<<Bene Salazar, allora forza iniziamo! Propongo di sfidarci in quel prato laggiù.>>
<<Scegli pure tu il luogo dove perderai. A me non interessa.>>
<<E va bene. Allora laggiù. Muoviti.>>
I due sfidanti andarono in un campo erboso e molto spazioso.
Tutta quanta la popolazione assistette all'incontro, tranne chi ovviamente ne prevedeva già gli esiti.
Arrivati in quel punto la gente si sistemò attorno a loro rendendo il campo più circolare.
<<Pronto?>>, chiese Godric alzando la bacchetta e poggiandola al petto.
<<Preoccupati per te piuttosto.>>, rispose calmo Salazar.
In due erano faccia a faccia. Staccarono le bacchette dal petto, si girarono allontanandosi di qualche passo. Poi tornarono a guardarsi puntandosi le bacchette contro.
Avevano entrambi delle posizioni diverse. In quella posa Salazar sembrava quasi un serpente.
Godric invece era dritto, con un solo braccio alzato, quello che teneva la bacchetta, puntato contro il nemico.
<<Al mio tre!>>, urlò il folletto della spada, <<Uno!>>
Salazar sfoggiò un sorrisetto beffardo.
<<Due!>>
"Che ha da ridere? Tanto lo faccio a pezzi!", pensò Godric con aria infuriata.
<<Tre!>>
<<Expelliarmus!>>, gridò Godric.
Salazar non disse niente ma dalla sua bacchetta uscì comunque un lampo verde che spazzò via l'incantesimo di Godric.
Un altro lampo verde sbucò senza che il mago disse niente.
Godric fortunatamente lo schivò.
L'albero che venne colpito finì in mille pezzi.
<<E quello che cavolo era?!>>, urlò Godric all'avversario.
<<Qualcosa che non conosci ma che hai osato sfidare!>>, rispose ridendo Salazar.
<<Ti spazzerò via quel sorrisetto fosse l'ultima cosa che faccio!>>
Si avvicinò di più a Salazar schivando altri due incantesimi non verbali.
Lasciando tutti di stucco, posò la bacchetta dentro la tasca e si lanciò addosso a Salazar.
<<Ti dovevo battere in un combattimento. Non ho mica detto magico!>>, disse Godric prendendo a pugni Salazar, stavolta era lui a ridere.
Salazar provò a prendere la bacchetta che gli era sfuggita di mano ma non ci arrivava, Godric lo teneva inchiodato.
Cercò allora di parare i colpi, ma così non sia arrivava da nessuna parte.
Allora piegò le gambe facendole entrare sotto la pancia di Godric.
Facendo una strana capriola colpì Godric con due calci sulla pancia e rotolò indientro alzandosi velocemente.
Prese di scatto la sua bacchetta a terra e lanciò un incantesimo stavolta urlandolo.
<<AVADA KEDAVRA!>>
<<Expelliarmus!>>, gridò qualcuno tra la folla, non era Godric questo è certo.
L'incantesimo colpì in pieno la bacchetta di Salazar prima che l'incantesimo fosse stato lanciato, facendola volare via in aria.
La persona che lanciò l'incantesimo la prese al volo.
Il resto del "pubblico" lasciò passare quella persona.
Salazar non si era girato a guardare chi si fosse intromesso.
Continuava a fissare con odio il suo sfidante ancora steso a terra con solo la testa alzata.
Godric invece si era girato per vedere chi gli avesse salvato la vita.
Era una ragazza sui vent'anni.
Molto alta con un lungo vestiti blu notte elegante con rifiniture argentate. Aveva dei capelli lunghi e sciolti, quelli davanti portati indietro da un diadema d'argento con due pietre blu al centro.
Aveva due occhi neri e profondi e, in quel momento, sprizzavano rabbia.
Si diresse verso Salazar con passo lento ed elegante.
Godric si rialzò da terra e andò verso la sua salvatrice.
Per la prima volta Salazar distolse lo sguardo dallo sfidante e si girò verso la ragazza.
<<Un incantesimo mortale per un banalissimo scontro? Sul serio? Sei proprio peggiorato sai.>>
Godric andò verso di loro e si rivolse alla ragazza.
<<Ehi, grazie per l'aiuto! Molto utile davvero. Ma il combattimento era il mio comunque.>>
<<Taci zotico!>>, gli ordinò la ragazza.
Godric rimase di stucco.
<<Z-Zotico? Zotico?! Ma come ti permetti! Anzi che ti ho ringraziato!>>
<<Era un tuo dovere, ma non certo un obbligo. Sei tu che hai deciso di ringraziarmi, io non te l'ho chiesto.>>
<<Vedi di calare le penne bella! O io...>>
<<O tu cosa?>>, chiese la ragazza puntandogli la bacchetta sulla gola, <<Vediamo fino a che punto si spinge il tuo coraggio.>>
Godric deglutì nervoso.
<<Ma... ma tu chi sei?>>
<<Io sono Cosetta Corvonero. Il vero mago migliore di tutti.>>Allora questo capitolo è molto corto lo so, ma spero sia venuto bene.
Per il nome di Corvonero ne ho trovati tre. Priscilla, Cosetta e Corinna.
Dato che volevo un nome con la C come l'iniziale di Corvonero allora ho escluso Priscilla.
E tra Cosetta e Corinna mi è piaciuto di più Cosetta.
Non so perché, me lo ricordo meglio.
Non prendetevela con me se il nome vi fa schifo😂
Al prossimo capitolo!
Ciauz👋🏻😎
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Prima di Hogwarts
FanfictionTutto ebbe inizio in un piccolo villaggio semidistrutto dalla guerra. Di quel villaggio solo due persone sopravvissero. Due fratelli. Due bambini speciali. Due bambini magici...