tentazione

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Erano passati parecchi giorni in cui il ragazzo albino non si era fatto per niente sentire.
Pure a scuola sembrava  assente con la testa.

I suoi occhi fissavano quelli di Charles senza riflessi, senza però nemmeno noia.
Si limitava a guardarlo semplicemente mentre il ragazzo gli spiegava con tono gentile,le lezioni precedenti all'intervallo .

Lo scozzese aveva tentato in quei giorni, di tenere a bada i nodi allo stomaco che gli si formavano ogni volta che incrociava il tedesco per i corridoi della scuola o in giro.
In quell'occasione, aveva potuto notare due cose:

1)Erik non era un ragazzo normale,ma bensì un bullo psicopatico e forse anche un po' sadico

2)A dimostrazione della numero uno, il ragazzo si comportava in modo completamente diverso con lui fuori dalla scuola di quando invece,stavano in classe.

Charles era arrivato alla conclusione che forse lui lo stava usando come un giocattolo; tanto per divertirsi quando  non riusciva a trattenere il magone e le lacrime copiose annebbiargli la vista dalla paura.

In ogni caso non lo stupiva.

Tutti in quella scuola,amavano prenderlo in giro e sbeffeggiarlo ; vuoi perché era gentile e dolce con tutti,vuoi perché scriveva poesie...o vuoi perché sembrava DANNATAMENTE gay.

Charles aveva imparato a sopportarne le conseguenze, senza opporre alcuna resistenza.

Forse era anche questo che ad Erik,in fondo,incuriosiva.
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Charles, immerso nei pensieri, non si accorse che ,il ragazzo bianco di fronte a lui, gli si era avvicinato col viso e gli stava baciando la guancia.

Le labbra sottili e lisce sulla sua pelle morbida e rosea: lo scozzese gemette dalla sorpresa.

-Ehi, c-che fai?!...- disse lievemente
-Mi sembrava fossi assente con la testa, e  penso poi che basti questo per svegliarti-
Fu la scusa fredda e distaccata del tedesco a rompergli un lieve sorriso nascente.

Erik non se ne preoccupò e continuo
-Modestamente, non la trovo una cosa per cui tu debba smettere di sorridere in quel modo dolce- la sua voce era piatta e ferma,anche se era chiaro che gradisse quando il rosso era felice.

Charles arrossì violentemente a quella affermazione, cercando di nascondere l'imbarazzo nella pesante sciarpa e sussurrò solo

-S-sì, scusa...g-grazie comunque-
Nel dire quelle flebili parole, il suo viso si illuminò di pura gioia.

Erik non aveva scomposto l'espressione distaccata,ma a tradirne la freddezza ,erano gli occhi languidi e profondi, visibilmente attratti dallo studente ebreo.

Gli si avvicinò di più, fino a quando i loro respiri potessero fondersi in un unico sospiro
-E se la prossima volta ti baciassi qui?- chiese sensuale, inumidendogli le labbra con la lingua.

A Charles parve cadere il terreno sottostante per la tanta emozione.

Rimase a fissarlo spaventato ed eccitato al contempo stesso
-V-vorresti veramente?- chiese timido e voglioso
-Penso che ti farei ben altro,insieme ad un bacio- gli rispose di rimando Erik,con quella voce profonda e calda.

Charles era sicuro che se oggi si comportava in quel modo,sicuralmen te il giorno dopo,sarebbe stato diverso,ma la tentazione di quel frutto a lui così raro e proibito ,lo eccitava troppo.

Pianse quasi per la gioia e per la tanta attesa di un'effusione amorosa da parte di un ragazzo,che quasi non gli uscivano le parole

-Fallo...ora-

Fu un attimo che la sua richiesta veniva già accontentata tra le candide coperte del letto di camera sua, nel suo piccolo mondo fino ad allora, così freddo e solo, ora più caldo e passionale che mai.

Allora...che ne pensate?
Lo so...sono secoli che non aggiorno ma ero impegnata con un'altra storia,"la mia vita con Micheal" sempre sulla coppia McAvoy,che se volete,potete leggere o dare un'occhiata.
E niente...ditemi che ne pensate e alla prossima ✨ ✨👋👋👋👋

Qualcosa di assurdoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora