Il gioco delle 30 domande

26

Selena entrò nella maestosa casa, che già una precedente volta aveva avuto modo di vedere, seguendo un Justin vestito con maglia bianca e pantaloni da basket completamente scalzo che camminava indicandole la strada da seguire.

"Allora..." iniziò "Pronta per la nostra meravigliosa serata?" sorrise voltandosi per un attimo a guardare Selena.

"Certo!" annuì.

Arrivarono in salotto.

"In casa non c'è nessuno ma sta tranquilla, non farò nulla di strano" rise il ragazzo sedendosi sul divano.

"Ok hahaha" rise imitando le stesse mosse.

"Comunque se ti interessa saperlo mia sorella è a casa delle sue amiche e mia mamma lavora fino a tardi" la informò.

"Ooook?" sorrise.

"Era solo per informarti. Non ho cacciato nessuno di casa" rise di gusto.

"Ti credo, ti credo" rise anche lei.

"Cosa ti va di fare?" chiese poi Justin.

"Tutto quello che vuoi. A me va bene ogni cosa" disse.

"Davvero?" la guardò divertito.

"Umh si?" disse "Cioè oddio no! Basta che non siano cose sconce" urlò infine.

"Ma no hahaha" rise tenendosi la pancia "Intendevo giocare ai videogame" si asciugò una lacrima.

"Prevedo una lunga serata" scosse la testa Selena.

"Sei una schiappa baby" puntò il dito contro Justin.

"Ma non vale! Se solo io non avessi sbagliato strada avrei vinto!" si difese mettendo il broncio.

"Certo certo!" sventolò una mano in aria "Tipici comportamenti da perdenti" rise.

"Ti costerà caro!" disse il ragazzo prima di fiondarsi su Selena e farle il solletico.

"Ti prego nooo" gridò "Smettila hahaha" rise "Juss ti prego" continuò.

Il ragazzo lentamente si fermò e avvicinandosi piano al viso della ragazza diede inizio ad un bacio che col passare dei secondi divenne più intenso.

I due si ritrovarono stesi sul grande divano che si baciavano tranquillamente.

"Stavolta nessuno ci ha interrotti. Direi che è un buon inizio" sorrise Justin staccandosi dalla ragazza ma guardandola in tutta la sua bellezza.

"Già" ricambiò il sorriso.

I due si ricomposero e presi dall'imbarazzo si guardarono in giro o giocavano con le loro mani evitando di guardarsi. Rimasero in silenzio per un paio di minuti poi Justin decise di rompere il ghiaccio.

"Vuoi qualcosa da bere?" chiese rivolgendole l'attenzione.

"Umh si. Un pò d'acqua può andar bene" sorrise guardandolo.

"Certo. Te la porto subito" si alzò e andò in cucina.

"Ecco a te" gli porse il bicchiere contenente l'acqua.

"Grazie" sorrise afferrandolo e iniziando a bere.

Poi si misero a parlare del più e del meno, scherzando, facendo battute e conoscendosi più a fondo, tanto che il tempo era passato in fretta.

"Che ne dici se ordiniamo le pizze?" chiese Justin guardando l'ora.

"Si dai" acconsentì.

Così afferrando il telefono digitò il numero della pizzeria e ordinò due pizze.