Capitolo 9: Specie

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Ormai si sa che l'Inferno è popolato da demoni, vampiri
Ecc...
Ma se fosse diviso in distretti? Come potremo immaginarcelo?

Sono sul ponte della nostra nuova nave, appoggiata alla ringhiera mentre guardo l'orizzonte, sono ancora scossa dall'accaduto di stamattina, è successo tutto così in fretta che non ho avuto neanche il tempo di collegare tutto ciò che è successo, i miei pensieri...

-Hey...- sento Sam salutarmi, mi giro verso di lui distogliendo così lo sguardo dal mare.
Ha un sorriso sul volto, quasi rassicurante ma allo stesso tempo preoccupato. Si appoggia anche lui alla ringhiera, nella mia stessa posizione e guarda l'orizzonte, io credo di averlo davanti ai miei occhi l'orizzonte.
Sam è stato formidabile ma...strano durate il combattimento di poco fa, quasi soprannaturale...eppure in questi due giorni non abbiamo fatto degli allenamenti così intensi da avere delle certe capacità.

Eppure lui...eppure lui è stato così dannatamente eroico...

-Tu lo sapevi?- mi chiede, la sua voce è fredda, quasi come se la colpa dell'accaduto fosse mia.

Abbasso lo sguardo di poco per poi tornare a guardare l'oceano, scuotendo la testa.

-Non pensavo fosse così...non così fantascientifica- mi scappa una risata, sento il suo sguardo addosso.
Credo non gli piaccia il gesto che ho appena fatto.
-Scusami...- dico subito tornando seria -Ma tutto ciò l'ho sempre visto nei film di Azione o Fantascienza, viverlo nella realtà è come bizzarro...- sospiro guardandomi le mani, che come sfondo hanno l'acqua del mare.
Così limpida e pulita, o almeno così sembra.

Questo mondo ormai è così sporco, sia dentro che fuori, abitato da pazzi.
Un mondo dove la gente si uccide per gioco è divertimento, gente che stupra o violenta per scommessa. Un mondo dove la maggior parte di noi giovani sono abbindolati, affascinati da Internet, dove non c'è più comunicazione, un mondo fatto solo di post, like, commenti e immagini sui Social.
Un mondo dove a 15 anni vieni allontanato solo perché non hai fatto sesso, dove importa solo far del male con le parole, le armi e le guerre.
Un mondo popolato da gente senza carattere ma che segue la stupida massa.
Un mondo popolato da gente idiota che non rispetta la natura, la brucia, calpesta e maltratta senza notare che sta buttando una Vera bellezza della natura.
Un mondo in cui non si può stare in silenzio a guardare le stelle, che se sei gay o lesbica vieni giudicato senza essere conosciuto realmente, anche se fai una cosa giusta ti giudicano o se la pensi diversamente.
Un mondo malato, ma solo perché è la gente che lo popola che è malata, pazza, dove non ti puoi fidare di chi credi amico.
Un mondo in cui non si può più vivere, un mondo popolato da esseri umani che di umano non hanno più niente.
Questo mondo fa schifo, me lo ripeto ogni giorno e ogni giorno ne sono sempre più sicura.

Scuoto la testa, mi accorgo che stavo stringendo troppo le sbarre di ferro della nave, torno alla realtà.
Guardo Sam, che intanto anche lui era immerso nei suoi pensieri.

-Hai mai avuto qualcuno di tanto importante, Nina? Così importante che avresti dato anche la tua vita per lui?- mi chiede

Questa domanda mi spiazza, cosa c'entra ora?

-Perché me lo chiedi?- chiedo confusa, alzando un sopracciglio mentre lo guardo.

-Tu rispondi...- mi chiede quasi supplichevole, torno a guardare l'orizzonte con sguardo malinconico.

Sospiro.

-Si...c'è l'avevo ma...mi ha abbandonato..- dico quasi sussurrando.
Sento i suoi occhi addosso, vuole che continuo -Era...il mio migliore amico, il mio compagno di giochi e di avventure...c'è sempre stato con me e per me, ma un giorno abbiamo avuto una discussione e...d'allora non ci siamo più...- mi si blocca la voce a dire questa parola -Visti...-

Il Mio Amico ImmaginarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora