One Night// Errorink

q u a t t r o

Quando Ink si risvegliò, non era più a casa di Error, ma bensì nel suo letto, e si rasserenò, anche se si sentiva scottare dalla febbre e gli occhi multicolore lacrimare.

Inizialmente pensò fosse stato un sogno, ma appena vide Error seduto accanto a lui si agitò di nuovo.

Si mise a sedere di scatto e sentì la testa fargli molto male.

Oltre ad Error c'era anche un altro scheletro con il camice da dottore.

Cosa ci faceva Science lì?

Appena lo scienziato si girò verso di lui, il suo viso cambiò espressione.

-Oh! Ink! Sei sveglio a quanto vedo...come ti senti?- chiese con una cartella in mano.

Ink si portò una mano alla testa.

-Di merda.- rispose con l'aggettivo che meglio poteva descrivere il suo stato fisico ed emotivo.

Error ridacchiò a bassa voce.

-Mhh, beh mi pare normale, hai la febbre molto alta, se non fosse stato per Error ti avrei dovuto portare in ospedale. Piuttosto come ci siete finiti insieme?- chiese incuriosito Science ed Ink ed Error si guardarono negli occhi.

-Storia lunga.- risposero all'unisono sospirando.

Science non fece ulteriori domande a riguardo.

Ink ancora si chiedeva perché Error fosse lì con lui.
Insomma, credeva che non gli importasse, che anzi si sarebbe arrabbiato, appartenevano a due parti diverse.

-Bene, io credo di avere già la risposta.- disse.

Ink non capiva e fece una faccia interrogativa.

-In che senso? Risposta a cosa?- chiese Error.

-Uhm, allora, è un po' complicato, ho preferito aspettare che Ink si svegliasse per annunciarvelo...sai, per rispetto.- disse Science un po' imbarazzato.

Gli altri due non capivano ancora e invitarono con lo sguardo lo scheletro con il camice a continuare.

-Ink tu hai vomitato, giusto?- chiese Science.

-Ti ho già detto di sì.- rispose Error spazientito, si vedeva lontano un miglio che lo scienziato stava temporeggiando con domande stupide.

-E tu ed Error insomma...cioè avete capito...voi avete ecco...avete...oh cielo...come ve lo dico ora...- continuò Science che stava esplodendo di vergogna.

Ink era preoccupato dalla reazione dell'amico, ma non riusciva ad immaginare qualcosa di tanto grave, o meglio immaginava troppe cose confuse nella sua mente.

-Sbrigati! Che ci devi dire!?- urlò spazientito Error.

-Ink...tu...tu sei...- non finì il dottore.

-Io cosa?!?-

-Sei...incinto.-