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"Buongiorno" esclamò Benjamin sorridente quando le palpebre del più piccolo si aprirono definitivamente, mostrando un paio di diamanti di un azzurro talmente limpido da sembrare trasparente. Il moro era seduto a gambe incrociate dal suo lato del letto ed osservava Federico da diversi minuti, in attesa che questo si svegliasse, anche se l'avrebbe guardato dormire per ore, il viso rilassato e le labbra distese in un abbozzo di sorriso.

"Mh" mugugnò il biondo arrotolandosi su se stesso e stringendo la coperta tra i pugni, gli occhi si richiusero subito dopo, ma gli rivolse un sorriso sincero che fece desiderare a Benjamin di potersi svegliare così tutte le mattine. la sera precedente erano arrivati a casa del moro a piedi, ci avevano messo ben più del necessario visto che Federico era piuttosto brillo e si fermava continuamente, e soprattutto visto che non la smettevano di baciarsi contro qualsiasi muro che incontravano per la strada. Alla fine, però, erano riusciti ad arrivare all'appartamento senza grosse difficoltà, Benjamin aveva fatto sedere l'altro sul tavolo della cucina per fargli bere un po' d'acqua e poi l'aveva subito portato a letto, ignorando i suoi tentativi di spogliarlo. Erano bastate poche carezze e il biondo era crollato nel sonno.

Benjamin si morse il labbro e si avvicinò al più piccolo per giocherellare con i suoi capelli "ho preparato la colazione, la vuoi?" sussurrò dolcemente al suo orecchio. Si era svegliato abbastanza presto e aveva deciso di portargli la colazione a letto, visto che lui lo faceva sempre quando stavano in hotel. O almeno, bè, l'aveva fatto quelle volte che era rimasto lì a dormire.

"Mh" mugugnò di nuovo l'altro, ma si tirò a sedere stropicciandosi gli occhi e si guardò intorno con aria stordita.

"Tutto bene?" ridacchiò il moro "ti ricordi come sei arrivato qua?"

"Mh si" borbottò "buongiorno"

"Allora, ho fatto i pancakes ma non garantisco nulla, non è certo come la colazione che ti portano in hotel" si grattò la testa imbarazzato, Federico era abituato ad uno stile di vita totalmente diverso dal suo e si sentiva terribilmente in difetto.

"Ma questi li hai fatti tu per me" disse l'altro con semplicità "vale mille volte di più" scrollò le spalle e ne afferrò uno per poi dare un morso, mentre Benjamin stava ancora trattenendo il respiro per quella frase appena pronunciata dal biondo.

"Che vuoi fare?" chiese il moro dopo aver finito di fare colazione, erano arrotolati tra le coperte con piatti e tazze sparse qua e là e Federico stava ancora sorseggiando il suo caffè.

"È capodanno" il minore scrollò le spalle "non si fa nulla oltre a dormire"

"Hai ragione" ridacchiò Benjamin "non hai le riprese?" chiese e l'altro scosse la testa in segno negativo "no, ho qualche giorno libero" aggiunse.

Ci fu qualche secondo di silenzio in cui il moro annuì, poi "posso farmi una doccia?" chiese Federico.

"Certo, però uhm...il bagno è piccolo, non è come..."

"Ben" sorrise dolcemente il minore "smettila di preoccuparti di questo, ok?"

"D'accordo, si...scusa" le guance di Benjamin si tinsero leggermente di rosso, si alzò per dargli delle salviette pulite, ma mentre gliele porgeva ebbe un'idea "posso venire con te?" chiese ancora prima di rendersi conto che magari l'altro voleva solo farsi una doccia in santa pace "no scusa, non so perchè l'ho detto..." balbettò immediatamente, ma venne fermato dal sorriso malizioso del biondo.

"Certo che puoi, un po' speravo che me lo chiedessi" gli fece l'occhiolino e si diresse verso il bagno ancheggiando in maniera piuttosto evidente.

L'avrebbe mandato al manicomio di questo passo.


Just like in the movies - [Fenji]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora