La fiducia è la cosa più rara che si possa dare ad una persona, ma chi non si fida non sarà mai ingannato.
Mi sveglio di soprassalto, un altro dei miei incubi, come ogni notte d'altronde.
Mi mette seduta, mettendo le mani sulla terra fredda, per poi girarmi verso Sam che ancora è nel mondo dei sogni.
Sorrido alla scena, è bello anche mentre dorme.Ci siamo rifugiati in una casa deserta che affaccia alla strada che abbiamo percorso per arrivare fino a Roma, ormai ne siamo vicini.
La casa è intatta, anche se messa un po' sottosopra, ma manca di piastrelle perciò l'erba è cresciuta qua e là per la casa.
Abbiamo dormito nei nostri sacchi a pelo che ci ha dato il capitano, così da renderci coperti e al caldo anche se le temperature non sono delle migliori, soprattutto in una casa disabitata.
Il capitano Schafër ci ha dato di tutto: cibo, armi, oggetti utili per la notte, giacche e qualche altro indumento in caso di emergenza.
E si, quella emergenza.Tiro fuori dal mio zaino nero lo scrigno che mi ha dato Lydia, chissà come sta e come se la stia cavando, ma mi chiedo cosa ci sia dentro.
Sfioro con le dita i cristalli che sono sulla parte superiore dello scrigno chiuso, sono splendenti e luminosi grazie alla luce mattutina del Sole.
Butto un occhio sul mio orologio da polso: 8:20.
Dobbiamo metterci in cammino.Rimetto lo scrigno e il sacco a pelo nello zaino e mi avvicino a Sam iniziando a scuoterlo:
-Sam, svegliati. Dobbiamo andare- dico mentre continuo a scuotergli la spalla
Lo sento mugulare per poi girarsi verso di me aprendo lentamente gli occhi, che incontrando la luce del Sole facendoli diventare color ambra.
Codesta cosa li fa prendere leggere sfumature di rossiccio e di bruno cosa che nel minerale è totalmente normale, e ciò mi fa rimanere ammaliata.-Se continui a guardarmi così mi consumi- mi fa notare mentre ridacchia e si mette a sedere, arrivando alla mia altezza, sorridendo.
Arrossisco alla frase e mi allontano da lui, alzandomi e pulendomi le ginocchia dalla terra.
-Dobbiamo andare, sono già le 8:20- gli informo mettendo il mio zaino in spalla e mettendo le mie armi nella cintura per tenerle sempre a portata di mano.
-Va bene, capo- ridacchia alzandosi anche lui e mettendo a posto le sue cose, per poi affiancarsi.
Usciamo dalla casa e prima che iniziamo a camminare tiro fuori una bomboletta con spray verde, iniziando a creare un grande cerchio sul muro dell'abitazione per poi creare dentro di esso un rombo che coloro, sempre con lo spray, di verde.
Il colore verde ha sempre significato Speranza, il cerchio sta a significare il mondo e i rombo l'unicità di ogni persona.
Il capitano ci ha avvisato di fare un segno riconoscitivo in ogni posto in cui ci fermavamo a restare per la notte, e così ho fatto.
Ho eseguito l'ordine.Fatto ciò iniziamo a camminare lungo la strada deserta, in silenzio mentre il canto degli uccelli ci interrompe.
Mi giro verso il cinguettio dell'animale e noto un canderlino posato su un ramo di un albero.
Sorrido alla bellezza della creatura, rimanendo sorpresa dalle sue sfumature colorate e dalle sue piume dai mille colori.
Sento gli occhi di Sam addosso così mi giro verso di lui, facendo incontrare i nostri sguardi.
Sento come sottofondo la canzone "Perfect" di Ed Sheeran, che con la sua melodia soave.
Nonostante non potessi uscire dalla struttura, Nathan riusciva a tenermi aggiornata su tutto ciò che succedesse fuori: musica, film, telecronaca, tutto.
Non mi faceva mancare nulla.
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Il Mio Amico Immaginario
Horreur"Avevo solo 7 anni, quando lo incontrai. Immagino che vi state chiedo: "Chi ha incontrato?" Beh...è una storia lunga, divertente e...un po' diversa dal solito. Io sono Nina, Nina Leaf, e ti sto per raccontare la mia storia di convivenza con il "ami...