chapter seven

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Sun Hee si stava avviando verso il dormitorio dei BTS. Era il suo giorno libero e voleva fare una sorpresa a Jimin,  siccome che era da circa una mesetto che non riuscivano a vedersi e a malapena erano riusciti ad inviarsi qualche messaggio. I pensieri la stavano tormentando, non voleva sembrare una fidanzatina appiccicosa, anche perché non era la sua ragazza, ma lui le mancava veramente tanto e aveva deciso che se vedeva che lui fosse stato impegnato in altro, se ne sarebbe ritornata a casa. Mentre raggiungeva la palazzina si imbatté in una bancarella dove vendevano gli hotteok e decise di prenderne qualcuno, giusto per non presentarsi a mani vuote.
Una volta davanti alla porta dell'appartamento rimase un minuto buono lì davanti, ancora indecisa sul da farsi. Alla fine con mano tremante batté il pugno sulla porta e trattenne il fiato. Dopo qualche secondo vide la porta di casa aprirsi e uno dei proprietari di casa davanti a lei.
Il viso di Jin diventò una maschera di panico <<Come hai fatto a trovarci? Lo hai detto anche ad altre fan?>>.
Lei lo fissò veramente sorpresa <<Sono Sun Hee...>>.
Il ragazzo là fissò sorpreso <<Oh mio dio scusami! Ho appena fatto una figuraccia, vero? Entra entra>>.
Sun Hee entró chiedendo educatamente permesso, si tolse i pattini e tirò fuori le ciabatte dalla borsa.
<<Scusa il disordine, ma lo spazio è quello che è e noi siamo in sette ragazzi>> disse Jin grattandosi la testa.
<<Non c'è problema, anzi scusami se sono piombata così all'improvviso, ma volevo fare una sorpresa a Jimin>> la ragazza arrossì.
<<Si, immaginavo, mi dispiace informarti che Jimin in questo momento non c'è è andato via con Hoseok>> dopo aver visto gli occhi di Sun Hee diventare tristi, si affrettò ad aggiungere <<ma dovrebbero tornare presto! Sai cosa faccio? Lo chiamo, sarà così felice di vederti!>>
La ragazza lo fermò <<No, non ci sono problemi, lo aspetto qui per un po' e se non viene, ritornerò a casa, volevo fargli una sorpresa, quindi deve rimanere tale>> finì con un sorriso.
Jin la fissò per un po' e poi fece un sorriso e una mezza risata, come se stesse parlando con sé stesso. Dopodiché le fece segno di entrare e chiamò a gran voce gli altri ragazzi.
Vide spuntare la testa di Tae dalla cucina con un panino con la Nutella in bocca, il quale cadde per terra non appena la vide.
Jungkook apparve dal divano dal quale stava giocando con la Wii.
<<Rap Monster è in studio e Suga sta dormendo, quindi meglio non disturbarli>> disse il più grande <<beh accomodati>>
<<Vuoi fare una partita con me?>> Le chiese Jungkook alzando un telecomando della Wii. La ragazza guardò e vide che stava giocando a Mario Kart. Si sedette sul divano e decise il suo personaggio: Luigi.
<<Pensavo avresti scelto Peach>> disse Tae da dietro il divano.
<<Tutte scelgono Peach, la classica principessa che deve essere salvata. Luigi è più simile a me invece, sempre al fianco di Mario, ma sempre in seconda linea, accetta semplicemente di non essere il protagonista della storia>> spiegò lei con un sorriso.
Dopo che Jungkook scelse il suo personaggio (Re Boo) la partita iniziò. Dopo tre giri di corsa e diverse imprecazioni, il maknea vinse esultando.
Jin gli diede una sberla sulla nuca <<non potevi farla vincere? È una ragazza!>>
<<Ci mancherebbe altro!>> Disse lei strabuzzando gli occhi <<è stato un ottimo avversario, di solito vinco io contro Jiji, ma devo ammettere che Jungkook è decisamente più bravo di me>>.
<<Jungkook, quante volte ti ho detto di non urlare mentre sto dormendo?>> Chiese Suga entrando in salotto con gli occhi assonnati. Si guardò intorno e notò la ragazza seduta sul divano <<Sun Hee, Cosa ci fai qua?>>.
<<È venuta a fare una sorpresa a Jimin>>  disse Jin precedendola.
Suga la fissò per un po' e poi entrò in cucina.
La ragazza rimase lì a parlare e a scherzare con i ragazzi, che erano stati raggiunti anche da Namjoon, per poi decidere che era ora di andare.
<<Mi dispiace che J-Hope e Jimin non siano ancora tornati e grazie ancora per gli hotteok>> disse Tae mentre Sun Hee indossava i pattini.
<<Non c'è problema sul serio, lo incontrerò un'altra volta>> rispose lei con un sorriso.
Stava per afferrare la maniglia della porta quando questa si aprì e andò a sbatterle in fronte. Lanciò un urlo e si piegò in due per il male. Aveva gli occhi lucidi e sapeva che le sarebbe cresciuto un bernocolo.
