29 Marzo 2015
Erano passati due giorni da quello strano incidente avvenuto fuori la mia strada, la mia testa era piena di domande senza risposte, pensavo e ripensavo alle foto, alla ragazza misteriosa e alla macchina fotografica.
Volevo più conferme, quindi me la portai a scuola.
Avrei fotografo un posto a caso e avrei aspettato cosa sarebbe successo, dato che la mia mente riusciva ad elaborare solo questa ipotesi.Era l'ora di educazione fisica, trovandomi in palestra, decisi che dovevo trovare un posto da fotografare.
Quando finì la lezione ed uscirono tutti dalla palestra per il cambio dell'ora, fotografai gli spogliatoi maschili, quello delle femmine ovviamente non era accessibile a noi maschi.- Click! -
Stessa scena, la macchina estrasse la foto, la sventolai e comparve lo spogliatoio con tutti i dettagli, senza neanche una sfocatura
Strano.
- Toc...Toc... -
D'un tratto sentii dei passi fuori la porta dello spogliatoio, mi girai di scatto ma non vidi nessuno.
Così mi incamminai verso la porta per capire al meglio da dove provenissero questi passi
Uscii dalla porta e non vidi nessuno....D'un tratto proprio nel momento in cui ero nella totale distrazione, una mano si poggiò sulla mia spalla.
- Aaaaaargh! - diedi un piccolo urlo mentre mi girai di scatto.
- Hei ragazzo, volevo avvisarti che sto per chiudere la palestra -
Fanculo, era il bidello
Sospirai affannosamente e gli risposi con un semplice - mi scusi, vado -
Il bidello mi sorrise e si incamminò a chiudere lo spogliatoio femminile che si trovava prima di quello maschile.
Nel frattempo corsi via, mentre il cuore batteva ancora a mille per quel piccolo spavento.Tornato a casa, dopo le lezioni, riguardai di nuovo la foto, ma purtroppo non c'era niente, da un lato era positivo , perché pensavo che quella macchina fosse un aggeggio anormale, dall'altro lato negativo, perché la situazione di due giorni fa, non si spiega ancora del tutto.
Confuso al massimo, posai la foto dello spogliatoio nel comodino e scesi giù per la cena.
- Michael va tutto bene?, ti vedo turbato - mio padre mi chiese, mentre stava salendo le scale.
- Si, ho solo sonno - risposi.
30 Maggio 2015
Mi svegliai di nuovo con un mal di testa, ma stavolta era sopportabile.
Guardai l'ora e capii che dovevo alzarmi per andare al centro commerciale con mio padre.
Il sabato non avevo scuola e lo passavo con mio padre nei centri commerciali per comprare qualcosa per il giardinaggio o così per passatempo.La mia testa inizio a mormorare ripetutamente la frase
"Sssh, Click!"
Non capivo a cosa fosse dovuto, magari qualche sogno fatto e non ricordato.
Alzandomi, notai che a terra c'era la foto della palestra, confuso per l'ennesima volta, la presi e la fissai.Niente di insolito.
Feci spallucce e la posai sul comodino, ma la foto cadde nel senso opposto.
Riprendendola, mi accorsi che dietro alla fotografia c'era un segno fatto molto probabilmente con un pennarello indelebile rosso.
Guardandola meglio, quello strano segno corrispondeva alla lettera C.
Pensai magari a qualche nome, ma nessuno che era stretto a me, iniziava con quella lettera e lo stesso per i due miei migliori amici...Mark e Jean.Per curiosità controllai di nuovo le foto fatte nel giorno dell'incidente, ma non c'era nulla, quelle erano rimaste tali da quel giorno.
Ma allora cosa stava a significare quella C dietro alla foto ?!
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Sssh, Click!
HorrorCosa succederebbe se al tuo compleanno ricevessi una macchina fotografica in grado di evocare presenze soprannaturali ?