Durante tutto il viaggio in macchina non ho spiccicato parola a causa di troppi pensieri che si erano insiduati nella mia mente. Finalmente arriviamo alla casa, ma che dico, villa!
Entriamo e Ashley mi fa vedere subito dove è camera mia.
Io e lei abbiamo le camere all’ultimo piano e per di più comunicanti. Se proprio devo dire la verità non mi dispiace per niente essere finita con questa famiglia, se la cavavano alla grande. Prendo le mie misere valigie e inizio a disfarle sul letto.
Prima di mettermi a dividere i miei vestiti nell'armadio mi avvicino alla scrivania dove la mia nuova famiglia si è gia preoccupata di lascarci un pc nuovo di zecca e un cellulare. Apro il pc e collego il mio iPod. Ho bisogno di isolarmi un po’ e la musica mi è sempre d'aiuto.
"Hai bisogno di una mano?" mi chiede Ashley entrando nella camera senza neanche bussare. Dato che si è resa utile utilizziamola un po’.
"Se non ti dispiace." gli passo una valigia e lei inizia a disfarla con me. Mi sembra una persona tranquilla di cui ci si può fidare. Cercherò di non essere troppo pesante con lei.
"Allora..." alzo la testa e la osservo mentre impacciata cerca di intavolare una conversazione decente con me "Di dove sei precisamente?"
"Ohio."
"Wow, hai fatto un bel po’ di strada allora."
"Già."
"So che sarà strana come domanda ma…come stai?" la guardo di sottecchi cercando di capire dove fosse il trabocchetto e lei se ne accorge. "Non cerco di prenderti in giro. Voglio solo sapere come stai, ti puoi fidare di me. Non so se prima avevi delle amiche con cui parlare e poterti confidare, ma bene o male so come ci si sente e mi sento in obbligo a chiederti come stai."
"Posso fidarmi?" le domando con una nota di insicurezza nella voce
"Certo." dice sorridendomi
"Mi sembri una ragazza apposto. Non mi fido molto delle persone quindi non fare cazzate. Riguardo alle amiche, no, non ne ho mai avuta una. Avevano troppa paura di stare con me e non gli dò torto.Chi vorrebbe un'amica incasinata come me?!"
"Puoi fidarti. Voglio solo conoscerti. Vivrai con me per un bel po’ e non voglio avere una compagnia di stanza con la quale non parlo nemmeno. Come stai?" mi chiede per la seconda volta, ma questa volta in cerca di una vera e propria risposta.
"Ti rispondo solo se mi dici come mai tu sei qui."
"Ok, allora da dove comincio. Rob e Sere mi hanno presa in affidamento all’età di dieci anni. Mia madre era una drogata e un giorno ha deciso di farsi un bel viaggetto in macchina ed è fiondata con la macchina direttamente sotto un ponte. I medici dicono che era talmente fatta che non si è accorta di niente. È morta sul colpo, credo. Da quando sono qui sono una persona migliore e sto molto meglio." Non sembra affatto triste, anzi ne parla tranquillamente come se non le fosse successo niente di particolare. "Ora tocca a te, non ti chiederò cosa è successo, tranquilla." dice facendomi l'occhiolino.
"Diciamo che ho superato questa giornata. Credo di aver detto “Sto bene, grazie” almeno un centinaio di volte e non era vero neanche una volta, ma non se n’è accorto nessuno. Quando ti chiedono “come stai?” non vogliono una vera risposta. Tutti si chiedono sempre la stessa cosa, se starò bene."
"E tu cosa rispondi?"
"Che starò bene."
"E ci credi veramente?"
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New Girl In Town || Harry Styles
FanfictionFino a pochi anni fa ero una ragazza semplice, di quelle che sognano dietro ai libri e se la vita è una carogna avevo sempre una buona ragione per sorridere. Ero un tipo così. E ero carina, non del genere vistoso, quelle che ti giri a guardarle. Ero...