CAPITOLO 11
Più tardi tornai a casa esausta,ma comunque felice per aver umiliato quello stronzo di Blake non solo davanti ai suoi amici e sua sorella,ma anche a metà del centro commerciale.
Non so come abbia fatto ad asciugarsi o a passare in mezzo a tutta la folla conciato in quel modo e sinceramente nemmeno mi importava dato che se lo era meritato.
Decisi di fare una lunga e rilassante doccia in modo da scacciare via tutti i miei pensieri, infatti quando uscii mi sentii molto meglio.
Decisi di indossare una lunga maglia che mi arrivava fino alle ginocchia in modo che se restavo in mutande non cambiava niente, scesi al piano inferiore e già dalle scale sentii una fragranza di pollo arrosto e patate. Quanto lo posso amare?
-Mhh,che buon profumino- dissi afferando una sedia e mettendomi a tavola
-Visto quanto sono bravo?- si vantò
-Complimenti al mio chef personale. Dovresti fare cosí tutte le sere- sogna Madison,sogna.
-Non ci pensare neanche lontanamente- rispose abbuffandosi
-Allora? Ti sei pentita di quello che hai fatto al "ragazzo ribelle"?- chiese facendo un sorrisetto malefico.
-Zero rimpianti- affermai addentando una patata
-Ma è bollente- Dissi cercando di parlare con la bocca aperta,sperando che entrasse un po' d'aria
-No ma dai?- chiese facendo il finto tonto.
Dopo aver finito di mangiare e lavato i piatti, ci mettemmo a incominciare a guardare una serie tv chiamata "Riverdale" e pian piano ci addormentammo.
-------------------------------------------
La mattina seguente mi svegliai in modo pessimo, avevo dormito MALISSIMO sia perchè sul divano non sono mai riuscita a dormire bene sia perchè Jeremy non faceva altro che darmi calci nella gambe e russare come un ghiro. -Buongiorno- disse stiracchiandosi mentre già io mi stavo gustando il mio caffèlatte. -Ma quale buongiorno? Mi hai fatto passare una nottataccia- risposi scorbutica. -Hahahaahah, hai tutto il latte sopra il labbro- disse continuando a guardarmi -Che palle- risposi pulendomi. -Oggi ci vieni a scuola?- chiese andandosi a preparare, -Direi proprio di si- dissi alzando gli occhi al cielo e continuando a sorseggiare. Mi andai a lavare e vestire,finchè non arrivai ad aggiustarmi i capelli. -Non ce la posso fare!- esclamai andando a prendere la piastra. Una volta arrivati a scuola intravidi subito il gruppo di Blake, al quale finalmente non abbassai lo sguardo anzi lo osservai con aria di sfida. - Anderson vieni qua- urlò ;vuole fare a botte adesso? -che c'è?- domandai infastidita. -Non provare mai più a fare quello che hai fatto ieri,sono stato chiaro?- disse in tono minaccioso. -Perchè sennò che fai? Mi meni?- dissi andandomene via,ad un tratto sentii essere afferrata per un braccio -Non ti conviene metterti contro di me- mi guardò dritto negli occhi che quasi mi fece timore,ma non cedetti. -Madison andiamo- disse Jeremy prendendomi per un fianco.
-Non ci devi parlare con lui okay? È solo un coglione- disse -Lo so,è lui che mi ha chiamata- entrai in classe e il prof mi vide sorpreso -finalmente signorina Anderson- basta chiamarmi per cognome vi prego.
-----------------------------------------
Dopo aver pranzato mi preparai per andare in spiaggia con Sam, fortunatamente avevo preso un costume da mettere in valigia perciò indossai quello.
Mi spalmai la crema solare a mi avviai verso casa sua.
Suonai il campanello e grazie a dio fu lei ad aprirmi -Non mi ero ricordata che non sei mai andata al mare qui a Miami,vedrai ti piacerà- disse convinta.
Una volta arrivate prendemmo i nostri asciugamani e ci sdraiammo a prendere il sole. Faceva davvero molto caldo,forse era meglio stare al sole,ma dopo non mi sarei abbronzata perciò continuai a bruciarmi come un salame.
Sentii delle risatine provenire dietro di me,ma non ci feci caso perchè finalmente mi stavo rilassando,finchè non sento un grande getto d'acqua gelida bagnarmi la faccia -oddio- disse Sam alzandosi in piedi e togliendosi gli occhiali. L'acqua mi era entrata nel naso e anche in gola,stavo facendo fatica a respirare e tossivo continuamente -Madison, calma- cercò di aiutarmi lei. Lentamente cercai di riprendermi,ma ancora ero un po' scossa. Riconobbi subito Blake e la sua banda, ma "fortunatamente" era solo a ridere
-Te l'ho detto di non metterti contro di me, ti conviene aprire gli occhi quando sono nei paraggi- disse andandosene. Riuscii a vedere tutti i suoi tatuaggi nel torace e nel petto,erano bellissimi. Ma lo odiavo. Stavo per soffocare.
-Tutto bene? Quando vado a casa faccio i conti con quello stupido- disse a denti stretti Sam
-Andiamo a casa ti prego- la supplicai
-Asciugati almeno- disse toccandomi i capelli tutti bagnati
-Nono,voglio andarmene- dissi decisa
------------------------------------------
Andai a casa di Sam che con tutta la gentilezza mi diede il suo phon, non potevo credere che era riuscito a rovinarmi la giornata.
Speravo che rimanessimo solo noi due e invece suo fratello piombò in casa dopo un'ora -Rinfrescata?- chiese guardandomi
-Blake vattene- disse sua sorella
Chiamai Jeremy e dopo avergli raccontato tutto mi venne a prendere ,quando arrivò Blake decise di aprire la porta. -Pf- disse lui. -Senti non so chi ti credi di essere,ma devi stare lontano da lei.Hai capito? Non voglio più vederti di fianco a lei,non la devi toccare- da quando era diventato così possessivo?
-Faccio quel che mi pare- disse Blake facendo spallucce
-Con lei no- dopo questa frase gli diede un pugno nell'occhio destro,mi prese e uscimmo da quella casa.
Che gli è preso?

STAI LEGGENDO
BAD LOVE #Wattys2017
RomanceMadison è una ragazza di 18 anni che si trasferisce a Miami con il suo migliore amico. Durante questa esperienza incontra molte persone che segneranno un cambiamento importante nella sua vita in particolare Blake il solito "bad boy" stronzo, menefre...