Blaire si svegliò, era tutto un sogno.
Sean l'aveva accompagnata a casa, ma non era successo niente.
Erano quasi le dieci e Brod tornò a casa. Di nascosto senza farsi notare da sua madre o sua zia, va nella camera di Blaire, per un aiuto.
«Brod cosa è successo?»
«Io e Andreas ci siamo litigati»
«E cosa ti ha fatto?!»
«Mi ha sparato»
«Ti ha sparato?!»
«Blaire è una storia lunga, domani te la racconto, ora aiutami e basta!»
«E cosa potrei fare io?!»
«Estrai il proiettile, fai qualcosa!»
«Chiamo Sean!»Il giorno dopo era domenica, il compleanno di Camilla, ed aveva invitato tutti per una festa, a casa sua.
Al telefono...
«Allora Sean...» «Ti va di venire alla festa stasera?!»
«Perché no» «Ti vengo a prendere io?»
«No no, vieni solo, io ti aspetto lì ahah»
«Come vuoi tu!» «Allora a stasera!»
«A stasera!»
«Ah e grazie per ieri!»
«Di niente Blaire!»
«Oh il mio fratellino, ha una ragazza umana!»
«Clay, tu devi stare solo zitto» «hai decapitato una persona, e con la sua macchina, sei andato in cerca di altre persone, solo perché le sacche di sangue non ti bastano! Vero?!» affermò Laura.
«Avevo intuito fossi stato tu!»
«Siamo vampiri sorella, cosa c'è da capire, siamo vampiri!»
«Probabilmente non per nostra volontà!» disse Sean.
«Non puoi tornare indietro fratello, e forse è meglio così!» disse Clay, uscendo di casa.«Brod!» «aspetta!» disse Andreas.
«Che cazzo vuoi?!»
«Senti lo so che sei incazzato, però ascoltami! Non l'ho fatto apposta, ero cecato dalla rabbia»
«comunque, quell'uomo che è morto non è mio padre!»
«Ma che cazzo dici Andreas!»
«Si supponeva fosse mio padre, perché lui a quell'ora stava uscendo dalla città per lavoro, e quell'uomo era vestito più o meno come lui, tanto che quando abbia letto la notizia, e siamo andati a vedere, non ci siamo resi conto che non erano i vestiti di mio padre. Essendo irriconoscibile senza la testa.
Perché la macchina non c'era. Per fortuna è stato mio padre a chiamarci stamattina. Per noi è stato un miracolo. È sano e salvo!»
«Impossibile che non gli avevano fatto già l'autopsia o la diagnosi, o quelle cose per sapere l'identità?!»
«Non ancora»
«Bhe... allora sono felice per te!»
«Scusami ancora Brod, non so cosa mi abbia preso!» «vieni con me a casa di Dave?!»
«Va bene!»Intanto a casa di Olga...
«Nonna, tempo fa, abbiamo avuto dei problemi con un ragazzo, piuttosto strano, alla quale non sapevamo chi e cosa era esattamente; ha solo detto di essere il figlio del diavolo!» «tu ne sai qualcosa?»
«Tempo fa si narravano molte cose, su coloro che si facevano chiamare figli del diavolo, alcuni dicevano, che venivano chiamati così, perché nascevano con cattiveria, tale da uccidere il genitore "normale", all'età dell'adolescenza; altri dicevano che erano solo persone, possedute dal demonio fin da piccoli. Io non so la verità, anche perché non ne ho mai avuto a che fare. Comunque è meglio starne alla larga!»
«In che senso normale?»
«Colui o colei che non era come lui!»
«Ah ok... grazie nonna!»
«Di niente tesoro, e ricorda...»
«Mai fare uso di magia nera. Me lo ricordi ogni volta che vieni a trovarmi» interruppe.
«Ti ho raccontato cosa ho passato io Olga, non c'è bisogno che aggiunga altro!»«Blaire mi passi l'insalata?!»
«Tieni zia!»
«A me l'aranciata!»
«Ecco Brod!»
«Siccome ti vedo così disponibile, perché dopo non lavi i piatti?!»
«Siccome non gli ho mai lavato mamma!»
«Ora è da tempo, non vorrai dare dispiaceri al tuo nuovo ragazzo no?»
«Blaire, e non dici niente a tua zia!»
«Sean non è il mio ragazzo!»
«Ah quindi si chiama Sean...»
«Zia!»
«Brod, come mai non la insulti anche tu?!»
«Si rende in ridicolo, già da sola ahah!»
«Ah ah» «comunque più tardi vado da Briana, e poi al compleanno di Camilla»
«Dopo aver lavato i piatti!» concluse sua madre.Più tardi al the Orleans's bar...
«William tu più tardi vieni?»
«Non lo so Olga, in questi giorni sono molto indaffarato!»
«Ciao Olga!»
«Ciao Laura, come va?»
«Bene e te?»
«Bene... ah ti presento William, è un mio amico, anche lui stregone»
«Piacere Laura!»
«Piacere Wi...»
Neanche finì la frase che tutti e tre si girarono verso l'esterno. Sentirono la stessa negatività di quando c'era il ragazzo che terrorizzava la città.
«Olga, hai sentito?!»
«Si!» «a proposito, oggi ne ho parlato con mia nonna, e mi ha detto che...»Era calata la sera, e la festa stava per avere inizio. Entrate Blaire e Briana s'incontrarono con tutti gli altri, cioè Olga, William, Dave, Omar, Andreas, Claude e la festeggiata Camilla.
«Camilla ma c'è tutta la scuola!» gridò Blaire, che altro non poteva fare, con quella musica assordante.
«Certo Blaire, faccio 19 anni, non 50!»
«Brian più tardi mi dai un passaggio tu a casa?!» chiese suo cugino Claude.
«Ok!»
«Brod non è venuto Blaire?!» chiese Omar
«No, penso sia a casa!»
Poi Andreas chiese di parlare in disparte con Camilla.
«Camilla mi dispiace per quello che è successo, non ero in me...»
«Andreas non ti preoccupare. Poi con calma mi spieghi tutto, ora divertiamoci!»
Ad un punto arrivò Sean...
«Blaire c'è Sean!» disse Briana.
Si girò e lui rimase a bocca aperta, data la bellezza di Blaire.
Dopo aver preso qualche aperitivo, Sean invitò Blaire a ballare, forse nell'unica canzone lenta della serata.
«Non sapevo sapessi ballare!»
«Ti ho detto che ancora mi devi conoscere!»
Ad un tratto la musica si abbassò.
C'erano solo Blaire e Sean al centro.
I loro respiri si facevano sempre più vicini, ma ad un tratto l'inizio di una canzone scatenata li interruppe, ed alcuni ragazzi iniziarono a bagnarli di spumante.
«Io vado di sopra ad asciugarmi!»
«Va bene!»
Salita al piano di sopra in cerca di un bagno, rimase di sasso vedendo Camilla, nutrirsi di un ragazzo.
Scese di corsa ed uscì dalla casa.
Incontrò Clay, che avanzando, le sorrideva, con un sorriso un po' malizioso.
Dopo un po' la raggiunsero Olga e Briana, e lei li disse tutto.
Dopo uscì anche Sean. Così decisero di andarsene; invece Olga e Briana prima di andare via, sarebbero andate a parlare con Camilla. Dopo aver parlato con Camilla se ne andarono anche loro.
Intanto Clay iniziava a bere.«Ehi!» disse una voce poco avanti Valery.
«Lorenzo, cosa ci fai qui?!»
«Io stavo tornando a casa, e tu a quest'ora fuori casa?!»
«Stavo buttando la spazzatura!»
«Quindi anche tu abiti qui vicino?!»
«Questa è casa mia!» «e tu?»
«Bhe quella è la mia, quella infondo, la vedi?»
«Si... non sapevo abitassi qui vicino, non ti ho mai visto!»
«Ora lo sai!» «se qualche volta vuoi venire a trovarmi sono lì!»
«Attento, casomai per due passi perdi le gambe!»
«Ok... qualche volta vengo io, altrimenti ti potrei violentare a casa mia!»
«Non intendevo... ahah»La festa non era ancora finita; e Camilla stava facendo sesso con Clay nella sua camera, su un letto zuppo di sangue.
Neanche si conoscevano.Intanto Sean e Blaire, erano saliti sul tetto della casa di quest'ultima per vedere le stelle.
«Potevamo stenderci da qualche parte, ho le vertigini!»
«Non è la stessa cosa!»
«E cosa cambierebbe?!»
«Blaire, tu mi hai cambiato la vita!»
«Ti ho... fatto una domanda!» disse Blaire, cercando di evitare quella vergognosa conversazione.»
«Quando sono con te mi sento diverso, più di quanto mi sia sentito quando ero appena diventato un vampiro!»
Lei rimase in silenzio ad osservarlo guardare le stelle.
Lui le diede un bacio sulle labbra, che lei non rifiutò.
Erano poco più delle 23:00 quando scesero dal tetto, e Sean se ne andò.
Entrata in casa...
«Pensavo fossi alla festa Blaire!»
«Sono tornata prima mamma!»
«Ah signorina, non mi avevi detto niente della ferita si Brod!»
«Cosa?!»
«Brod si è ferito alla gamba, e tu non mi hai detto niente!»
«Ma...»
«Ti perdono solo perché non è niente di grave!»
«Ok mamma»
«Ah comunque tesoro, un amico di Brod dormirà qui a casa nostra!» appena finì di parlare Brod ed il suo amico scesero le scale.
Appena si girò, Blaire rimase sconvolta.
«Piacere Harry!» disse il ragazzo, che tempo fa affermò di essere il figlio del diavolo; quel ragazzo dal sorriso agghiacciante.
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BROKEN LINE I
Mystery / ThrillerBROKEN LINE 1° La famiglia Wood si sta per trasferire da San Francisco, California a New Orleans in Louisiana; avendo trovato un lavoro più che conveniente il padre acquista una casa che più tardi non risulta essere una casa come le altre. Una desti...