Era già passata una settimana dal 1° giorno di scuola e ormai ero considerata come colei che teneva testa alla cheerleader. Odiavo essere al centro dell’attenzione.
Come ogni giorno suona la sveglia, mi alzo, mi faccio una doccia veloce, mi vesto e scendo a “fare” colazione.
La mia colazione è un caffè e un misero biscotto, giusto per far contenta Serena. Oggi sarei andata a scuola da sola, Ashley ha preso la febbre due giorni fa e i suoi vogliono farla rimanere anche questa mattina a casa per riposarsi. Esco di fretta e prendo la macchina di Ash. Arrivo a scuola in orario e come sempre trovo il riccio al parcheggio insieme al moro. Ormai me li ritrovo dappertutto, ma cerco di non considerarli più di tanto. Entro a scuola e vado verso il mio armadietto.
"Oggi la tua amica non c’è? " mi chiede Brittany avvicinandosi al mio armadietto. Oggi non è proprio la mia giornata. E' il compleanno di mia madre e in qusta ricorrenza sono sempre nervosa. Chiudo l’armadietto e mi giro verso di lei."Non è aria, smamma oca!""Che ti è successo?! Ti è morto il gatto?" dice ridendo.
"No peggio!" continua a rompermi le scatole e io cerco di non ascoltarla e guardo continuamente il mio orario scolastico. In questo momento è mille volte più interessante di lei. Però Brittany riesce ad attirare la mia attenzione avvicinandosi ancora di più a me. Me la ritrovo raticamente ad un palmo dal naso.
POV HARRY
Stavo andando al mio armadietto seguito da Zayn. Io e lui eravamo migliori amici da un bel po’. Lui ha finito la scuola l’anno scorso, ma continua comunque a venire qui per farmi compagnia. Appena passiamo per il corridoio noto Britt praticamente incollata a quella nuova. Zayn la sta fulminando con lo sguardo, ma non riesco a capire perché. Io e lui abbiamo sempre odiato quella ragazza, ma ora mi sembra un po’ eccessivo il suo comportamento, forse gli piace la biondina. Mi avvicino al mio armadietto e sento quello che Brittany bisbiglia all’orecchio della nuova.
"Sai, io ho il padre avvocato e con un paio di telefonate ho saputo tutto su di te. Ormai ti conosco come le mie tasche. Brutta cosa il padre violento..." a quelle parole mi metto sull'attenti iniziando ad ascoltare la loro conversazione. Con la coda dell'occhio vedo la biondina innervosirsi leggermente, ma cerca comunque di non saltarle addosso e ammazzarla con le sue mani.Si vede lontano un miglio che sa trattenere bene le emozioni, soprattutto quelle più difficili come la rabbia. Io non avrei aspettato scusa migliore per picchiarla se fossi stato in lei. "E sai, ho saputo anche un’altra cosa…dì la verità ti piaceva essere toccata da lui." a quelle parole mi giro di scatto verso di loro. Sta per esplodere, è veramente al limite della sopportazione.
"È questo che stai facendo? Stai cercando di farti odiare da me?" si lascia andare ad una risatina ironica "Spara meno stronzate e almeno che il tuo nome non sia Google smettila di comportarti come se sapessi fottutamente tutto. Tu non sai assolutamente niente di me. Puoi aver letto il referto e chiesto a tuo padre cosa è successo, ma questo non ti permette di venire qui a giudicarmi e sputarmi le tue stupide teorie in faccia." dice fredda.
Suona la campanella.
"Ancora una volta salvata dalla campanella." le dice Brit. Appena se ne va la nuova si appoggia agli armadietti e fa un respiro profondo. D’un tratto, all’improvviso, forse perché si sente troppo osservata, alza lo sguardo e lo rivolge a me. Da lì ho capito cosa le è successo. Qualcuno ha preso la sua autostima e ci ha fatto a botte. Qualcuno ha preso i suoi desideri e ci ha giocato a nascondino. Qualcuno deve averla portata al limite delle forze. Al limite dell’amore. Lei ha gli occhi brillanti e lucidissimi. Ma persi, lontani, trafitti da un’assenza accecante.
POV KATE
Entro in classe a testa alta. Lei non può farmi male. Ci sono già passata e tutto ciò non mi scalfisce affatto. La prof mi nota.
"Oh, lei deve essere quella nuova. Come si chiama?"
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New Girl In Town || Harry Styles
FanfictionFino a pochi anni fa ero una ragazza semplice, di quelle che sognano dietro ai libri e se la vita è una carogna avevo sempre una buona ragione per sorridere. Ero un tipo così. E ero carina, non del genere vistoso, quelle che ti giri a guardarle. Ero...