Tutto ebbe inizio quando Isabel Rashel una semplice ragazza di New Orleans incontrò improvvisamente Klaus Mikaelson il quale con un solo sguardo riuscii a incantarla, portando nella sua vita disastri, sofferenze, ma soprattutto amore.
7 in #vampiri...
Non ci volevo credere che mia madre era morta lasciandomi da sola, senza un padre e senza nessuno di cui mi fidassi davvero.
Ero a terra inginocchiata ha piangere nel pavimento freddo dell'ospedale, quando ad un tratto una mano mi si appoggiò sulla spalla e voltandomi vidi quattro occhi guardarmi molto dispiaciuti.
Klaus ed Elijah erano davanti a me e come al solito con le braccia aperte pronti ad aiutarmi.
Era strano ma riuscivo a fidarmi ciecamente di loro e la loro presenza lì mi fece ragionare che forse non ero del tutto sola.
Mi lanciai nelle loro braccia facendomi cullare come una bambina piccola e quando mi diedi forza cercai di uscire da quello arrendo ospedale che non avrei mai più voluto vedere in vita mia.
_" La nostra casa e ha tua disposizione e potrai pure venire a stare con noi quando vuoi" mi disse Elijah con lo sguardo più sconvolto del mio.
_" Grazie mille, adesso come ora non riuscirei a stare a casa mia immersa nei miei pensieri, quindi se per voi non è un problema verrei volentieri.
_" Certo, allora sali in macchina che andiamo a prendere tutte le tue cose.
Arrivai davanti al cancello di casa mia, ormai sconosciuta ma mi bloccai al solo pensiero di entrare dentro.
Presi coraggio e varcai la soglia di casa, mille pensieri mi invasero la mente, pensieri di mia madre che girava a casa con le pantofole pronta a chiamarmi ogni 5 minuti per sapere cosa stavo facendo, di quando la facevo arrabbiare perche non rispondevo mai alle chiamate, e di quando mi cullava standomi accanto nei momenti bui...
Presi tutto quello che mi sarebbe servito da ora in poi, compreso vestiti, trucchi anche se mi mettevo astento il mascare e un altro paia di scarpe.
Li presi il più velocemente possibile, non volevo far aspettare i due fratelli più del dovuto e quando uscì da quella che ormai non posso definire casa li trovai davanti al portone come se non riuscissero ad entrare ma non mi preoccupai troppo e insieme ci dirigemmo verso quella che sarebbe stata la mia nuova vita
Appena arrivata davanti all'enorme portone vidi Rebecca e Kol guardarmi sorpresi ma dispiaciuti.
Come notai anche a loro gli erano arrivate le voci.
Mi trovai in un secondo tra le braccia di Kol e Rebecca.
_" Mi dispiace tanto, che ne dici se mettiamo da parte le divergenze e diventiamo amiche, so che non sono stata molto simpatica la prima volta che ci siamo viste."
Rimasi sorpresa dalle parole di Rebecca, e accenai un leggero sorriso.
_" Certo, mi farebbe davvero piacere"
_" Bene, ora che avete chiarito vorrei portati nelle tue stanze". Mi disse Kol invitandomi a seguirlo.
Kol mi portò al piano di sopra dove mi trovai davanti una stanza enorme decorata con mobili bianchi moderni e le pareti di un bianco perla con decorazioni rosa.
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Feci un grande respiro rendendomi conto che da ora in poi sarebbe stato tutto diverso.
