Capitolo 5

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-Antonella, avevamo detto solo un paio di giorni. Io non posso rimanere qui per un mese!- Mi siedo sul divano, appoggiando sul tavolino la mia tazza di tè.
-Clarissa, non è colpa mia se è impegnato- Risponde, scrollando le spalle. -Senti, non so cosa dirti. Io devo tornare a New York entro la fine della prossima settimana. Ti do cinque giorni di tempo per organizzare un fottuto appuntamento!- Mi alzo in piedi e mi dirigo al piano di sotto, senza una meta precisa. Inizio a vagare senza un preciso obiettivo e scopro un mondo qui sotto. Sinceramente non ricordavo che ci fosse anche la piscina... Ovviamente non sarebbe mai potuta essere una piscina normale: è una piscina coperta e climatizzata, in modo tale che uno possa usufruirne in tutti i periodi dell'anno. Meglio, dai! Già che sono qui ad aspettare un tipo che non si degna di venire a fare questa maledettissima proposta! Se lo avessi adesso tra le mani, lo costringerei a chiederle di sposarlo, anche a costo di pagare di tasca mia l'anello. Alzo gli occhi al cielo e sbuffo, per poi risalire le scale e andare nella mia stanza.

Cerco nella valigia e noto con piacere la presenza di un bikini di Triangle rosa e nero. Lo prendo e lo indosso, per poi scendere al piano di sotto ed uscire in giardino. Lascio su un lettino il mio asciugamano di Louis Vuitton beige e marrone, osservando il cielo terso dalle finestre. Mi avvicino alla piscina e mi guardo intorno. Sento delle urla provenire dal piano di sopra, così mi tuffo in acqua, provando ad evadere dal casino che è la mia famiglia. Riemergo dopo qualche secondo e mi accarezzo i capelli umidi. Continuo a sentire la voce acuta di mia sorella, ma ad un certo punto oltre alla sua voce, se ne aggiunge un'altra. Questa voce non mi è nuova, ma non riesco a capire dove io l'abbia sentita. Scrollo le spalle, per poi iniziare la prima vasca a stile libero. I miei muscoli sono tesi e il mio respiro piano piano diventa regolare. Sento il cuore pulsare nella gabbia toracica e questa cosa mi scatena un'adrenalina pazzesca. Sembra che mia sorella abbia smesso di urlare... Magari se n'è andata...

Paulo's POV
-Paulino! Che combini oggi?- Mi chiede Gonzalo, mentre mi avvio verso la mia macchina nel parcheggio del centro sportivo di Vinovo. -Vado da Antonella e dovremmo andare a cena fuori. Mi ha detto che deve parlarmi di una cosa...-

-Non sarà mica incinta?- Le chiavi mi cadono di mano e sussulto. -Cosa cazzo dici? Ci mancherebbe altro...- Alzo gli occhi al cielo e ripongo la borsa dell'allenamento nel bagagliaio.

-C'è qualcosa che non mi convince nella vostra relazione... O meglio, è da qualche giorno che sembra esser cambiato qualcosa...-

-Lasciamo perdere. Buona serata!- Salgo in macchina e, una volta uscito dal cancello del Sporting Center, imbocco la strada provinciale, diretto a casa della mia ragazza. Gonzalo è uno dei più cari amici, ma non mi sento ancora pronto per raccontargli di Clarissa. Che poi cosa ci sarebbe da raccontare? E' solo una vecchia conoscenza che è tornata a "bussare" nella mia vita. E che bella conoscenza... Basta, Paulo! Basta. Cosa stai dicendo? Tanto non la rivedrò più. Sto con Antonella inoltre e sta andando tutto bene. Stiamo insieme da un bel pò e l'idea che il ritorno di questa ragazza possa sconvolgere tutto, mi sta facendo agitare. E pensare che quando accadde quello che è accaduto, io stavo già con Antonella. E' stato l'unico segreto che non le ho mai confessato. In quel periodo ci eravamo presi una specie di pausa di riflessione e non mi sentii in dovere di raccontarle quello che, in un primo momento mi sembrò una cosa non degna della mia considerazione, ma che adesso mi occupa il cervello già da due giorni.

Parcheggio la mia Maserati nera davanti a casa sua e guardo la mia immagine riflessa nel mio specchietto retrovisore, cercando di assicurarmi di non avere una strana espressione sul volto, cosa impossibile al momento. Scendo di macchina e blocco le portiere, per poi incamminarmi verso casa sua sotto il sole di Torino. Suono il campanello e mi apre Rosa, la domestica della mia ragazza, per meglio dire la sua "schiava". "Rosa, fai questo! Rosa, prendimi quello! Stira il vestito! Prepara il mate!" Questa povera donna è costretta a stare ad ascoltare tutto il giorno le lamentele di Antonella, che non sarebbe neanche una cattiva ragazza, anche perchè, se fosse altrimenti non la frequenterei.

-Buon pomeriggio, signor Dybala! Cerca la signorina Antonella?- Sto per annuire, quando sento i tacchi delle scarpe di Antonella risuonare sulla scala davanti all'ingresso. -Amore mio! Sei arrivato, finalmente!- Mi salta letteralmente in braccio e mi bacia. La prendo per i fianchi e socchiudo gli occhi. Non sto pensando a Clarissa. Non ci sto pensando. -Amore, stasera andiamo a cena fuori?-

-Stasera ho un impegno purtroppo... Devo andare ad una cena con degli amici...- Cosa sto dicendo?

-Posso accompagnarti, tanto a mia sorella non dispiacerà. Sarà stanca a causa del viaggio, deve ancora abituarsi al jet leg!- Mi accarezza il volto, iniziando a lasciare baci sparsi sul mio collo. Per fortuna Rosa si è allontanata, in caso contrario sarebbe stata una situazione alquanto imbarazzante. -Quando pensavi di dirmi che hai una sorella?- Le chiedo, allontanandomi da lei quel poco che mi permette di vederla in faccia.

-Definirla sorella è un pò buffo, dato che erano anni che non la vedevo...- Ribatte, scrollando le spalle, mentre sul suo volto si disegna un sorriso.

-E cosa l'ha portata a Torino?-

-Io...Ma non ho voglia di parlarne adesso! Vieni su con me?- Mi prende per mano, ma io la blocco per un secondo. -Invio un messaggio a Gonzalo e arrivo. Aspettami su, okay?- Lei annuisce e risale le scale, girandosi verso di me, una volta arrivata ad un certo punto. Le sorrido e lei arriva fino al piano di sopra, mentre io prendo il cellulare dalla tasca e apro l'applicazione Messaggi.

A Clarissa:
Devo vederti stasera. Se vuoi vengo a prenderti a casa dei tuoi, ma non credo sia il caso. Troviamoci davanti alla Galleria D'Arte Moderna. Al resto penso io

Nota Autrice
Sono tornata dopo una lunghissima assenza! Questo capitolo non ha un grandissimo senso, ma era necessario che io ricominciassi a pubblicare, perchè tengo troppo a questa storia! E' un pò un capitolo di passaggio, ma posso assicurarvi che ne accadranno delle belle! Siete contente che abbia ricominciato a pubblicare? Commentate!!!
Allyxx

Otra Vez ~ Paulo Dybala ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora