"Claudio" e fa per posarmi un bacio sul collo."Mi sei mancato" riprende a baciarmi.
Sentire queste parole mi fa un certo effetto, è mancato tanto anche a me. Avevo voglia di sentire di nuovo il suo respiro sulla mia pelle, le sue mani che puntualmente toccano le mie, il suo corpo che si adatta così perfettamente al mio. Mi mancava tutto.
Mi mancava Mario.
"Anche tu" dico, e lo bacio con più forza. Il suo corpo mi tenta all'inverosimile. Faccio per avvicinarlo contro il muro mentre porto una mano giù e gli stringo l'erezione da sopra il pantalone facendogli sfuggire un gemito. È così eccitato.
"Questo è l'effetto che mi fai"
Sono consapevole di fargli un certo effetto, ma sentirmelo dire da lui mi rende nervoso e mi eccita allo stesso tempo. Non gli resisto più, mollo la presa dal suo membro per qualche secondo e al distacco della mia mano fa per lamentarsi.
"Claudio..."
"Che c'è? ti piace così tanto stare nella mia mano?"
Mi guarda ma non risponde, si limita a farmi un sorrisetto ed annuire. So che non riesce più a trattenersi, e non riesco neanch'io. Ancora non ha idea di quanto piacere posso dargli; la mia lingua lo farà impazzire, non vorrà mai che smetta. Mi inizio ad abbassare facendogli capire di farlo insieme a me e ci ritroviamo distesi sul pavimento. Lui sotto ed io sopra. Senza spogliarlo infilo la mano all'interno del pantaloncino e, dopo avergli dato un'altra stretta, faccio per infilarla dentro le mutande. Al contatto con la sua pelle rabbrividisco. Mi piace averlo in mano, lo sento particolarmente duro e bagnato. Inizio a massaggiarlo lentamente e lo sento irrigidirsi sempre di più. Il desiderio non lo abbandona mai e il suo corpo risponde ad ogni mio tocco.
"Voglio sentire il tuo sapore, ancora una volta".
Lo guardo negli occhi per vedere la sua reazione. Rimane senza parole, e continua a bagnarsi sotto le mie dita. Mollo la presa e mi poggio su di lui, i nostri corpi sono attaccati ed io mi reggo sulle mani per non cadergli addosso. Arrivo al suo viso, lo guardo prima negli occhi e vedo che lui continua a fissare le mie labbra. Inizio a baciarlo con forza mentre mi muovo lentamente su di lui. Questo movimento fa strusciare la mia erezione contro la sua ripetutamente e nei miei boxer c'è qualcosa che inizia a gonfiarsi davvero troppo. Mi stacco dalle sue labbra e inizio a baciargli il collo lasciandogli qualche segno di troppo. Gli sfilo la canotta e, dopo averlo fissato per qualche secondo, riprendo a baciarlo. Non capirò mai il motivo per cui questo ragazzo riesca a farmi impazzire gli ormoni in questo modo. Bacio tutti i suoi centimetri di pelle mentre con la lingua gli faccio dei disegnini sull'addome. Scendo ancora e gli sfilo i pantaloncini.
"Sei così..bagnato" dico.
Lo guardo e noto che l'ho appena messo in imbarazzo. Ma provvedo subito. Gli sfilo le mutande e senza pensarci due volte mi abbasso per prenderlo in bocca. Mario inizia a tirarmi i capelli e capisco che questo suo gesto mi piace tantissimo. È il primo ragazzo che riesce a farmi eccitare in questo modo. Dopo cinque minuti Mario mi è venuto per la seconda volta in gola e tutto questo inizia a piacermi davvero tanto. Sono contento, e lo è anche lui; ma nelle mie mutande c'è qualcosa che ha bisogno di esplodere. Mi dò una stretta da sopra il pantalone sperando di migliorare la situazione, ma non funziona.
"Non pensare che anche stavolta te ne faccia andare in queste condizioni"
"Cosa intendi fare..?"
"Ora tocca a me farti vedere di cosa sono capace, Claudio"
Venti minuti dopo siamo entrambi stesi sul pavimento, lui è poggiato con la testa sul mio petto ed io gioco con il piercing che porta dietro il collo: lo adoro. È tutto così perfetto. Siamo stanchi, ma felici. Mi fa strano dirlo, ma il sapore di Mario mi fa impazzire, e non solo quello.
"È stato bellissimo"
"Dici davvero?"
"Si, dico davvero" e fa per baciarmi.
"Senti che buon sapore che hai"
A queste parole mi infila la sua lingua in bocca e riesco a sentire i nostri sapori. Questa volta il bacio è diverso, è calmo e nessuno dei due ha gli ormoni impazziti. Non avrei potuto chiedere di meglio, mi ha aiutato ancora una volta a distrarmi dai tremila pensieri che tartassano di continuo la mia mente. Inoltre devo ammettere che se la cava davvero bene.
"È quasi l'una, stasera non hai fretta di tornare a casa?"
"Oddio, non me ne ero neanche accorto" mi alzo in fretta e infilo i pantaloni.
"Che scemo che sei"
Fa per avvicinarsi da dietro e mi stringe i fianchi;
"Zitto. E non distrarmi che è già troppo tardi"
"Cosa c'è? il bambino deve andare a dormire?"
"Simpatico. È che domani ho un bar da aprire e una stressante giornata di lavoro da affrontare."
"A differenza tua"
"Ehi, scherzavo"
"Quindi hai un bar, mh.. e dove si trova?"
"A 10 minuti da quì. Penso tu lo conosca"
"L'unico bar nelle vicinanze che conosco è..l'Urban"
"Esatto."
"Non ci credo, ci passo spesso la domenica ma non ti ho mai visto"
"È che la domenica è il mio giorno libero "
"Ah, allora vorrà dire che ci passerò domani. "
"Verso che ora posso trovarti?"
"Ci tieni così tanto a vedermi anche domani?" e gli faccio un sorrisetto provocatorio;
"No, voglio soltanto prendere un caffè in compagnia.."
"Certo. Comunque domani se ti va passa a orario di chiusura, che prima c'è sempre un casino il martedì"
"Mh..va bene"
"Ora però andiamo. Vai tu avanti che io ti seguo e spengo le luci"
Sapendo che lo fa soltanto per guardarmi, inizio a sculettare e lo sento ridere. Mi aspetto dica qualcosa, invece si avvicina. Mi lascia un bacio sul collo e con una mano mi stringe il sedere. Un po' troppo forte.
"Ehi, così mi fai male"
"Non importa, io posso farlo"
Non so per quale motivo, ma sentire queste parole mi rende ancor più felice di quanto io lo sia già. È come se mi avesse appena detto che io sono roba sua, dopo appena una settimana dalla nostra conoscenza.
"Allora ci vediamo domani al bar, ti aspetto"
"Ci sarò. A domani"
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Quello che non ti aspetti;
Fiksi PenggemarL'estate si avvicina e Claudio,tra il lavoro e le strane voglie del suo migliore amico Paolo,decide di iniziare a prendere lezioni di ballo,nonostante non sia per niente portato. Nella scuola di ballo conoscerà poi una persona che,sorprendendolo, gl...