CAPITOLO 19
Sono all'aeroporto da almeno due ore,per tutto il tempo non ho fatto altro che correre da una parte all'altra per fare tutti i controlli necessari per partire. Di solito ero sempre emozionata quando dovevo andare in aereo,ma non questa volta, non volevo tornare. Una voce mi distoglie dai miei pensieri "tra 5 minuti arriverà il volo MIAMI-NEW ORLEANS prepararsi nell'apposita area"
Corro per paura di non fare in tempo e una volta sistemata mi metto gli auricolari, seleziono "scusate per il sangue" di LowLow,una canzone italiana, e mi addormento.
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12 ore dopo
Sono arrivata da alcune ore e subito ho sistemato le mie cose. La mia stanza non è cambiata perché mia madre sapeva che io sarei tornata molto spesso.
Mi è mancata casa...
-Amore è pronto-urla mia madre dal piano inferiore;
-Arrivo-rispondo io
Scendo e durante il pranzo chiacchieriamo di cose del tipo come sono stata ultimamente,dei miei nuovi amici e per finire come va con Jeremy. A quel nome sentii un vuoto nello stomaco,come se mi mancasse qualcosa... o meglio qualcuno.
Mi guardo istintivamente il polso dove adesso è presente una grossa cicatrice bianca
Non riesco a parlare e intanto una lacrima scende piano.
-Mamma... lui è...- risposi singhiozzando
-È...?- mi incita a continuare
-È gay...e io ho reagito umiliandolo con tutta la scuola, adesso lui e il suo fidanzato si sono lasciati perché lui è tornato a New Orleans ecco perché non volevo venire qui...ed è per questo che ho fatto quello che ho fatto e per questo Jeremy non è stato a casa in questi 3 mesi-
-Perchè non me lo hai detto subito!?Sai che non ti avrei giudicata,tu e Jeremy siete stati uniti fin da piccoli supererete anche questa-
Mi viene accanto e mi abbraccia
-Vai a casa sua e vai ad affrontare la situazione,Maddy.Sei forte e Jeremy ti perdonerà-
-Adesso non me la sento,lui mi ha lasciato da sola all'ospedale ed anche quando ha saputo che mi ero quasi suicidata non ha neanche fatto una chiamata per sapere come stavo.Ora come ora sono io a non volerlo perdonare,mamma-
Mia madre abbassa lo sguardo e rimane in silenzio.Ha capito che è meglio se lascia perdere.
Ci alziamo e la aiuto a sparecchiare e lavare i piatti.
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Ho bisogno di riposare e visto che la mia camera è tutta in disordine vado in quella di mia madre ed un grosso quadro attira la mia attenzione...io, mia madre e mio padre.
Ma perchè mia mamma lo tiene ancora?
Senza che io me ne sia accorta il mio volto è pieno di lacrime, mentre alcuni ricordi mi affiorano la mente.
-Papà entriamo in quel negozio, mi piacciono quelle bambole-
-Si piccola mia,poi dopo ci prendiamo un gelato?-
-Siii sei il papà migliore del mondo!-
-Tieni,metti questo bracciale. Quando non ci sarò per lavoro o quando ti mancherò rappresenterà tutto il bene che ti voglio e anche se non sarò li fisicamente, mi troverai qua dentro- disse indicando il mio cuore. Corro in camera e apro il primo cassetto del mio comodino e lo ritrovo
Lo prendo in mano e lo guardo,giro il ciondolo a forma di cuore e leggo l'incisione
"Ti voglio bene,Maddy
-il tuo papà"
Rilancio il braccialetto nel cassetto e lo chiudo con forza
Basta.
Devo smettere di piangere
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Esco per fare shopping e chiamo Viol la mia vecchia amica di qui, lei accetta e così ci incontriamo davanti al Mc Donald.
-Ehyy Madison!-
-Viol!-ci abbracciamo ed andiamo ad ordinare il cibo.Le racconto tutto della mia esperienza e del mio litigio con Jeremy,tralasciando ovviamente la parte della sua omosessualità.
Come si dice? Quando parli del diavolo spuntano le corna?
Ecco apparire Jeremy che sta parlando con Lucas il mio rivale dell'elementari. Il quale appena mi nota mi saluta con un ghigno, Jeremy si gira e quando mi vede rimane a bocca aperta mentre io mi volto dall'altra parte.
Non si è preoccupato per me quando stavo male perché io dovrei chiedergli scusa?!
Finiamo di mangiare e chiedo a Viol se vuole cenare con me stasera visto che mia madre ha cucinato per molte persone anche se siamo solo in due,una in più non farà la differenza. Ci incamminiamo e appena arriviamo a casa sento mia madre parlare al telefono.
-Perché lo fai? Se vuoi controllarla senza farti vedere non puoi!Devi vederla! Cosa? Io spero che farai la cosa giusta perche lei sta male. -
Schiarisco la voce e mamma riattacca.
-Chi era?-chiedo
-Un cliente che vuole comprare una macchina senza neanche vederla- dice velocemente -Viol ciao!Da quanto tempo che non ti vedo!-
Brava mamma,cambia discorso
-Okay noi saliamo,ah e mamma, cenerà pure lei con noi-
-Ottimo,vi chiamo quando è pronto-
-Ok-saliamo in camera e mettiamo la musica e iniziamo a cantare e ballare come facevamo da piccole.
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Toc toc
Bussano alla porta.- avanti!-diciamo io e Viol contemporaneamente spegnendo la musica
-Tesoro,c'è qualcuno che vuole parlare con te-
Qualcuno?Che vuole parlare con me?
Tutte e tre scendiamo al piano di sotto e quando lo vedo rabbrividisco
-Cosa vuoi!?-gli urlo
-Calmati!Voglio solo parlare-si difende passandosi una mano nei capelli
-Io no,quindi vattene subito,potevi pensarci prima invece di lasciarmi sola!-gli apro la porta urlandogli addosso tutto il mio dolore degli ultimi mesi
-Madison!Fallo parlare!Sono sicura che sia tu e sia lui abbiate delle cose di cui parlare,non fate i bambini-mia mamma mi sgrida
Resto li a guardarlo freddamente,e poi decido di lasciarlo parlare infondo mi manca
-Muoviti allora,non ho tutta la sera da perdere!-
-Andiamo di fuori in giardino,solo noi due-abbassa la testa mettendosi le mani dentro le tasche
-Ok,vado a prendere la giacca-vado di sopra dopo aver salutato Viol che capendo la situazione torna a casa sua,non prima di avermi fatto un occhiolino rassicurante
-Eccomi-dico uscendo in giardino
Lui è seduto nella panchina
La nostra panchina
Mi siedo accanto a lui e guardo le stelle
-Mi dispiace-sento dire dalla mia sinistra
-Anche a me-ammetto abbassando la testa
-Sarei dovuto venire in ospedale!Ma ero troppo arrabbiato,non volevo che facessi una cosa cosí per colpa mia,ho chiamato sempre una volta al giorno Blake per sapere come stavi e più volte ho pensato di ritornare,ma con quale faccia?!Mi avresti cacciato come hai fatto stasera-mi giro per guardarlo
Ha le lacrime agli occhi e i raggi lunari gli colpiscono il viso illuminandolo
-Jeremy,anche io avrei dovuto non dire niente a nessuno ed avrei dovuto ascoltarti!Mi dispiace cosí tanto,per colpa mia hai dovuto rinunciare al tuo sogno e a Josh.Mi sentivo molto in colpa e non c'era giorno in cui avrei voluto chiamarti,ma avevo paura di essere ignorata.Non ero arrabbiata perchè sei gay,soltanto perchè non me lo hai detto-dico prendendogli la mano e stringendola
-Non-non importa,io ancora non mi rendo conto che per colpa mia tu a quest'ora non avresti potuto essere qui.E hai ragione avrei dovuto dirtelo,ma pensavo che mi avresti giudicato-si mette a piangere
-Non ti preoccupare,l'importante è che sono viva.Non ti avrei mai giudicato,e lo sai-
-Jeremy?-lo chiamo dopo alcuni attimi di silenzio
-Eh?-
-Mi vuoi bene?-gli chiedo sperando si ricordi
Lui scuote la testa sorridendo asciugandosi con il dorso della mano le lacrime
-Troppo-mi risponde come facevamo da piccoli
Lo abbraccio di slancio e metto la testa nell'incavo del suo collo
Il suo profumo mi era mancato
Piangendo mi stringe forte e restiamo cosí per minuti o forse ore,ma l'importante è che ho ritrovato il mio migliore amico
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BAD LOVE #Wattys2017
Storie d'amoreMadison è una ragazza di 18 anni che si trasferisce a Miami con il suo migliore amico. Durante questa esperienza incontra molte persone che segneranno un cambiamento importante nella sua vita in particolare Blake il solito "bad boy" stronzo, menefre...