Capitolo 13: Nascita del Primo rapporto Demone e Umano

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Fin dall'origine del mondo, oltre alla nascita di esso nacque l'Inferno e il Paradiso.
Il Paradiso è popolato dagli Angeli e dal Creatore, colui che diede la nascita del pianeta Terra insieme a Satana.
L'Inferno agli inizi fu popolato solo da piccoli demoni e animali orrendi e malvagi.

Come tutti sanno Satana agli inizi fu l'angelo più bello di tutto il Paradiso, una bellezza maestosa e abbagliante al solo sguardo, ma dietro quel viso bianco e angelico vi nascondeva un invidia tremenda.

Quando il Creatore diede alla luce il primo uomo, Adamo, Satana ne fu talmente invidioso e irritato che iniziò a cercare un metodo per togliere il potere al Creatore.

Satana fu molto invidioso di Adamo a causa della sua bellezza, che superava quasi la sua, e dal suo rapporto con il Creatore e ciò toglieva molte attenzioni al bellissimo angelo.
Un giorno Satana ingannò il Creatore, grazie all'ipnosi che fece ad Eva, la donna compagna di Adamo, trasformandosi in un animale e facendole mangiare il frutto proibito.

Credendo di aver fatto condannare i due esseri umani, Satana andò dal Creatore a cui raccontò tutto ma egli già sapeva ciò che fosse successo, così cacciò i due umani dal Paradiso e condannò l'angelo, ormai demone, ad una vita dannata e infernale, facendolo diventare il Padrone dell'Inferno.

L'aspetto di Satana cambiò ma non rovinò la sua angelica bellezza così, nonostante fosse finito nel rango più basso, mando a monte il piano di prendere il posto del Creatore e si dedicò alla sua nuova vita infernale.

Col passare degli anni e secoli, l'Inferno si popolò di demoni di ogni specie, razza o etnia.
Satana reclutò suoi discepoli i demoni: Lucifero, Caronte, Damien e Lilith, demoni di razza pura e disponibili ad ogni suo comando.

Un giorno però, mentre Satana si dedicava alla sua ispezione sulla Terra, sentì un pianto disperato di una bambina.
Il demone non ebbe mai avuto così tanta pietà per un essere umano, non dopo ciò che gli avessero fatto, ma quel pianto attirò la sua attenzione che lo fece andare direttamente verso di esso.
Arrivato sul posto, trovò una bambina dentro uno scatolone con ancora il cordone ombelicale attaccato al corpo della madre, morta al suo fianco.
Il Padrone dell'Inferno non poté lasciar li quella creatura, così taglio il cordone con le sue zanne e portò la bambina con nel suo regno.

Arrivato all'Inferno, Satana portò la bambina da Caronte, cercando risposte sulla bambina e sul suo destino.
Arrivato alla dimora del demone, il Padrone mostrò la creatura al discepolo che, sorpreso, chiese:

-Mio signore, perché ha portato un essere umano all'Inferno?-

-Poteva morire, non ho potuto lasciarla li...- rispose il Demone, guardando la bambina che ricambiava il suo sguardo.
Solo all'ora notò un filo, un filo azzurro ghiaccio molto luminoso che partiva e finiva sui cuori della creatura e del Padrone.

-Non è possibile...- sussurrò Caronte, che andando velocemente verso le librerie, prese un libro molto grande e, alla vista, molto pesante.

Satana, confuso, si girò verso il discepolo come per aver risposte alla faccenda.

-Che cos'è?- chiese il demone che, toccando il filo e tirando la sua parte, sentì un dolore molto forte al petto.

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