XLVIII

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Joe's pov.

Vengo svegliata da una voce che non conosco e quindi subito ho paura, qualcuno mi sussurra delle frasi di amore e di consolazione, però io non so proprio chi sia questa persona, il problema è che vorrei vederlo, ma io non riesco proprio ad aprire gli occhi. Poi succede tutto molto in fretta un suono fastidioso viene emesso nella stanza e qualcuno rimprovera di sicuro il ragazzo di prima chiedendogli di uscire.
Sento molte persone vicine però non capisco cosa stia succedendo, e così finalmente riesco ad aprire gli occhi.
Comincio col vedere il letto, e poi un medico seguito da quattro infermiere, e subito una di loro grida<<si è svegliata dottore>> il dottore mi parla però ho un forte mal di testa e non riesco a capire cosa stia dicendo, poi dopo un po riesco a capire che sono in un letto d'ospedale.

<<signorina mi sente?>> mi chiese il dottore, io non avendo le forze annuì solamente con la testa.
<<okay, benissimo, lei cosa ricorda dell'accaduto?>>cerco di farmi forza e di parlare e alla fine riesco a dire solo un banalissimo <<niente>>

<<okay, fuori ci sono i tuoi genitori li faccio entrare>> mi comunica il dottore. Annuisco e vedo mia mamma seguita da Cam e da papà e vicino loro c'è un ragazzo, corrono ai piedi del mio letto e poi la mamma arriva fino a me e comincia ad abbracciarmi forte.

<<bambina mia come stai?>> chiede la sua voce preoccupata.<<meglio grazie>>

Si avvicinano anche Cam e papà ed insieme mi abbracciano. Il ragazzo comincia ad avvicinarsi e io temo un po la sua presenza, anzi non capisco come mai è assieme alla mia famiglia.

<<Joe>> il ragazzo parla e riconosco subito la voce di prima, ma chi diavolo è??

<<ciao e tu chi sei>>

Dylan's pov.

Il modo mi cade addosso non riesco a credere che Joe non mi riconosca, com'è possibile che non mi riconosca, com'è possibile che abbia dimenticato ogni momento passato insieme?

Sento i miei occhi pesanti, quasi vogliono lacrimare, però io non glielo permetto e tento di dire con la poca voce rauca che ho<<c-c-come, t-tu non ti r-ricordi di m-me?>> la ragazza nega con la testa e poi mi domanda <<come ti chiami?>> non ci posso credere sono sempre più sconvolto, è solo colpa mia se lei adesso è in questo letto.... Ci dovrei essere io ora e non lei, non avrei mai dovuto fare quella cazzata....

<<D-Dylan>> rispondo accorgendomi che mi ero distratto. Per fortuna Cameron sembra capire che io non riesco più a reagire dice <<Joe lui dovrebbe essere il tuo ragazzo>>

Vedo la ragazza arrossire e spalancare gli occhi e passa lo sguardo da me a Cameron a sua madre e a suo padre più volte.

Poi sembra svegliarsi dalla sua trance e dice<<ma cosa è successo, perché io non ricordo niente di ciò che è accaduto e soprattutto perché non ricordo niente di te??>>io non so come spiegarglielo e sua madre parla dicendo<< Joe neanche noi sappiamo ancora cosa sia successo realmente, sappiamo solo che sei stata coinvolta in una rissa e sei finita su una pietra sbattendo con la testa>>Theresa comincia a piangere<<la soglia non era liscia ma bensì coperta di vetri, ecco..>>Theresa non riesce a parlare per i forti singhiozzi e così continua il padre<< Theresa, non c'è bisogno che tu dica tutto ora>> dice il signor Black, ma viene interrotto da Joe che dice<<sapere cosa?>>

Gli occhi del padre si riempiono di lacrime e il suo sguardo si fa sempre più cupo, e intanto quello di Cameron sempre più curioso seguito da quello di Joe e dal mio e così suo padre dice la cosa che mi fece cadere a pezzi.

<<ecco..cioè, allora il punto con cui hai colpito è mortale, ed è un miracolo che tu sia sopravvissuta, però...>> suo padre si ferma per fare un sospiro, ed è in assoluto il sospiro più lungo e più spaventoso che le mie orecchie abbiano mai sentito.

<<però ti rimane una settima o al massimo due di vita>>

David comincia a piangere seguito da sua moglie e dai figli. Io comincio anche a piangere però mi sento di troppo dato che la famiglia si è riunita in un abbraccio, e comincio a correre fuori dall'ospedale correndo nell'unico posto dove ora io mi possa sfogare, alla prima palestra che trovo libera, per poter ballare fino allo sfinimento.

CIAOOOOO SCUSATE IL RITARDO, MA IN QUESTO PERIODO SONO STATA IMPEGNATA MOLTISSIMO, SCUSATE IL RITARDO E GRAZIE DI TUTTO VI ADORO...

NUMERO 444 #wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora