Da sola...

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Allora... dove eravamo rimasti? Ah si ci sono... io scappai e lo mollai... ah!
Continuiamo...
Scappai via; io: stupida sensibile
Lui: altrettanto e non vedo l'ora che lo rivedo e lo schianto contro un albero, muro o qualcos'altro che gli farebbe però male. Mi distrai e tormentai la mia mente di canzoni cantandole a bassa voce:" simfony. Na. Na. Na" "let me love yuo" "cold, cold water for you" "i need you. I need you. I need you right now. So. Dont let me. Dont let me. Dont let me down. Stink my muser my right now"  " ehi...canti bene!" non sapevo di chi era la voce ma non mi volevo dimostrare una solita "femminuccia" (ho messo traparentesi la parola perché odio quando alcuni lo dicono. Le femmine sono forti e non sensibili!)  e quindi mi controllai nei dintorni e ringhiai mostrando i miei bianchi denti che si mimmitizzarono sul mio pelo bianco come la neve. "Scusa non ti volevo mettere paura" davanti a me c'era un lupo dal pelo lungo biondo platino. Aveva una chioma un po più lunga di pelo davanti all'occhio sinistro. Aveva una voce "ideale" e dei occhi azzuri come il ghiaccio. Io mi misi nella mia posizione normale e lo squadrai. Lui era a bocca aperta nel vedermi. Una cosa dovevo ammettere; era un lupo molto ma molto affascinante. Molto meglio di quell' anonimo lupo nero. Incominciai a balbettare per l'imbarazzo:" ho ho ho qua - qualcosa??" "N-no t-tranquilla" anche lui balbettava li mi presi tutto il coraggio e cercai un modo per non balbettare troppo come fece lui che mi parlò" ti sei persa?" "Ecco...io non ho un branco e ne sono alla ricerca..." "da sola?" "Si" " se vuoi posso portarti al mio branco... è pericolo stare qui da soli..."

il destino di lupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora