chapter thirteen

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Sun Hee si trovava spaparanzata sul divanetto del suo ufficio mentre mangiava della frutta secca. Stava facendo una pausa dal suo lavoro e aveva convinto Hyun Ki a trascorrerla con lei, invece di rimanere davanti alla sua sua porta come un damerino.
<<Ne vuoi un po'?>> Gli chiese la ragazza offrendogli un anacardo.
<<Sono in servizio>> rispose apatico.
<<Oh ma per favore, anche io sono in servizio, ma questo non mi impedisce di fare uno spuntino>> e dicendo questo gli mise il frutto in bocca proprio mentre il ragazzo cercava di ribattere.
<<Certe volte non riesco a capire proprio come fai a comportarti in modo cosí disinvolto>> borbottó Hyun Ki.
<<Sono nata é cresciuta negli Stati Uniti, lí sono molto piú aperti>> disse tranquillamente <<mmm, metto su un po' di musica, ti va?>>.
Appena lo stereo fu acceso, la stanza fu invasa da Can't Love You Anymore di IU e OH HYUK.
Ad un certo punto si sentí un leggero bussare e Sun Hee dopo essersi precipitata alla sua scrivania diede il permesso di entrare.
Danbi, la sua segretaria, entró lanciando una lunga occhiata al ragazzo e arrossendo leggermente. Dopo essersi schiarita leggermente la gola parló <<sua padre le manda questi documenti da controllare>> le disse porgendole una cartellina.
Sun Hee la ringrazió e la ragazza uscí di fretta dalla stanza.
<<Credo che tu gli interessa>> disse rivolta a Hyun Ki.
<<Cosa?>> Disse lui guardandola sconvolto.
Lei annui semplicemente mentre apriva la cartellina, all'interno c'era la scaletta delle esibizioni della settimana. La ragazza non riusciva a capire cosa dovesse farci, fino a quando non lesse il nome dei BTS nella casella di quel giorno.
<<I BTS, stanno facendo il comeback a Music Bank?>> Chiese rivolta al ragazzo.
Lui annuì semplicemente.
Sun Hee si perse per qualche minuto a guardare i fogli e a pensare a Jimin.
Solo il suo pensiero le faceva battere il cuore e arrossire.
Dopo che gli aveva chiesto di aspettare un altro po', dopodiché sarebbe riuscita a liberarsi dalle sue paure, l'aveva baciato leggermente, bacio che qualche giornalista, che era riuscito ad introfularsi, riuscì ad immortalare e mandare ai più grandi giornali sudcoreani. La cosa in se questa volta non l'aveva sconvolta più di tanto, insomma se dovevano fare i due fidanzatini era normale baciarsi o almeno così pensava. A quanto pare in Corea del Sud non lo era, aveva ricevuto diverse critiche per questo, la Big Hit era dovuta intervenire e dire che era nata e cresciuta in America per poter calmare la acque, cosa che funzionó.
Sun Hee ricordava che dopo averlo baciato leggermente lui l'aveva stretta a se in un abbraccio che le ricordava casa e avevano continuato a ballare per un po'. Poi lui l'aveva presa per mano e l'aveva portata ad una terrazza in cui potevano stare da soli senza essere disturbati, avevano cominciato a parlare del piú e del meno, Jimin non le aveva mai lasciato la mano e lei si era addormentata sulla sua spalla. Era stato Suga a svegliarla, a svegliare entrambi a dirla tutta <<e tutti che pensavano che eravate andati a fare chissà cosa, invece eravate qua a dormire>>.
La ragazza si era sentita arrossire e si era unita insieme al ragazzo a svegliare Jimin.
Una volta a casa si era ritrovata a messaggiare fino al mattino con il ragazzo, cosa che da quel giorno continuarono a fare.
<<Pensi che dovrei andare a salutarli?>> Chiese a Hyun Ki dopo un po'.
<<Se vuoi ti posso accompagnare>> le propose, lei annui e gli disse che prima sarebbe andata in bagno.
Si guardó allo specchio per darsi una sistematina. Quel giorno indossava un vestitino bianco con delle grandi rose rosse disegnate sopra. Ai piedi indossava i suoi soliti pattini. I capelli erano sciolti in morbide onde sulle spalle e aveva il suo solito trucco. Sistemó la matita e ritorno nel suo ufficio dove l'aspettava la sua guardia del corpo.
Sun Hee si rese conto che piú si avvicinava agli studi più si sentiva agitata, ma non quella agitazione causata dall'ansia, ma ben si da eccitazione. Non vedeva l'ora di vedere Jimin, di sentire la sua voce, la sua risata, di guardarlo negli occhi, di sfiorarlo anche casualmente.
Una volta arrivati una guardia si pose davanti a loro <<l'accesso è permesso solo alle persone autorizzate>>.
La ragazza lo guardó spaesata <<beh io lavoro...>>.
L'uomo porse loro una mano <<documento, chiunque sia autorizzato ad entrare in questa zona porta con se un documento>>.
<<Okay, noi non lavoriamo in questa zona, ma sono sicura che nessuno si lamenterà se passiamo>> disse con un sorriso.
Nessuno le aveva detto che avevano aumentato le misure di sicurezza.
L'uomo si mise a ridere <<signorina, senza il documento non la faró passare>>.
Sun Hee lo guardó storto <<non volevo arrivare a questo>> disse borbottando, per poi continuare <<senta, io ho davvero bisogno di passare e sarebbero veramente meglio se mi facesse andare, se no mi toccherà avvertire mio padre e le assicuro che non amerà essere disturbato per una sciocchezza del genere>>. Disse guardandosi le unghie, con fare sofisticato. Se voleva essere convincente era meglio fare la parte della ragazzina viziata.
<<Sentiamo chi sarebbe suo padre?>> Le chiese la guardia con un sorrisino di presa in giro.
Sun Hee con tranquillità sbloccó il cellulare e scorse nella galleria, una volta trovata una foto la mostró all'uomo. Quest'ultima mostrava lei insieme a suo padre, il direttore di Music Bank. I due si stavano scambiando un abbraccio ed erano entrambi molto felici e sorridenti. La foto era stata scattata quando erano andati in vacanza negli States, dietro di lui si poteva vedere la statua della libertà.
La guardia passó lo sguardo piú e piú volte dalla foto alla ragazza, fino a quando degludí e si fece da parte.
<<La ringrazio>> disse con un sorriso sincero e si incamminò.
Odiava usare quella carta, ma a volte ne era quasi costretta.
Hyun Ki chiese a qualcuno dove potevano trovare i BTS e il ragazzo a cui aveva chiesto rispose che erano proprio in quel momento sul palco.
Sun Hee prese un lembo della maglietta della sua guardia del corpo e lo condusse verso il luogo.
Quando arrivarono i BTS stavano giusti scendendo dal palco. Era tutti e sette entusiasti e divertiti. J-Hope stava saltando da una parte all'altra e V parlava a macchinetta di non si sa bene cosa. Ma gli occhi della ragazza non riuscivano a lasciare Jimin. In quel momento stava parlando e ridendo insieme a Jungkook. Aveva i capelli leggermente spettinati ed era leggermente sudato in volto. Vide Namjoon picchiettargli la spalla per attirare la sua attenzione e indicarla. Quando il ragazzo incrociò il suo sguardo, un grande sorriso si formò sul suo volto e si dirise a passi veloci verso di lei. Una volta davanti a lei, Sun Hee non  riuscì a trattenersi e lo abbracciò, o meglio gli saltò in braccio cingendo le sue gambe al busto di lui. Jimin non riuscì ad evitare che una risata gli scappasse dalle labbra e la strinse a se.
<<Mi sei mancato>> disse lei con la testa nell'incavo del suo collo e seguendo il suo istinto gli diede un leggero bacio sul collo, sorrise notando dei brividi formarsi proprio in quel punto. Il ragazzo fece per aprire bocca per rispondergli, ma una voce gli interruppe.
<<Forse sarebbe meglio se ci spostassimo da qua>> disse Hyun Ki guardandosi intorno.
La ragazza rimise i piedi per terra e prese la mano di Jimin. Gli altri ragazzi gli avevano raggiunti e lei si inchinò leggermente per salutarli e insieme si avviarono nel loro camerino.
Una volta arrivati furono circondati da estetiste che con i phon cercavano di asciugarli il più possibile, così Sun Hee e Hyun Ki si misero in disparte. Il ragazzo vide un suo amico e dopo averla divertita andò verso di lui.
Si era seduta su un divanetto e stava giocherellando con il suo cellulare, quando un peso vicino a lei fece abbassare leggermente l'oggetto.
<<Ti piace Jimin?>>.
Quando si voltò, vide Tae fissarla seriamente negli occhi.
Lei arrossì e annuì semplicemente con la testa.
<<Bene, perché lui é preso veramente tanto da te. Forse troppo, si é messo in testa di scrivere una canzone d'amore e tu non puoi neanche immaginare quante smancerie continua a dire, parla sempre di te e vuole riempirti di regali. Ovviamente non dirgli che te l'ho detto, mi potrebbe far fuori>> disse con un sorriso <<solo, quando ti darai una mossa e gli dirai che vorrai stare insieme a lui per vivere per sempre felici e contenti, non farlo soffrire, ti prego>> continuó serio <<può essere sul serio veramente fragile a volte, è il mio migliore amico e non sopporto l'idea di vederlo stare male>>.
<<Non ti preoccupare>> gli rispose la ragazza <<a causa di questa situazione siamo stati troppo male entrambi, a causa mia abbiamo perso un sacco di tempo in cui potevamo stare tranquillamente insieme ed essere felici, quindi non ho piú intenzione di farlo aspettare>>.
V le fece un sorriso quadrato e notando Jimin avviarsi verso di loro si alzó.
<<Di cosa avete parlato?>> Gli chiese il ragazzo una volta arrivato.
<<Di te>>
<<Di me?>>
<<Già>> Sun Hee annuì e gli prese una mano <<ti porto in un posto>>.
La ragazza lo stava conducendo in un giardinetto interno, dove c'erano tantissime verietà di fiori e piante, una piccola fontana e delle panchine in cui riposare. Era uno dei suoi luoghi preferiti e non c'era quasi mai nessuno.
<<Sai, con i pattini sei quasi alta come me>> gli fece notare il ragazzo guardando le suddette calzature.
<<Oh beh, non ci vuole tanto per raggiungerti>> disse lei con un sorrisino divertito.
<<Yaa!>> esclamó lui guardandola sbarrando gli occhi.
Lei di mise a ridere e gli mise le braccia intorno al collo.
<<Non mi sono mai piaciuti i ragazzi troppo alti>> gli disse con un sorriso <<quando vuoi abbracciarli o baciarli ti devi per forza mettere sulle punte e allungarti e a volte non ci arrivi nemmeno. Invece con te è tutto molto piú semplice, posso baciarti tutte le volte che voglio con semplicità>>.
Il ragazzo arrossí fortemente e sciolse l'abbraccio, riprendendole la mano <<dove volevi portarmi?>>.
La ragazza si mise a ridere e lo portó nel piccolo giardino.
Arrivati, si sedettero su una delle panchine e cominciarono a parlare. La ragazza gli chiese come era andato il comeback.
<<Meravigliosamente, le fan erano entusiaste e la canzone sembra piacere a tanti>> rispose con un sorriso.
<<Piace tanto anche a me, sai? Oh il video é stupendo, adoro l'estetica>>
<<Si, hanno fatto un ottimo lavoro nel montaggio>> confermò lui annuendo.
Andarono avanti a parlare per un po' fino a quando Jimin la interruppe <<sul serio, di cosa hai parlato con Tae Tae?>> Le chiese serio.
<<Te l'ho detto, abbiamo parlato di te>>
<<Si, ma di cosa?>>
Sun Hee si passò una mano tra i capelli e si avvicinò un po' al ragazzo.
<<Che sono stanca di starti lontana, che ho capito che non posso e non voglio starti lontano, che a causa mia abbiamo sofferto entrambi e mi dispiace tanto per questo, ti devo delle scuse. Mi sono comportata malissimo, ti ho trattato malissimo, non ti ho fatto spiegare la tua versione dei fatti, non ti ho permesso di parlare. Ho fatto solo crescere un muro davanti a me e basta. Ti chiedo scusa per questo>> disse mentre gli accarezzava a piano la base dei capelli. Gli occhi del ragazzo erano lucidi e gentili <<Ti avevo già perdonata>> disse accarezzandole una guancia.
<<Bene, perché non mi allontanerò mai più da te, Park Jimin>> e dopo aver preso un lungo respiro lo baciò.

Roller Skates // Park Jimin [completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora