v e n t o t t o

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Passò un mese.
Cosa c'era da dire?

Ink doveva partorire, mancava poco ormai.

Avevano già scelto il nome, Paper James, o meglio, Paperjam.

Error era agitato, non faceva che aiutare Ink per ogni minima cosa, a preoccuparsi per lui, ciò  lo metteva sotto pressione.

Aveva paura, paura di tutto.

E se il figlio non fosse nato?

E se nessuno avesse preso bene questa cosa?
Se nessuno avesse preso bene il fatto che creatore e distruttore stavano insieme perché si amavano nonostante tutto? E che avessero un figlio?

E cosa peggiore, aveva paura della MOB.
E di Nighmare...
Non sarebbero mai riusciti a nasconderlo.
Dream e Blueberry si erano proposti di proteggerlo, ma Error sapeva che sarebbe stato tutti inutile.
Li conosceva bene, alcuni saranno stati degli idioti, ma non erano scarsi.
E così, giorno dopo giorno, faceva promesse ad Ink, lo rassicurava, dicendogli che tutto sarebbe andato bene, ma la verità era che neanche lui lo sapeva, anzi, non ne era per nulla sicuro.

E temeva anche per Ink.

Il creatore era chiuso con Science nella sala da ormai tre ore.
Error faceva avanti e indietro per il corridoio, e non riusciva a scaricare la tensione in nessun modo.

Dream sembrava innervosito nel guardarlo, Blueberry leggermente ansioso.
Ogni passo passava un'infinità di tempo.
Il creatore si chiedeva quanto tempo avrebbe ancora dovuto aspettare, pensava "manca poco", ma dopo altre infinite ore, infiniti ticchettii dell'orologio, si trovava a doversi ricredere sui suoi ultimi ragionamenti.

E finalmente, o meglio, purtroppo successe qualcosa.

Si sentì un urlo.

Error non capì, ma il suo cuore stava esplodendo.

Poi gli sembrò avvertire qualcuno piangere e singhiozzare, e andò completamente in panico.

Science uscì dalla sala.

-Allora? Cosa è successo? Perché quell'urlo?? Il bambino sta bene?!-

Science sembrava affranto e non riusciva a rispondere, cosa che mandò fuori di senno Error, che non ci vide più dalla rabbia.

Prese per il colletto lo scheletro davanti a lui.

-RISPONDIMI! COME STANNO INK E NOSTRO FIGLIO?!-

-ERROR CALMATI!- urlò Dream prendendo Error da dietro, facendogli mollare la presa su Science.

-S-Sembra che il coma di Ink sia stato...fatale...il bambino non ce l'ha fatta. M-Mi dispiace...-

Error non sapeva che dire.
Era triste.

Perché non era contento?

Perché non trovava il lato positivo?

Infondo, neanche lo voleva un figlio.
Molti meno problemi, nessun segreto da nascondere.

Però lui stava male.
Perché?

Perché si era affezionato ad Ink.
Diamine, lo amava.

Amava quel piccolo, basso scheletro dagli occhi multicolore che tanto lo facevano impazzire.
Amava quel piccolo, basso scheletro che sorrideva sempre.
Amava quel piccolo, basso scheletro un po' ingenuo, ma che sarebbe stato ad abbracciare e a coccolare per ore.

E...Paperjam...era il frutto del loro amore.

Come c'era finito a tutto questo...?

Non sapeva se andare a consolare Ink o lasciarlo in pace, ma forse si aspettava quello.
Si avviò senza dire una parola verso la stanza.

Quando entrò, gli si spezzò il cuore a vederlo così.
Distrutto, devastato.

Lo abbracciò, e per la prima volta, pianse anche lui.

Ma dopo quel pianto, si sentì terribilmente arrabbiato.
Con se stesso, ma soprattutto con la causa di tutto questo.
Nightmare.

Aveva una voglia innata di spaccargli ogni centimetro delle sue ossa.
Oh sì, ci giurava.
Avrebbe rivendicato tutto il dolore che avevano sofferto.

One Night// ErrorinkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora