Capitolo 1: Entità Buona Ma Pericolosa

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Nonostante vivere con Alastor sia una vera figata, beh...non lo è per niente.
Alastor sa essere una vera rottura, se non peggio. Soprattutto quando vuole mettersi in mostra davanti alle altre persone, per fortuna non lo vedono o sentono...
Però può essere utile in molte circostanze, soprattutto se pericolose.

-Alastor! Basta!- urlo dopo l'ennesimo richiamo verso l'entità

-Mi sto annoiando! E poi voglio avere anche io degli amici!- ribatte il ragazzo ormai morto

-Ti ricordo che sei un entità Al! Non possono ne vederti ne sentirti!- urlo di nuovo, grazie a dio sono sola in casa...o meglio, soli.

Sono ormai ore che mamma e papà sono usciti, e sono anche ore che io mi sto sopportando questo uomo mentre gioco con le mie bambole.

Vedo che Alastor ne prende una, la mia preferita, e la mette seduta sul tetto della casa delle barbie

-Come fai a non annoiarti? Hai 10 anni e ancora giochi con le bambole...- dice mentre si va a sedere sul mio letto, che seccatura.

-E tu non ti annoi a stare nel mondo dei vivi Al?- lo fulmino con lo sguardo, mentre riprendo la mia bambola e la metto seduta davanti al mini tavolo.

-Io mica gioco con gli esseri umani a prendere il The!- sbuffa -E poi sono troppo impegnato per annoiarmi- mi sorride

Sento il campanello suonare, finalmente sono arrivati!
Corro al piano di sotto, rischiando di cadere di faccia per le scale, e apro la porta con un sorriso sul volto.

-Ma ciao piccola bimba! Come mai tutta sola? Non ci sono mamma e papà?- mi chiede un uomo sconosciuto davanti alla porta di casa mia

-N..Non sono in casa...- rispondo con un filo di voce, sento un vaso cadere alle mie spalle, Alastor appena se ne va ti uccido.

-Oh...- vedo l'uomo sorridere, ma quel sorriso non mi piace.
È un uomo sulla 50ina d'anni, indossa uno smoking blu notte, i suoi occhi sono di un grigio perla come i suoi capelli, in mano porta dei documenti o fogli dove vi sono scritti vari appunti.
-E dimmi piccola...quando tornano mamma e papà?- mi chiede con il suo solito sorriso, inizia a fare freddo

-N..Non lo so signore...- rispondo e faccio per chiudere la porta ma l'uomo blocca il mio gesto con un piede

-Vuoi compagnia cucciola?- inizia a spingere la porta con l'intento di aprirla

-VAI VIA!!- faccio le stesso ma per chiuderla, peccato che ho solo 10 anni e la mia forza è uguale a quella di una lumaca morta.

-Dai piccola, fammi entrare. Possiamo giocare insieme!!- lo sento ridere, quella risata mi da i brividi.
Tremo
Tremo molto
Sembro una foglia.
Ho paura, mi può fare del male o peggio...voglio i miei genitori...ora!

La porta di spalanca di botto e io mi ritrovo a terra, sento il vento tra i miei capelli e sul mio viso. Alzo gli occhi e vedo Alastor davanti a me girato di schiena, che fissa l'uomo anche lui nella mia stessa situazione.

-Vattene.- ghigna l'entità, io inizio a pensare l'impossibile siccome nessuno può vederlo o sentirlo a parte me.

-E tu chi saresti? Il fratello maggiore?- ride l'uomo per poi alzare lo sguardo per vedere Alastor in faccia.
Il suo sguardo cambia, diventa bianco e lo vedo sudare e trema, come me pochi minuti prima.

-Te lo devo ripetere? O ti devo ammazzare per fartelo capire?!- noto che le unghie di Al iniziano ad allungarsi, diventando degli artigli, dalla sua testa iniziano a fuoriuscire delle corna e che dalla sua bocca iniziano a uscire dei canini molto appuntiti.

L'uomo si alza in fretta e corre via come una scheggia, mi alzo anche io da terra e mi pulisco addosso

-G..Grazie Al...- dico, è quasi un sussurro ma è tutto ciò che riesco a dire.
Alastor su gira verso di me, il suo aspetto ora è come prima, mi sorride

-Di niente piccola- dice per poi dirigersi verso le scale -Ora è meglio che vada a nascondermi, i tuoi genitori stanno rientrando, ho sentito il loro odore in lontananza- mi rivolge un ultimo sorriso per poi camminare velocemente su per le scale

Annuisco per poi chiudere la porta, cerco di sistemare il più possibile la casa e, come ha detto Alastor poco fa, sento la porta aprirsi e la voce di mia madre dire "Tesoro, siamo a casa!"

Beh...almeno sono tornati dopo tutto quel disastro di prima...

Già...i disastri, quello non è un disastro al confronto di ciò che è successo anni dopo.

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