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3 Aprile 2015

Mi svegliai improvvisamente nel cuore della notte, guardai la sveglia e osservai che riportava le 3:00 del mattino.
Non saprei quale fosse stato il principale motivo per essermi svegliato così inaspettatamente.
Diedi uno sguardo veloce alla mia stanza, che illuminata solo da una piccola lucina sul comodino, rappresentava un pò il mio stato d'animo di quelle settimane.
Da quanto feci le ricerche su quello strano sito e dal fenomeno accaduto nello stesso giorno, non usai per un bel pò la macchina fotografica, ed ogni giorno guardavo le foto nella speranza che non cambiassero e rimanessero tale allo scatto fatto.
Il mio pensiero fisso che tutt'ora mi stava divorando, erano quelle due lettere comparse sulle foto scattate giorni fa.
La mia attenzione fu troncata da un cane che stava  abbaiando nel silenzio della notte.
Mi alzai dal letto e raggiunsi il balcone della mia camera, strofinai con le mani un pò gli occhi, sbadigliai e uscii fuori.
Il cane continuava ad abbaiare, così guardai nella sua stessa direzione.

Non c'è nulla.

Il cane d'un tratto smise di abbaiare, e andò di nuovo nella sua cuccia, pensai che forse aveva visto qualche pipistrello volare o almeno un piccolo animale che si stava dirigendo verso il bosco.

Ritornai dentro, chiusi le porte e mi incamminai di nuovo verso il letto.
Ero quasi arrivato a rimettermi sotto le coperte, il cane cominciò di nuovo ad abbaiare, all'inizio non mi incuriosii, ma quando il cane iniziò a ringhiare, ritornai di fretta sul balcone.
La direzione era sempre quella del bosco.

- Ssssh, cuccia! - mormorai

Il cane non volle sentire ragioni

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Il cane non volle sentire ragioni.
Mi meravigliai che nessuno del vicinato o i miei genitori, si svegliassero per il baccano che stava causando.
Sembrava che dormivano in un sonno profondo.
D'un tratto si udirono dei passi veloci nel bosco, tra gli alberi e l'erbaccia.
Guardai attentamente, quando vidi che c'era un figura.
Focalizzai di più il mio sguardo verso essa e capii che si trattava di nuovo di quella ragazza misteriosa.

Inutile dire che di notte era più spaventoso avvistare certe cose.

Impaurito, emessi senza accorgermene un piccolo "Ah" di spavento.
La figura o meglio dire la ragazza misteriosa, mi notò, all'inizio non fece niente, rimase a fissarmi con quei suoi occhi terrificanti che per la prima volta, vidi anche io.

Gli occhi non sembravano di un colore naturale, bensì erano enormi e neri...neri come la pece, che se le guardavi per qualche secondo in più, sentivi la stessa sensazione di essere chiuso in una bara, in un cimitero, vivo.
Non che io l'abbia provato però immaginando la scena, già si poteva capire quanto fosse orribile una cosa del genere.
Poi, dopo avermi fissato, poggiò il suo indice sulle sue labbra e emesse un "Sssh" e con entrambi le mani raffigurò una macchina fotografica simulando uno scatto.

Tornai di fretta in camera, chiudendo le porte a chiavi, e mi appoggiai a terra.
Mi sentivo sfinito e premevo sempre più forte, con la mia mano destra, la parte del cuore cercando di farlo calmare, ma con scarsi risultati.
Iniziai a sudare freddo e sembrava che anche la mia ombra mi facesse rabbrividire in una maniera esagerata, percepivo che stavo quasi per perdere i sensi, mi sentivo non sicuro e sopratutto solo.
In quell'istante non sapevo quale fosse stata la cosa migliore da fare, se avessi chiamato i miei genitori, avrebbero pensato che era solo un brutto incubo o frutto della mia immaginazione, se invece, non avessi chiamato nessuno, la paura che quella ragazza si fosse avvicinata al balcone o fosse già entrata a casa, mi terrorizzava ancora di più.
L'unica cosa da fare, era controllare se ci fossero ancora sue tracce.
Feci un bel respiro...anzi due, aspettai che mi calmavo del tutto, mi alzai lentamente e senza aprire le porte del balcone, mi affacciai per sbirciare se era ancora lì.

Nessuna traccia.

Il cane sembrava anche di aver smesso di abbaiare, la notte divenne di nuovo silenziosa e buia come prima, illuminata solo dalla luna e dai lampioni della strada.

Il cane sembrava anche di aver smesso di abbaiare, la notte divenne di nuovo silenziosa e buia come prima, illuminata solo dalla luna e dai lampioni della strada

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Feci un bel respiro, mi alzai del tutto da terra, andai ad accendere la luce principale di camera mia e mi diressi di nuovo nel letto, sedendomi.
Fissai la macchina fotografica posta sulla scrivania ma non c'era niente di strano, era rimasta lì.
Apri il comodino e riguardai le foto, oramai erano divenute una delle mie ossessioni...quella principale...

Sulla foto dello spogliatoio continuava ad esserci la lettera C, lo stesso per la foto del fiore nel vaso che ritraeva solo una grande L.
Guardai allora le prime, cioè quelle pre incidente e comparve la lettera A in entrambe le foto.

C...L....A...

Più si aggiungevano le lettere, più sembrava che stesse significando un nome di un oggetto, di una persona o molto probabilmente di quel "fantasma" che si aggirava nel bosco.

Riposai le foto, e inizia a fare delle combinazioni:
Cla
Lac
Cal
Alc

Rimanendo sveglio fino all'alba, sorvegliando le mie spalle

La mattina seguente...

La mattina seguente

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