Perfectly Strange || Genn Butch || [IN PAUSA]

Capitolo 5

Il pomeriggio passa tranquillo, a parte le strane domande di Genn sul film, hanno dichiarato che è molto bello, tanto che hanno deciso di guardare pure il secondo della saga durante la cena.

Ora sono le 18.45 e decidiamo di ordinare la pizza, per paura di mandare a fuoco la casa per le nostre magnifiche doti culinarie.

Mentre Alex ordina le pizze, io e Genn portiamo in salotto bibite varie e bicchieri.

Cerco il dvd e quando lo trovo, lo inserisco nel lettore e mi accomodo sul divano affianco a Martina.

Ale torna in salotto e faccio partire il film. Alle 19.10 il campanello suona, segno che sono arrivate le pizze. Mi precipito alla porta per prenderele, lasciando i soldi al fattorino e ringraziandolo.

Torno in salotto e iniziamo a mangiare le nostre gustose pizze.

Sono le 21.00 e sia Genn che Martina devono andare a casa.

Saluto entrambi con un caloroso abbraccio e chiudo la porta avviandomi in camera mia distrutta.

Mi infilo il pigiama e mi metto a letto. Sento il telefono tintinnare. Lo prendo e sorrido quando vedo un messaggio di Genn. Apro la chat.

Butch🌙:
Buonanotte piccola ;)

Io:
Notte Genny :3

Butch🌙:
Fanculo.

Io:
Le parole Genny!!

Butch🌙:
Cosa devo fare con te?

Io:
Ah boh, vedi un po' tu !😂
Ora vado sul serio
sono sfinita.

Butch🌙:
Ahahaha buonanotte piccola Emily :3

Sorrido alla vista di quel messaggio e blocco lo schermo posandolo sul comodino e mettendomi a dormire.

_________

Stavo beatamente sognando, quando sento l'orribile suono delle sveglia. Non ci dò molto peso e continuo a dormire, finché non sento qualcuno scuotermi.

«ancora 5 minuti mamma...»dico ancora con gli occhi chiusi, voltandomi dalla parte opposta.

«Emy, sono le 7.40 muoviti!» cazzo. Balzo giù dal letto, non curandomi di Alex di fianco ad esso e vado a sbattere contro il petto.

«scusa Ale, ma se non mi muovo arrivo in ritardo!» dico iniziando correre da una parte all'altra della camera per cercare di prepararmi il prima possibile.

Quando sono pronta scendo velocemente le scale, senza salutare mia madre e trovando Alex nel vialetto a parlare tranquillo con Genn. "Ma quando è arrivato?" Mi domando confusa mentre vado verso di loro.

«muoviamoci.» dico senza salutare Genn, il quale resta fermo e non si muove.

«Genn muoviti o arriviamo in ritardo!» gli dico, ma lui non si sposta neanche di un millimetro.

Dopo alcuni secondi, picchietta sulla sua guancia destra, come in attesa di qualcosa.

Dopo attimi realizzo che vuole un bacio sulla guancia. Mi avvicino a lui poggiando le mie mani sulle sue spalle per alzarmi alla sua altezza e lasciare un bacio sulla sua guancia pallida e fredda.