A cosa sei disposto per amore?

Ottobre

Sono passati sei giorni, giorni in cui sono andato a lezione e poi mi sono rinchiuso in biblioteca a studiare per evitare di continuare a pensare, peccato che proprio oggi la mia routine sia stata spezzata proprio da ciò che ho continuato ad evitare come la peste.

Rose e Grant sono appena entrati in biblioteca mentre lei rideva ad una sua battuta, o per lo meno suppongo ridesse per questo.

Cerco di concentrarmi nuovamente su ciò che sto studiando, tanto sono in una posizione tale che mi permette di vedere tutta la biblioteca ma di non essere notato, peccato che io proprio non riesca nel mio intento, alzo lo sguardo e li osservo. 

Lui le gira in torno continuamente mentre lei cerca il materiale che le serve per poi andarsi a sedere al suo posto, infatti anche Grant è costretto ad andare alla ricerca dei libri da consultare per i suoi compiti, Rose resta tranquilla al suo posto ed inizia subito a studiare tranquillamente, poco dopo anche Kevin torna al loro tavolo con tutto ciò che gli serve e si siede subito di fianco a Rose.

A guardarli così non c'è niente di cui essere gelosi ma è dopo pochi secondi che l'istinto, che non avevo mai sentito prima, di alzarmi ed andare a spaccare il braccio ed ammazzare di botte Kevin Grant si fa sentire forte e chiaro.

Il tipo deve essere mancino perché ha appena usato la mano destra per prendere la sinistra di Rose ed iniziare a giocherellarci per poi risalire sul braccio accarezzandola, nel frattempo lei non ha fatto assolutamente niente, è rimasta immobile continuando a studiare.

Il fastidio che sento continua a crescere sempre di più, " Ma che diavolo sta facendo? Siamo in una biblioteca per Merlino, come si permette di comportarsi così proprio qui? Morgana questo è il mio angolo di solitudine e pace! Come si permette quel Kevin Grant di venire qui e rovinare anche l'ultimo posto che mi è rimasto per non pensare e cercare di vivere in tranquillità? Ora lo ammazzo, gli lancio un avada e non ne parliamo più. Anzi no! Dovrei prenderlo davvero a pugni e calci, troppo semplice morire sotto una semplice maledizione, anche se sono sicuro che anche in questo modo non sentirà la stessa quantità di dolore da cui sono stato investito io stesso l'altro giorno o quest'estate "

La goccia che fa traboccare il vaso arriva quando con quella stessa mano, " ora gliela taglio e mi tolgo il pensiero, oltre che il problema, di torno ", si allunga maggiormente togliendole i capelli da davanti al visto portando una grossa ciocca di capelli dietro all'orecchio sistemandogliela per poi lasciarle una carezza sulla guancia e lei, distratta da tutti questi movimenti, si volta verso di lui.

Raccolgo tutte le mie cose, ora mi perseguiterà anche questa immagine come se già non bastasse quella del loro bacio di sabato, mi alzo facendo un gran fracasso con la sedia in modo tale da interrompere il loro momento mieloso.

Con grandi falcate mi dirigo verso l'uscita passando loro accanto, mi scambio uno sguardo con Grant de sta ceppa, lui mi guarda piccato per la mia interruzione mentre io cerco di trucidarlo con lo sguardo.

Riesco a vedere anche Rose con la coda dell'occhio, sembra sorpresa, decisamente non si aspettava di trovarmi li, ed allo stesso tempo dispiaciuta e rammaricata.

" Perché devi guardarmi così, dannazione non sono un cucciolo ferito, sono solo un ragazzo a cui è stato spezzato il cuore, realmente, per la prima volta. Non mi vuoi, va bene ma almeno non avere pietà di me "

Anche l'orgoglio che non sapevo di avere è riuscito a venire a galla grazie a Rose.

Apro e chiudo la porta della mia stanza violentemente facendola sbattere prima contro il muro e poi contro gli infissi ma non mi importa, non mi curo neanche di Albus che esce dal bagno guardandomi sorpreso, butto tutta la mia roba sulla scrivania per poi gettare tutto all'aria.