pelle contro pelle

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Si tolse le scarpe e si avviò verso la camera buia di Charles senza fiatare.
Dopo la passeggiata aveva accettato di restare dallo scozzese almeno per cena,e da lì non si erano più parlati.

Erik si era solo limitato a fissarlo per tutto il tragitto.

Inutile dire che i genitori di Charles furono assai lieti di vedere il figlio assieme ad un amico dopo quella che è sembrata un'infinità di anni sempre da solo.

-Ti mostro camera mia, se ti va - quello era stato il pretesto per convincerlo a visitare la sua stanza, finito di mangiare, il che lo rendeva nervoso.

Erik esitò prima di entrare e quello che vide,non lo sconvolse minimamente.

I numerosi libri erano ordinati accuratamente su una grande libreria accanto al morbido letto, la scrivania pulita con numerosi diari sopra.
Aveva più l'aria di una stanza da bambina, con quei peluches sopra al como', il che rappresentava al meglio il carattere del proprietario.

-So che non è proprio adatta per la mia età, ma qui c'è tutto il mio mondo- lo studente sorrise imbarazzato.

-Direi che ti rappresenta appieno, in tutte le tue sfumature-

Il tedesco stava appoggiato alla porta guardando dall'alto il compagno nel letto, che, a quelle parole, arrossì violentemente lusingato.

-Comunque mi piace; sa di te- aggiunse poi l'albino avvicinandosi a Charles con fare intenso.

Il rosso lo guardò felice, attratto dal ragazzo.

-Mi piacerebbe che restassi di più per imprimere​ anche qualcosa di tuo-

Charles azzardò quelle parole con voce tremante ma trepidante allo stesso tempo, come impaziente di avere qualcosa.

Erik sembrò stupirsene, e serrò gli occhi serio -Qualcuno vuole compagnia stanotte- scherzò poi.

Lo scozzese lo implorò con gli occhi.

- Mi manchi quando non ci sei, soprattutto di notte....- sussurrò malinconico, sperando di riuscire a sfondare in qualche modo il muro che il compagno non sembrava voler cedere.

-Ti mi vuoi, e lo so benissimo-

Il tono piatto di Erik, quasi sprezzante riguardo le forti passioni amorose di Charles, raggelò il cuore dell'amante, facendolo sentire subito stupido e sfacciato.

Una sensazione ormai usuale per il rosso, il quale la accompagnava sempre con tristi lacrime silenziose e tristi.

-So cosa stai pensando e che cosa vorresti che facessi- la voce rauca assunse un' intonazione intensa.

-Vorrei che fossi tu ad implorarlo -
L'ultima frase causò dei forti brividi a Charles, che gemette lievemente tentando di ricacciare le lacrime che minacciavano di uscire dagli occhi turchini.

-Ti prego- guardò Erik come se da lui dipendesse tutta la sua vita.

-Allora spogliati- Erik si tolse la felpa e la maglia tutto in una volta, poi spogliò lentamente il compagno fremente della sciarpa ingombrante.

Ne scoprì un collo roseo e candido.

Charles accarezzò eccitato il petto nudo del tedesco, delineando i pettorali e gli addominali , scrutandolo  con puro desiderio.

-Chiudi gli occhi, principessa-

Erik gli baciò intensamente le labbra, godendosi il sapore dolce e morbido della loro essenza.

-Fammi volare- lo scozzese lo fissò eccitato e fu subito accontentato.

La stanza si riempì presto dei loro gemiti e sospiri, offuscati dal buio della notte e dal silenzio avvolgente.

-Ti amo...-

Un sussurro fra la loro pelle bollente.

-Ti mi fai impazzire-
Fu l'unica risposta , seguita dalle loro grida di pura estasi, traboccanti di amore.

Charles chiuse gli occhi ormai sfinito ed appagato; Erik lo guardò leccandosi le labbra soddisfatto.

-Buonanotte, piccolo- gli baciò dolcemente la nuca e se lo avvolse fra le lenzuola umide di sudore e della loro essenza.

Lo studente ansimo' sereno lasciandosi cullare da quelle braccia calde e forti.

Ci vediamo alla prossima 😳😳😳😳💓💓

Qualcosa di assurdoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora