VERSO UN SOGNO

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CAPITOLO 1
Sentii urlare mia madre da fuori la porta
-Svegliati,oggi devi partire-continuò.
Non ricevendo nessuna risposta scelse di aprire la porta e buttarmi giù dal letto:
- Cos'è tutto questo casino?-Chiese guardandosi attorno -Hai preparato le valige?-
Stanca delle sue domande impertinenti risposi "Si"
"Alzati o farai ritardo." Finalmente se ne andò.
Mi avviai verso lo specchio e la prima cosa che vidi furono i miei capelli blu tutti attorcigliati...erano un disastro,ogni mattina sempre la stessa storia.
Come al solito non ebbi fame,così saltai la colazione e andai direttamente a prepararmi.
Dopo aver piastrato i capelli ed essermi truccata,pensai a come vestirmi,ma tutti i miei capi preferiti li avevo messi in valigia; così restai a guardare l'armadio e optai per dei jeans neri a vita alta con una semplice maglietta dell'adidas.
Diedi un'occhiata alla sveglia che segnava le "8:07", cercai di fare in più fretta possibile tanto che provavo ad infilarmi una scarpa mentre scendevo le scale,alcune spruzzate di profumo ed ero pronta -Jeremy ti sta aspettando fuori la porta,muoviti-disse mia mamma cercando di mettermi ancora più fretta -Ho fatto,ciao mamma ci sentiamo-la salutai dandole un bacio in guancia,anche se mi stava sempre addosso mi sarebbe mancata tanto -Chiamami tutti i giorni o lo faccio io, ciao tesoro a presto mi mancherai-mi abbracciò. Presi le valigie e aprii il portone di casa, vidi subito Jeremy, il mio migliore amico. -Eii,quindi oggi si parte-disse euforico -Ci puoi scommettere-risposi.
-Per caso ti sei svegliata tardi?-Chiese guardandomi dalla testa ai piedi. Oh no, non mi dire che mi sono truccata male, il mio sguardo divenne preoccupato -perche?!- Chiesi toccandomi i capelli .
-Non so hai un calzino diverso dall'altro-disse ridendo e guardandomi i piedi -Merda, va be dai non lo noterà nessuno-almeno speravo.
Salimmo in macchina di Jeremy, che per mia fortuna aveva già preso la patente e non dovevamo chiedere passaggi a nessuno, -È un mortorio,alza la musica-così feci e lui non aspettò altro che aprire il tetto della macchina...già,aveva la decappottabile.
Arrivammo all'aereoporto e notai subito che lui era molto ansioso -Ma che hai? Non dirmi che hai paura di andare in aereo-dissi facendo intravedere un sorrisetto -Non prendermi in giro, lo sai che ho le vertigini-dopo questa frase non riuscii a trattenermi dal ridere, infatti Jeremy mi diede una pacca nella spalla imbarazzato.
-Volo per Miami in arrivo-disse la voce dell'assistenza -Siii-esultai come una bambina -Io non sto vicino il finestrino okay?-Disse-ovvio- risposi come se fosse scontato. Salimmo nell'aereo, il mio migliore amico prese immediatamente il cuscinetto per il collo e se lo appoggiò dietro il capo -Sei proprio fifone-dissi - Sto cercando di non pensare che sotto di noi c'è il vuoto cara Maddy,quindi evita le tue frasette- okay, era moolto ansioso. Mi misi le cuffiette e osservai fuori dal finestrino. Il nostro sogno si era realizzato.

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