Capitolo 12 Fratelli

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Erano passate due settimane da quando aveva consegnato il saggio a... Severus. Per Godric, quel nome rotolava fuori dalla sua mente e dalle sue labbra, ancora con estrema difficoltà! Una cosa del tutto assurda a pensarci, visto che pronunciava il nome di Voldemort, senza fare una piega!
Dopo quella notte, la parola confusione aveva raggiunto un nuovo significato. Una soglia al quanto invalicabile, perché lo stadio successivo era comunemente denominato follia. La sua mente era continuamente affollata da un milione di pensieri e sentimenti del tutto contrastanti. Voleva tornare a casa per sapere cosa fosse accaduto nel suo mondo e ai suoi amici, ma una parte di lui voleva rimanere dove si trovava.
Anche in questa realtà c'erano un Ron, una Hermione ed un Silente e poi c'era il piccolo Harry per la quale provava un affetto fraterno davvero sconfinato e infine c'era Piton... anzi no, Severus. Un uomo severo, rigido, maniaco del controllo, ma capace di amare così profondamente, tanto da essere pronto a stravolgere l'asse temporale, per di proteggere coloro che erano degni del suo affetto. Le ultime settimane lo avevano costretto ad ammettere, che anche se i suoi modi erano bruschi e le sua lingua tagliente, spesso il suo punto di vista delle cose, era esatto. Per questo le parole del pozionista, continuavano a vorticargli nella mente come una condanna. A volte non fare qualcosa, può salvare la tua vita o quella di chi ti circonda...


Se solo avessi fatto così in passato, forse Sirius sarebbe ancora vivo. Tirò le ginocchia al petto, si sentiva triste, vulnerabile e il suo senso di colpa aveva raggiunto livelli epici. Fu il piccolo Harry a strapparlo da quei pensieri opprimenti. "Jamie?!... Jamie, dai dobbiamo andare. Abbiamo incantesimi tra dieci minuti."


"Ah sì giusto, scusa. Mi sono perso nei miei pensieri" afferrò i libri e poi insieme scesero nella sala comune.


Ron ed Hermione erano in fondo alle scale. "Era ora! Dobbiamo sbrigarci o arriveremo tardi!" li riprese la Riccia.



Mentre correvano per i corridoi, nel tentativo di recuperare il ritardo, sfortunatamente si scontrarono con Malfoy e la sua cricca.



"Oh ma guarda chi si vede. Lo sfregiato e la sua banda di sfigati!" lo sbeffeggiò il biondino.



"Ignoriamoli" sussurrò Hermione, che si trovava proprio alle spalle dei due moretti.



Ma Harry era di tutt'altro avviso. Tanto è vero che con un tono piuttosto belligerante rispose. "Senti chi parla"



"Harry, ti ricordo che sei ancora in punizione... " sussurrò Hermione alle sue spalle, sperando di mettere fine a quello che si prospettava un imminente scontro.



Purtroppo per lei, nemmeno Ron sembrava disposto ad ignorare il Serpeverde. "Malfoy levati dai piedi!" sputò il rosso con tutta l'intenzione di spalleggiare il suo amico.



Harry detestava profondamente Draco Malfoy. Il Serpeverde era sempre così: irritante, maleducato, viziato, strafottente, ma la cosa che odiava di più in assoluto, era il comportamento accondiscendente che suo padre gli riservava! Piccolo Grifondoro sapeva, che quelle azioni erano necessarie per mantenere le apparenze, ma questa consapevolezza non le rendeva più facili da sopportare o ... lo faceva sentire meno geloso. Si, perché per quanto si fosse sforzato di negarlo a se stesso, questa alla fine era la verità, Harry James Potter era geloso di Draco spocchioso serpente malefico Malfoy.

Point of View- La testa di Leone- SEVERITUSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora