L'amore che tu hai dentro!

Diciassettesimo Capitolo

POV'S JAKE
Vengo svegliato da un rumore fastidioso,mi giro e spengo la sveglia.
Mi siedo comodo sul letto e faccio attenzione a non svegliare Samantha.
É così tenera quando dorme,ieri si è addormentata quasi subito e sono stata a guardarla per un po'.
Potrò sembrare un maniaco,ma questa ragazza mi prende un sacco!
Non lo so,mi manda in confusione il cervello,ogni volta adoro vederla sorridere.

"Buongiorno principessina" le dico appena apre gli occhi
Le sue guance si colorano di rosso e sorride.
"Buongiorno Jake"
"Dormito bene?" Chiedo dolcemente
"Si..."risponde ancora imbarazzata
"Scendiamo a fare colazione e poi ti accompagno"dico io e mi avvicino alla porta
"D'accordo,mi vesto e scendo"
"Vabene,anche se non mi dispiace se vieni così"le dico malizioso e lei mi butta un cuscino in faccia
"Ma smettila!"urla e diventa rossa
Scoppio a ridere e scendo giù mettendomi all'opera in cucina.
Metto a cucinare le frittelle e intanto,metto in due bicchieri la spremuta di succo d'arancia.
Poi metto le frittelle nei piatti e li servo,nel frattempo Sam mi raggiunge.

Mangiamo in silenzio e appena finisco,metto il mio piatto nel lavandino e salgo su in camera a vestirmi.
"JAKE!TI STANNO CHIAMANDO AL CELLULARE!"urla Sam
"JAKEE!"continua
Scendo giù in cucina.
"Ma quanto urli?"chiedo e lei ride
-"Pronto?"
"Jake..." risponde Talia
"Talia!Sorellina come va?"
"Bene Jake,tu?"
"Bene,come mai mi hai telefonato?"
"Ti ho telefonato per dirti che domani ritorno a casa"
"Davvero?" Urlo e Sam mi guarda confuso
"Si quindi dovrai abituarti di nuovo alla mia presenza!" dice ridacchiando e contagia anche me
"A domani allora,non vedo l'oraa"
"A domani Sorellina" concludo e poi chiudo la chiamata
Mi giro e guardo euforico Sam,che mi guarda confusa.
"Domani ritorna mia sorella!"urlo e l'abbraccio
Lei sorride e mi dice:"adesso sarà meglio che andiamo..."
"D'accordo ahaha"
Prendo le chiavi della macchina e sfrecciamo subito verso casa sua.

-

Dopo aver accompagnato Samantha a casa sua,sono ritornato nella mia e mi sono ritrovato i miei genitori a disfare le valigie.
"Come mai già qui?Non dovevate tornare stasera?"chiedo mentre prendo una bottiglietta d'acqua dal frigo
"Abbiamo avuto problemi nel fare affari con una casa di moda americana e siamo tornati prima perché non c'era più bisogno di restare lì" risponde chiudendo l'anta dell'armadio
Mia madre e mio padre sono proprietari di una casa di moda qui a Miami e,parte del loro tempo tendono a passarlo fuori casa.
"Ah..." la apro e ne bevo un sorso
"Comunque prima ha chiamato Talia e mi ha detto che domani ritorna a casa..."
"Oh...finalmente!"esclamano entrambi
"Adesso devo assolutamente chiamare Linda e invitarla a cena domani sera ,é da tanto che non ci vediamo!"
Io rido e mio padre anche.
"Vado in camera mia..." dico lasciando la bottiglietta sul tavolo
Salgo le scale e mi dirigo verso la mia stanza,apro la porta e mi butto a peso morto sul letto.
Prendo un cuscino a caso e ci poggio la mia testa.
Inspiro e sento un profumo da donna,quello di Samantha.
Sorrido al pensiero di lei che dormiva con me ieri,non l'avevo mai fatto con nessuno ragazza ma lei...lei ha qualcosa in più,qualcosa di diverso.
Dopo poco mi addormento.

-

Il pomeriggio seguente
Esco dalla doccia e mi vesto.
Tra poco dovrò incontrarmi con tutti gli altri al bar vicino la scuola perché prima,ha chiamato Kevin e ha chiesto di riunirci per comunicarci una notizia.
Prendo le chiavi della macchina e arrivo al posto prescelto,e a quanto vedo ci sono quasi tutti,anche Jessica.
Quando poi,sono arrivati tutti,ordiniamo qualcosa e dopo poco ci arrivano le nostre ordinazioni.
"Allora ragazzi..." inizia Kev
"Vi ho chiesto di venire qui perché ho una notizia bomba da darvi" continua e calca sulla parola 'bomba'
"Ieri mio zio mi ha lasciato le chiavi della sua casa al mare..." aggiunge
"E con questo cosa c'entriamo noi?" chiede confuso Nash
"Come,non avete ancora capito?" Chiede e guarda tutti negli occhi
"Avremo un posto dove stare in estate!" Esclama
"Davvero?" Esclamo anch'io
"Si!"risponde e ci battiamo il cinque