Capitolo 8

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Mi strofino il volto e gli occhi, i quali, a causa della luce che penetra dalla finestre, non hanno ancora voglia di aprirsi. Mi alzo a sedere sul materasso e noto il letto vuoto al mio fianco: ovvio, no? Siamo tornati alla stessa situazione di due anni fa: non ha neanche aspettato che mi svegliassi e non si è neanche degnato di lasciare un biglietto. Cosa potevo aspettarmi da uno che conosco appena? Sento dei rumori provenire dal bagno e la porta aprirsi. Vedo la sua immagine riflessa sullo specchio che si trova davanti al letto e non posso far altro che ricordarmi quanto sia stato bello tutto quello che abbiamo fatto stanotte. Ha un asciugamano intorno alla vita, che gli lascia tutti gli addominali scoperti. Le goccioline d'acqua gli stanno ancora cadendo dalle punte dei capelli, finendo per percorrere tutto il suo torace, per poi depositarsi sull'asciugamano. Mi volto verso di lui, senza riuscire a distogliere lo sguardo dal suo corpo perfettamente tonico, tanto da sembrare quasi scolpito a mano.

-Ti sta bene la mia camicia!- Afferma, cercando di farmi tornare sulla terra. -Tu stai bene così, invece.- Scosto il lenzuolo e mi alzo in piedi, indossando le ciabattine fornite dall'hotel. Gli passo accanto e lui non può fare a meno di soffermare il suo sguardo sulle mie gambe lasciate scoperte dalla sua camicia. Entro in bagno e inizio a fissare la mia immagine riflessa su questo specchio gigante, aspettando di vederlo entrare. E infatti... Quanto sei prevedibile, Dybala! Si avvicina a me e appoggia le mani sui miei fianchi.

-Pensavo che te ne fossi andato...-

-Non mi sarei mai perso questa visione paradisiaca di te con solo la mia camicia addosso. L'ho già persa una volta ed è stato l'errore più grande della mia vita.- Inizia a passare le sue labbra sul mio collo, fino a scendere verso la mia spalla sinistra, spostando il collo della camicia. -Che ore sono?- Chiedo, sussultando quando sento le sue mani muoversi sulla mia schiena, per avvicinarmi di più al suo corpo.

-Le 9:30...- Spinge il bacino verso di me, portandomi a scontrarmi contro la porta del bagno.

-Dovrei andare a casa...- Le parole mi muoiono in gola, quando lo sento giocare con i bottoni della camicia.

-Non vuoi neanche mangiare qualcosa? Guarda che la gente pagherebbe per fare colazione con me, soprattutto vestito così!- Si allontana leggermente, lasciandomi con una specie di senso di vuoto. -Ma sei hai solo un asciugamano!- Ribatto, dandogli un colpetto sul petto nudo, ancora ricoperto da qualche gocciolina.

-Appunto.- Mi fa l'occhiolino, per poi lasciarmi un bacio a fior di labbra, che però approfondisco. Con chi credi di avere a che fare, Dybala?

-Guarda che sono uno degli avvocati più desiderati di tutta Manhattan! Non solo dal punto di vista lavorativo...-

-So bene che la gente mi invidierebbe se sapesse cosa ho potuto fare stanotte.- Bussano alla porta ed io spalanco gli occhi, chiedendomi chi possa essere a quest'ora. Se fosse mia sorella? Se avesse trovato in camera mia un indizio che l'abbia diretta qui? Cosa le direi? A parte che lei non segue il calcio e non lo riconoscerebbe neanche...

-Tranquilla, è la colazione!- Sorride beffardo, probabilmente avendo scorto del disappunto sul mio volto. -Conciato così non vai da nessuna parte.- Lo blocco mentre si dirige verso la porta. -Tu neanche.- In effetti non è che io sia messa molto meglio... -E dato che ci sarà un uomo, tu mi farai la gentile cortesia di rimanere in bagno e aspettare che lui esca, a meno che non tu voglia assistere ad una rissa.- Alzo le mani e lo lascio uscire dal bagno, sentendo pochi secondi dopo il rumore del carrello della colazione. Adesso vediamo come fare impazzire il nostro bel calciatore... Sento la voce del cameriere ancora nella stanza da letto, così mi guardo allo specchio, assicurandomi di non essere esageratamente scoperta, per poi aprire la porta e uscire.

-Buongiorno! Che bel vassoio! Sa che i cornetti al miele sono i miei preferiti?- Prendo un cornetto dal vassoio e lo porto alla bocca, addentandolo. Paulo cambia espressione, quando nota lo sguardo del cameriere seguire ogni mio movimento. -Signorina, deve ringraziare il suo compagno, dato che è stato lui a fare l'ordine...- Il ragazzo sta palesemente cercando di spostare lo sguardo da ogni centimetro di pelle lasciata scoperta dalla camicia che indosso, ma purtroppo, o per fortuna, non ci sta riuscendo. -Te ne puoi anche andare adesso. Grazie!- Paulo lo accompagna alla porta, facendogli cenno di lasciare tutto così com'è.

-Non era poi così male il ragazzo...- E' ovvio il mio riferimento al cameriere, il quale non era male davvero. Giusto per far arrabbiare un po' Dybalino, mi ero soffermata ad osservare attentamente i lineamenti dell'altro ragazzo, ma soprattutto i suoi occhi azzurri. Mi sono sempre piaciuti i ragazzi con gli occhi chiari e, non a caso, Paulo ha gli occhi verdi...

-Ah, non era male...- Si avvicina al divanetto, sul quale mi sono momentaneamente seduta per godermi il mio cornetto, e si abbassa, in modo da trovarsi esattamente alla mia altezza. Inizia a lasciare baci sulle mie cosce, fino ad arrivare al bordo della camicia. Comincia a togliere dall'asola ogni singolo bottone, fino a scoprirmi completamente il petto. Appoggio il cornetto sul tavolino e mi alzo in piedi. Mi blocca il polso, ma io mi libero dalla presa e mi appoggio sul letto, fingendo di cercare il telecomando della televisione. -Vuoi sfidarmi?-

-Ovviamente- Ribatte, facendomi cadere sul letto. -Ci stai riuscendo, dato che mi stai facendo impazzire ancora una volta.- Unisco le nostre labbra, lasciando scivolare a terra l'asciugamano che gli cingeva i fianchi. -Chi è che "non era male"?-

-Se ogni volta che dico una cosa carina su un altro ragazzo, mi ripaghi così, cercherò di fare apprezzamenti sugli altri il più spesso possibile...- In questo momento la cosa che mi sta distruggendo è la consapevolezza che a breve dovrò salutarlo... e che probabilmente non ci sarà una prossima volta.

Nota Autrice
Come andrà a finire l'uscita di Paulo e Clarissa? Decideranno di lasciarsi tutto alle spalle oppure si rivedranno? E soprattutto, Clarissa non sa niente di Paulo e Antonella... Paulo le dirà qualcosa? Commentate!!!
Allyxx

Otra Vez ~ Paulo Dybala ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora