Capitolo 14: Piano

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??? POV.

Cammino per il lungo corridoio nero, seguita dal mio seguace, ghigno divertita.
Gli ho fatto bene il lavaggio del cervello a questo povero ingenuo, appena questa storia sarà finita lo ripagherò per il favore...con la sua vita.
Il rumore dei miei tacchi degli stivali rimbomba per tutto il corridoio, di cui unica luce deriva dalla stanza del nostro caro prigioniero.

Oh, povera Nina, chissà che farà senza il suo amato Sam, è incapace anche a salvare l'umanità.
Tsk.
C'era d'aspettarselo da una come lei, è sempre stata una debole e tenera di cuore, cosa che l'ha portata alla sua inutile esistenza.
È colpa sua se è successo tutto ciò, colpa sua e del suo stupido amichetto immaginario.

Oh si, Nina.

So il tuo segreto, Norman è stato così gentile nel dirmelo prima di emettere il suo ultimo respiro.
Ovviamente sotto tortura, ciò non deve mancare, mi sembra ovvio.

-Mia signora- sento dire dal mio succube, mi giro verso di lui e alzo un sopracciglio.

-Cosa c'è?- chiedo abbastanza infastidita, come osa ad interrompere i miei pensieri? Stupido plebeo.

-È...È giusto tutto ciò? Insomma...ho sentito Nina urlare il nome di Sam quando l'ho portato via e...- lo interrompo mettendoli una mano sulle labbra, per poi accarezzarle.

-Oh caro...- inizio accarezzandogli il viso, coperto dal cappuccio e dall'oscurità, così come il mio.
-Sei così ingenuo...ma Nina è il nemico, ricordi?- sorrido -Appena l'avremo uccisa ti ripagherò...- gli accarezzo il petto e lo sento irrigidirsi -Ti ripagherò molto bene...è una promessa..- sorrido maligna per poi proseguire.

Arrivata davanti alla cella del mio prigioniero, la spalanco di colpo, venendo avvolta dalla luce bianca, che illumina la stanza, insieme al mio seguace.
Trovo Sam legato con delle catene ad una sedia di legno, proprio come Nina, che scena commovente...sembra così stanco, esausto e senza forze...ciò mi fa ridere.

Alla mia risata vedo che il biondo non fa movimento, e ciò mi fa avvicinare a lui tirandogli uno schiaffo che, a causa delle unghie, gli graffio una guancia.

-Ti trovo bene, Sam- dico con un ghigno sul volto prima di iniziare a girargli intorno, come per sfidarlo.
-Non mi preghi più di lasciarti andare?- chiedo sperando in una reazione.

-Perché fai ciò?- chiede in un sussurro, e ciò mi fa dare un altro schiaffo sul suo viso appena gli sono davanti, questa volta graffiandogli l'occhio destro, credo gli verrà una bella cicatrice.

-Perché?- chiedo a mia volta ridendo di gusto, sento gli occhi del mio succube addosso.
-Non è ovvio?- chiedo tra le risate -Per colpa sua il mondo sta morendo!- rispondo ricominciando a girargli intorno.

-Nina ha salvato tutti noi, non sta facendo del male a nessuno.- risponde con voce seria e ciò mi irrita.

Stupido insolente di un bambino viziato.

-Nina non ha salvato proprio nessuno.- rispondo fredda -Io sono la salvezza. Non lei. Lei è oscurità!- alzo la voce piantandomi davanti a lui.

Sento il mio succube sussultare ma ciò non mi fa tirare indietro, questo ragazzino deve imparare l'educazione.

-Nina è luce...- la sua voce di fa più dolce, e ciò mi fa rabbrividire -Lei è...la cosa più bella che mi sia mai capitata nella mia vita e...-

Non gli do il tempo di finire che lo butto per terra con tutta la sedia, per poi iniziarlo a prendere a calci con tutta la forza che ho in corpo, fino a fargli sputare sangue.

-Dovresti cambiare genere di ragazza, mio caro.- continuo per poi prenderlo a pugni -Quelle come lei dovrebbero bruciare al rogo e...-
Noto i suoi occhi spalancarsi alla mia frase e inizia a dimenarsi come un animale, ma continuo a malmenarlo per poi alzarmi.

Il Mio Amico ImmaginarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora