L'ultimo anno e mezzo per Draco Malfoy era stato un vero inferno. Prima sua zia Bella che l'aveva costretto a diventare un mangiamorte, poi il Lord Oscuro che gli aveva ordinato di uccidere Silente, poi la paura di non essere all'altezza, i dubbi, ed infine il fallimento e la fuga da Hogwarts.
Draco non era riuscito ad uccidere, perché lui non era un assassino. Lo era suo padre Lucius, lo era sua zia Bellatrix, lo erano i suoi parenti, ma non lui.
Questa era la realtà. Una verità per sua madre, che aveva tentato di salvarlo da morte certa; una sicurezza per il suo padrino, che aveva ammazzato al posto suo e una certezza persino per il suo vecchio preside, che, prima di morire, aveva stillato in lui il tarlo del dubbio.
Dopo l'uccisione di Narcissa e di Severus, per conto di Voldemort, Draco aveva cominciato a chiedersi se tutto quello che era accaduto, poteva essere in qualche modo evitato.
Si convinse che senza l'esistenza di Tom Riddle tutto sarebbe stato diverso. Forse lui avrebbe avuto una famiglia amorevole, forse sarebbe stato più felice e forse non avrebbe dovuto affrontare così tanto odio e dolore.
Tutti questi 'forse' e il desiderio di vendetta nei confronti del mostro che aveva ucciso l'unica donna che l'avesse realmente amato, gli fecero prendere la decisione di aiutare Remus Lupin e quelli dell'Ordine della fenice.
Il suo vecchio professore di difesa delle arti oscure, un giorno di agosto, lo trovò nascosto in un antico monastero, mentre meditava come uccidere Voldemort.
Con parole, degne del giusto e onesto Albus Silente, Lupin lo convinse ad dar loro una mano. Lo informò che suo padre era fuggito da Azkaban e che si era riunito ai mangiamorte. Gli raccontò nel dettaglio degli Horcrux, gli parlò della profezia sul bambino prescelto e gli disse che Voldemort poteva essere ucciso soltanto da Harry Potter, ma che Harry aveva bisogno dell'aiuto di tutti.
"Draco, la rabbia, il rancore, il senso di colpa che provi è lo stesso che prova Harry, lo stesso che provo io e che provano tutti coloro che hanno visto morire persone innocenti per mano di Voldemort. L'odio, il desiderio di vendetta sono sentimenti negativi, che distruggono l'anima, ed è per questo che noi dobbiamo trasformarli in speranza per il futuro, desiderio di lottare, perché questa guerra finisca. Draco vieni da noi e combatti con noi affinché nel domani non ci sia più Voldemort e non ci siano più pregiudizi e discriminazioni" gli disse Lupin quel giorno.
"Professore, verrò con lei e vi aiuterò a distruggere le anime del Signore Oscuro, vi aiuterò a scoprire dove si trova e come eliminarlo, ma non mi chieda di diventare quello che non sono. Io non sono una fautore della pace, dell'uguaglianza e dell'amore. Non voglio che i babbani muoiano, ma non voglio mischiarmi a loro. Non penso che i mezzosangue siano uguali ai purosangue e sono convinto che ognuno debba andare per la sua strada. Io voglio vedere Voldemort morto e questa è la sola ed unica ragione che mi spinge ad accettare di venire con lei" rispose Draco chiarendo le sue posizioni.
Quel giorno il mannaro lo condusse a Grimmauld Place, dove tutti, volenti e soprattutto nolenti furono costretti ad aggiungere un posto a tavola per l'ultimo erede di casa Malfoy.
Quando Draco arrivò alla sede dell'Ordine rincontrò i suoi antagonisti di sempre.
Donnola come tutta la famiglia Weesley, eccezion fatta per Molly, in cui prevalse l'istinto materno, lo trattarono freddamente.
Harry Potter, invece, prendendolo di petto, volle subito mettere in chiaro, che nonostante volesse collaborare non l'avrebbe mai accettato.
Paciock e la Lovegood non gli rivolsero la parola, mentre i membri dell'Ordine, da Alastor Moody a Kingsley Shackelbot, lo tenevano d'occhio sospettosi.
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NIENTE E' PERDUTO
FanficAutore: luz79 25/10/2006 23 recensioni Rieccomi con una nuova Draco/Herm. Draco alleato per necessità con quelli dell'Ordine della Fenice, deve salvare Hermione dalle grinfie di suo padre Lucius... cosa accadrà? Scopritelo. Genere: General...