Capitolo 15: La Cartomante

48 4 9
                                    

Voi avete mai creduto nel destino?
Nel fato?
Nella magia?
Nelle carte?
Io non ci credevo fino a quel fatidico momento...

È il secondo giorno di navigazione questo, come all'andata dobbiamo stare in mare tre giorni prima di arrivare a destinazione ma io sono sempre più agitata nel trovare Sam.

Quanto mi manca.

Non avrei mai creduto di innamorarmi di lui, ho sempre pensato che ci fosse qualcosa in lui che mi attirasse ma non pensavo di arrivare a tanto.
Ed ora mi ritrovo qui, in una nave militare, circondata da agenti della CIA e FBI e con la speranza di ritrovarlo.
Sono come al solito appoggiata alla ringhiera di ferro a scrutare l'orizzonte, nella speranza che la terraferma dell'America appaia.

Sospiro sconfitta, se solo non l'avessi lasciato indietro non sarei qui a piangermi addosso e a pregare che stia bene.

Chissà dov'è ora...

Penso.

-Signorina Leaf- mi sento chiamare.

Mi giro verso la voce e trovo il solito uomo in smoking e occhiali neri della CIA a guardarmi.
A quanto pare mi devono convocare per qualcosa di importante o strano.
Tipo parlare con dei demoni all'Inferno.

-Mi dica- rispondo all'uomo che continua a fissarmi.
È così inquietante.

-Il capitano mi ha mandato a chiamarla, la vuole alla cabina di controllo.- mi riferisce prima di girarsi e sparire dalla mia vista prima che risponda.

Che persona simpatica, dico davvero, gli agenti hanno un umorismo pazzesco.
Che seccatura.

Do l'ultima occhiata all'orizzonte prima di separarmi dalla ringhiera e dirigermi verso la cabina di controllo.
Pensare che la prima volta che salì in questa nave era come immensa ai miei occhi ma facendoci l'abitudine ora è come una piccola casa sul mare.
Oltrepasso vari agenti e scatoloni contenenti oggetti per la comunicazione o libri di vecchia data.

Arrivo alla cabina di comando ma non vedo nessuna traccia del capitano Shäfer ma bensì una donna sulla cinquantina, i suoi abiti sono molto strani: ha una gonna molto lunga di molti colori, sembra fatta di stracci, una camicia beige dove sulla vita ha una cintura marrone, porta una tiara con un rubino incastonato dentro un contorno d'argento.
La donna è seduta al tavolo di ferro, ha varie carte davanti e alla sua destra una sfera di cristallo.

Sono leggermente agitata dalla sua presenza ma cerco di non farlo notare.

-Salve...stavo cercando...- inizio ma vengo interrotta dalla donna.

-Il capitano Shäfer? Oh...ci raggiungerà tra pochi minuti- mi guarda sorridendo, il suo sorriso mi tranquillizza ma rimango in guardia, ferma davanti alla porta, ormai chiusa, da cui sono entrata.
-Che fai li impalata? Siediti- mi invita, indicando una sedia proprio davanti a lei.

Prendo un grosso respiro e mi avvicino alla sedia, per poi sedermi e guardare le varie carte che mi sono davanti.
Sono tutte girate e non si vedono le figure, saranno sicuramente tarocchi.
Alzo gli occhi verso la donna e i miei occhi incontrano i suoi.

Mi ha fissato per tutto il tempo?

-Io...- inizio ma vengo di nuovo interrotta dalla donna.
Potrò mai fare un discorso con lei?

Il Mio Amico ImmaginarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora