta di classe, mi ci sbatte contro e mi bacia.

Non provo nulla in quel bacio, non lo approfondisco nemmeno, anzi...lo spingo via e gli tiro uno schiaffo.

I suoi occhi verdi diventano scuri...un colore che non avevo mai visto.
Il suo viso assume dei tratti duri e si avvicina a me pesantemente.

Merda...

Può sembrare dolce...ma se gli si mette le mani addosso...diventa un mostro!

Mi prende per i polsi e mi porta nel bagno dei professori.
Chiude la porta a chiave e mi spinge contro di essa.
Mi tira uno schiaffo:

"Che si prova? eh?! Rispondi!"

Le lacrime minacciano di uscire, ma le trattengo come sto trattenendo le parole per non rispondergli.

Bussano alla porta:

"Camila! Rispondi!", mi urla Ian e la paura mi assale sempre di più.
"Cami! Prof! Sono io...Shawn..tutto bene?"
"Si, puoi tornare in classe grazie."

Crede veramente che Shawn lo ascolti?

"Allora cosa sono quelle botte?"
"Nulla...tranquillo. Torni in classe."
"Ok!", dice.

Nonononono no e no !

Mi butta a terra e mi sale a cavalcioni tenendomi ferma.

"Lasciami! Non ti amo! Sei uno sporco traditore!"
"Tu lo sei! Perché l'hai baciato?!"
"Perché non ti amo", dico e me ne pento.

Mi stringe violentemente i polsi e mi contorgo dal dolore.

Provo a liberarmi, quando la porta si spalanca e Shawn entra tenendosi la spalla.

"Shawn!"
"Lasciala stare!", dice e si scaraventa su di lui.

Io scappo e vado a rifugiarmi nell'aula di musica.

Pov. Ian
Ricevo una marea di botte e perdo i sensi.

Quando mi risveglio, mi trovo nel letto di un ospedale...stupendo...

Pov. Shawn
Vado a cercare Camila.

Appena la trovo, vedo che è seduta su un banco a fissare il pavimento.

"Hey...tutto bene?", chiedo.
"Si. Grazie per avermi salvata", dice accennando un lieve sorriso.
"Dovevo...dopotutto voglio rimediare ai miei errori, tengo troppo a te...", dico abbassando sempre di più la voce per paura che mi senta.

Lei si alza e inizio a credere che mi abbia veramente sentito.

"Che fai?", chiedo notando i suoi movimenti.

Prende un foglio, inizia a scrivere e io osservo la sua scrittura precisa nonostante la grande velocità con la quale sta scrivendo.

"Tieni", dice porgendomi il foglio.
"Domani c'è l'audizione. Io vado con questo testo...tu arrangiati", dice riferendosi al pezzo di carta che ho in mano ed esce dall'aula.

Leggo il testo...è la parte che avevamo scritto insieme con qualche aggiunta di modifica...

Che sia questa la mia possibilità di cominciare da capo?

Rimasi tutta la notte a provare la canzone.
Provai la base con la chitarra e decisi di farle una sorpresa, la migliore sorpresa che poteva ricevere da uno stupido, ma innamorato ragazzo come me!