<<Sun Hee? Cosa ci fai qua?>> Jimin si accovacciò vicino a lei e la prese per le spalle <<ti ho fatto tanto male?>> Per tutta risposta delle lacrime scesero dagli occhi della ragazza. Il ragazzo borbottò un imprecazione e la prese in braccio, lei cercò di divincolarsi dalla sua presa, ma lui non cedette e la portò in bagno, seguiti da tutti gli altri sei membri del gruppo. Jimin la fece sedere sul mobile del bagno e quando vide che gli altri membri stavano per entrare, gli spinse fuori e chiuse la porta a chiave.
<<Yaa!>> Disse Suga dall'altra parte <<lo sai che la devi solo curare e non farci altro vero?>>.
I due ragazzi arrossirono e Sun Hee sentì come se il bagno si stesse restringendo.
Il ragazzo aprì un armadietto e prese la cassetta del primo soccorso e una salvietta che bagnò sotto l'acqua fredda, si avvicinò alla ragazza e le tamponò a piano la testa.
<<Sei proprio un disastro>> constatò lui con un sorriso dolce <<come fai ad attirare così tanti guai?>> Le chiese.
<<Probabilmente sarò fortunata in qualcos'altro>> disse lei.
Jimin la fissò per un po' per gli occhi e prese ad accarezzarle i capelli mentre continuava a bagnarle la testa, le mise un braccio intorno alla vita e la avvicinò a sé mentre infilava il busto tra le sue gambe. Quel giorno la ragazza indossava una camicetta bianca a maniche corte e un paio di jeans lunghi leggermente strappati, con dei fiori ricamati ai lati. Incantevole come sempre.
Sun Hee arrossì alla vicinanza con il ragazzo ma non si allontanò, anzi mise una mano sul suo fianco e strinse a piano, mentre con l'altra rovistava nella cassetta.
<<Cosa ci fai qua?>> Le chiese Jimin.
<<Avevo pensato di farti una sorpresa, avevo anche portato degli hotteok, ma li hanno finiti tutti gli altri nel frattempo che ti aspettavo>> rispose la ragazza.
Lui sorrise e la strinse ancora di più a sé, Sun Hee trattenne il fiato e lo guardó negli occhi, il ragazzo fece un sorriso malandrino <<volevi farmi una sorpresa?>>.
<<Mi sembrava una cosa carina da fare>> disse lei imbarazzata.
<<Non é che ti mancavo per caso?>> Chiese lui stringendola ancora di più, ormai i loro petti si toccavano e Sun Hee stava quasi per entrare nel panico, strinse di impulso la presa sul fianco del ragazzo e appoggiò una mano sul suo petto con l'intento di allontanarlo leggermente per prendere un po' di aria. Lui si avvicinò pericolosamente al suo viso e proprio quando era certa che stesse per baciarla, cambiò direzione e le scoccò un bacio sulla guancia. Si allontanò un po' e prese la pomata che Sun Hee aveva trovato, le la massaggiò a piano sulla testa, la prese per i fianchi e la face scendere dal mobile. Una volta che uscirono dal bagno sei paia di occhi li fissarono curiosi, Jimin alzò un sopracciglio e la spinse a piano verso la porta. Una volta fuori dall'appartamento il ragazzo si mise gli occhiali e la mascherina. Probabilmente, pensò la ragazza, ne ha una fabbrica. Indossava una canotta bordeaux infilata nei pantaloni neri, con una cintura di pelle.
Dalla tasca dei pantaloni tirò fuori un cappellino nero che indossò e la prese per mano. La fece salire le scale e la portò sul tetto della palazzina. Da quel punto si poteva vedere il tramonto dietro i palazzi di Seul, era una vista meravigliosa. Jimin incominciò a canticchiare Love Myself di Hailee Steinfeld, la ragazza osservò il suo profilo. La sua testa in quel momento era un intricata di pensieri, se da una parte non voleva fare altro che prendergli il volto e baciargli quelle labbra carnose, l'altra parte le diceva di stare attenta, che non doveva rischiare.
<<Lo sai vero?>> Le chiese il ragazzo girandosi verso di lei. Sun Hee lo guardó interrogativa.
Jimin prese un bel respiro e continuò <<Lo sai che non riuscirai a scappare ancora per molto dai tuoi sentimenti?>>.
La ragazza arrossì, quante volte era successo in quella giornata? Fece per parlare, ma il ragazzo la fermò.
<<Lo vedo da come si comporta il tuo corpo quando sei con me, muori dalla voglia di sfiorarmi anche con un solo dito e i tuoi occhi brillano ogni volta che mi vedi. Anche adesso, so che vorresti baciarmi, ma hai troppa paura di farlo e io non ti accontenterò, non sarò io a baciarti. Il nostro primo bacio verrà da te, perché sarei tu a desiderarlo talmente tanto da far spegnere il tuo cervello, smetterai di sentire le tue paure e seguirai solo il tuo istinto. Fino ad allora>> disse il ragazzo afferandole la vita con entrambe le mani ad avvicinandola a sé <<farò di tutto per farti impazzire>>.

Roller Skates // Park Jimin [completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora