Prologo: Il Primo Incontro

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Avevo solo 7 anni, quando lo incontrai.
Immagino che vi state chiedo: "Chi ha incontrato?"
Beh...è una storia lunga, divertente e...un po' diversa dal solito.

Io sono Nina, Nina Leaf, e ti sto per raccontare la mia storia di convivenza con il "amico immaginario", o meglio, un entità.

Era una solita giornata d'inverno, stavo in casa ad aiutare mia madre con il pranzo...


-Mamma, mamma! Guarda!- le faccio vedere la pallina di carne che ho appena fatto con le mie mani

-Ma sei bravissima tesoro- mi sorride e mi da una carezza tra i capelli, per poi tornare a impanare le polpette
-Okay tesoro, abbiamo finito. Ora puoi andarti a lavare le mani e giocare per conto tuo-

-Va bene mamma!- scendo dalla mia sedia, che avevo usato per arrivare al tavolo, e corro in bagno al piano di sopra.

Prendo il mio sgabello e mi ci metto sopra, per poi aprire l'acqua e iniziare a lavarmi le mani. Sento un leggero venticello..eppure la finestra è chiusa.
Mi guardo intorno, non vedo nessun punto da dove può passare l'aria, non ci faccio caso e torno a lavarmi le mani.
Chiudo il rubinetto e alzo lo sguardo verso lo specchio.

Perché è appannato?

Eppure l'acqua non era calda...
Non ci faccio caso di nuovo, così prendo l'asciugamano e comincio a pulire il vetro, che però si riappanna di nuovo.
Rimango allibita al vedere ciò, così scendo dal mio sgabello e vado verso la porta.
Non faccio in tempo a fare un altro passo che essa si chiude di scatto, cado a terra spaventata e trattengo un urlo

Okay Nina, va tutto bene, si è solo chiusa...da sola...

Vado verso la porta e cerco di aprirla.
È chiusa a chiave.

Non devo farmi prendere dal panico, respira e ispira, respira e ispira

-Sei davvero coraggiosa, ragazzina- sento una voce maschile alle mie spalle, mi volto lentamente e...

-MAMMA!!!!!!- inizio ad urlare come un non so cosa
Chi è questo ragazzo?
Da dove è venuto?
Come ha fatto ad arrivare qui?
Eppure prima non c'era.
Continuo ad urlare spaventata e inizio a piangere

-Che seccatura- sbuffa il giovane e schiocca le dita, facendo comparire una caramella -Magari questa ti fa calmare...-

Mi calmo per un attimo e fisso la caramella, come ha fatto?

-Okay, ora che ti sei calmata, lascia che mi presenti- sorride smagliante

È alto, tanto alto, o forse sono io nana? Ho comunque 7 anni...
Ha i capelli neri, con qualche sfumatura di blu notte e il ciuffo che gli cade sull'occhio destro, gli occhi sono di un rosso sangue molto intenso, ma allo stesso tempo ti incantano.
Indossa una camicia nera con i bottoni grigi, mentre invece i pantaloni sono tutti neri.
Noto che non ha i piedi, ma bensì una nube che gli copre la parte inferiore delle gambe.

Lo guardo e noto che lui ricambia lo sguardo sorridendo

-Io sono Alastor, nipote di Satana, e sono qui per accompagnarti lungo il tuo percorso, finché la tua vita non avrà fine- si inchina

Lo guardo ancora un po' scossa per poi domandargli:

-T..Tu da d..dove v..vieni?-

-Dall'inferno, ovviamente- si sistema la camicia
-Sono nato nel 1400, nonché nel Medioevo mia cara, e sono morto messo al rogo nel 1425- si siede sul lavandino
-Sono così vecchio, 3000 anni e non sentirli- mi guarda ridendo

Lo guardo ancora sconcertata e mi avvicino lentamente

-Quindi...tu cosa sei?- domando

-Un demone mia cara, un demone che però ti proteggerà- sorride

-E...e perché hai scelto me?- lo guardo

Lo vedo sorridere, ma non come prima, un sorriso comprensivo, come quello della mamma

-È stato il destino a farci incontrare, Nina- continua a sorridere
-Stavi per venire alla luce...ma poi il cordone ombelicale ti si è attorcigliato intorno al collo...- si guarda un anello che porta al dito
-Io, passavo di li, ma tanto per vedere come stava andando la vita terrena e...ed è stato li che ho sentito le tue richieste d'aiuto, così ti ho aiutata e ora sei qui, viva e vegeta- mi guarda e sorride

Sinceramente...non ho capito niente di ciò che mi ha spiegato però...mi sembra interessante.

-Quindi giocheremo insieme? Sei il mio amico immaginario?- sorrido all'idea

-Beh...se vuoi metterla così, sarò il tuo amico immaginario demoniaco- sorride

-Non vedo l'ora di dirlo alla mamma! Sarà così felice all'idea che ho un nuovo amico!- saltello sul posto, lo vedo avvicinarsi di scatto e prendermi per le spalle, sto per avere di nuovo paura.

-Non devi dire questa cosa a nessuno, chiaro? È un segreto, un segreto tra me e te, okay? Non devi dirlo a nessuno, ne ai tuoi genitori, ne ai tuoi amici, ne a nessuno. Okay piccola?-

Lo guardo, mi sento un po' triste all'idea

-Se lo dirai a qualcuno non potremo giocare insieme...- spiega

-Oh...allora okay- gli sorrido e ricambia, noto i suoi denti bianchi e affilati, rabbrividisco alla vista di questi però mi passa subito.

-Ora puoi andare, ricorda, quando senti freddo o qualche altra presenza strana vicino a te...sono io- sorride per poi alzarsi e scomparire.

Torno al piano di sotto e vado da mia madre, menomale che non mi ha sentito urlare prima...

-Ci hai messo un po' a scendere tesoro, stai bene?- mi chiede mamma mettendo i piatti a tavola

-Certo!- sorrido -Benissimo...-

Ecco com'è stato il primo incontro con Alastor...e l'inizio di infiniti guai.

Il Mio Amico ImmaginarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora