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La sera stessa, girò la notizia che la scuola venne chiusa per due settimane, il tempo giusto per calmare la vicenda appena successa.

Le voci dell'incidente accaduto a scuola, girarono subito sui giornali e sul web, con tante versioni diverse tra loro:
Il suicidio del bidello.
La scuola cade a pezzi, vittima un bidello.
Incidente negli spogliatoi...

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12 Aprile 2015

Il rumore della sveglia che suonò improvvisamente, mi svegliò facendomi respirare affannosamente per il piccolo spavento.
La guardai e osservai che riportava le 4:00 del mattino.

Strizzai gli occhi e mi alzai per dirigermi nel bagno.
Camminando verso il corridoio sbadigliai per il sonno e arrivato alla porta del bagno, mi appoggiai per non cadere.

Camminando verso il corridoio sbadigliai per il sonno e arrivato alla porta del bagno, mi appoggiai per non cadere

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Mentre ero lì fermo, udii dei passi dietro di me, deglutii e mi girai dietro.












- Michael, posso? -

Era mia madre.

- S...sì certo - mi grattai la nuca e gli feci spazio.

Lei mi sorrise e chiuse la porta del bagno dietro di se.

Feci un respiro di sollievo volgendo lo sguardo verso in basso e poi mi diressi di nuovo in camera mia, aspettando che mia madre uscisse.

Arrivato in camera, la porta era chiusa

Strano io l'avevo rimasta aperta.

Apri lentamente e ciò che avevo visto era alquanto terrorizzante...

Sul mio letto a cavalcioni c'era la ragazza misteriosa che brutalmente stava rompendo la macchina fotografica
Indietreggiai per paura di essere scoperto e vidi tutta la scena da dietro la porta:
Fermamente prese la macchina e iniziò a colpirla fortemente, mentre in una lingua per me non conosciuta, iniziò a mormorare qualcosa.
Colpiva, Colpiva, Colpiva.
Dopo tanti colpi, la macchina fotografica schizzò piccolo sangue, lei smise e poggiò per qualche secondo la sua mano insanguinante a terra...

Dopo tanti colpi, la macchina fotografica schizzò piccolo sangue, lei smise e poggiò per qualche secondo la sua mano insanguinante a terra

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Poi si alzò e si incamminò lentamente sul balcone, trapassò la porta che era chiusa e...










si lanció dal balcone.

Ero spaventosissimo, colmo di paura, rimasi paralizzato, non riuscivo a respirare, le mie mani insieme alle gambe, iniziarono a tremare fortemente, avvertii un dolore forte al petto che man mano si intensificava di più facendomi ansimare, la mia vista man mano si offuscava e il colore che dominava la mia vista era il nero.
Avevo paura di soffocare in quell'instante

Prima di perdere definitivamente il controllo, aprii la porta e corsi verso il balcone per guardare se sotto c'era il corpo di quella ragazza...

D'un tratto mi sentii una mano poggiarsi sulla mia spalla sinistra, stringendola.
Girandomi vidi lei con grandi occhi neri e insanguinati e una pelle tendente al grigio con qualche macchia di sangue addosso.

- ...C L A I R ! -

Emise una risata malefica mentre alzò il capo verso il soffitto.

Emise una risata malefica mentre alzò il capo verso il soffitto

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- Michael, va tutto bene ? - Sentii una voce provenire dalla mia destra

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- Michael, va tutto bene ? - Sentii una voce provenire dalla mia destra.

Aprii gli occhi e vidi mia madre vicino al mio letto mentre mi accarezzava il capo.
Sobbalzi e mi spostai di qualche centimetro
Guardai la sveglia e riportava le 10 del mattino...
Guardai la scrivania e c'era la macchina fotografica intatta,
Guardai la mia spalla sinistra ed era pulita senza nessuna macchia di sangue

Phewww!!! Era solo un orribile incubo.

- Va tutto bene ? Ti ho sentito urlare e sono corsa qui, stavi dormendo e sembravi così spaventato... -

- Sarà stato solo un incubo mamma - la tranquillizzai ma allo stesso tempo mi tranquillizzai anch'io facendo un bel respiro di sollievo.

Mia madre mi sorrise e si incamminò verso la porta.

- Comunque ha chiamato Mark, il tuo amico - si girò verso la mia direzione

- Davvero ? - mi alzai col busto poggiandomi sulla spalliera del letto

- Si, la mamma stamattina è andata a scuola per sapere qualche notizia dall'apertura e dice che la preside ha spostato la gita di fine anno per il 15 Maggio - disse - ha provato a chiamarti ma avevi il cellulare spento - aggiunse, facendo spallucce.

- La gita ? Dove andremo ? - sbadigliai

- La preside si è superata, una settimana negli Stati Uniti! - rimase con lo sguardo titubante - Non so il prezzo, spero non sia alto... - aggiunse.

- e dove alloggeremo? - chiesi curioso.

- Non mi ricordo...mi sembra di aver capito un albergo a 3 stelle - prese una pausa
- Un certo Clair! - aggiunse...

mi sembra di aver capito un albergo a 3 stelle - prese una pausa  - Un certo Clair! - aggiunse

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