Capitolo 3

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Oggi è una giornata magnifica,il sole splende alto nel cielo e io sono molto contenta perché finalmente posso iniziare la mia missione.Mi vesto in fretta e vado a fare colazione.Posso scegliere tra tante varietà di cibo e alla fino decido di mangiare una brioche al cioccolato,dei biscotti e del the ai frutti di bosco.La colazione più buona che io abbia mai mangiato!
Il taxi mi aspetta per portarmi alla festa e io devo andare a salutare Ralph perché, almeno per oggi,devo lasciarlo in albergo per impedirgli di combinare disastri.
Arrivo davanti a un gran palazzo bianco con quattro colonne enormi vicino alla porta.C'è un giardino pieno di rose con al centro una fontana...stupendo!!All'entrata due guardie di sicurezza chiedono l'invito.Le lo porgo ,cercando di non destare sospetti, e entro.Wow!Davanti a me c'è un'enorme scalinata con un tappeto rosso che porta al piano di sopra.Il lampadario sopra la mia testa è enorme e fatto interamente di cristallo.I mobili sono moderni e molti fatti di vetro.La gente è vestita elegantemente e io mi sento un pochino a disagio tra persone così chic!Insomma,non sono abituata a tutto questo lusso,ma devo mantenere la copertura.
Come prima cosa devo trovare Rachelle.Individuo una ragazza con un vestito di color verde acqua lungo fino ai piedi e una corona in testa.Deve essere la festeggiata.
Mi avvicino e la saluto:«Ciao io mi chiamo Michelle...buon compleanno!».
«Grazie....chi sei?».Risponde lei con tono di disprezzo.
«Sono una fashion blogger proprio come te e vorrei proporti di fare un video insieme».
«Non ti ho mai visto da queste parti...».
«È perché sono americana e ho sentito molto parlare di te....mi é sembrata una buona idea collaborare per avere più fama»la interrompo io.Per non destare sospetti le mostro il mio canale Youtube.
«Ok ti credo...ci possiamo vedere domani,qui,alle 11 di mattina...va bene?».
«Va benissimo».
«Adesso goditi la festa che fra poco tagliamo la torta».
«Ok grazie mille».
Tutti intorno a me ballano e ridono ma io non ho tempo di divertirmi perché devo cercare più informazioni.Inoltre la musica è troppo alta quindi mi farà bene assentarmi un po' dalla festa.Ho già perlustrato il piano terreno e quindi vado al secondo piano.Proprio in fondo al corridoio c'è una porta con su scritto "ufficio".Decido di entrare perché lì potrei dovrai degli indizi.
Mi appoggio alla porta per vedere se si sentono dei rumori o delle voci.Niente.Entro e chiudo la porta con cautela.La stanza ha un enorme scrivania di vetro al centro e tutt'intorno libri di ogni genere.Al muro è appeso un ritratto di un uomo sulla cinquantina:occhi marroni,capelli biondi e rughe sulla fronte.Dev'essere Charles.Inizio a frugare tra i cassetti ma trovo solo documenti sulle sue aziende automobilistiche.
Ad un certo punto sento dei passi che si avvicinano...che fare?Decido di nascondermi sotto la scrivania,l'unico posto in cui io possa starci.La porta si apre.
«Volevi vedermi?».
«Si,non voglio rovinare il tuo compleanno ma hanno rubato ancora dei soldi....non posso tenergli tutti in banca,sarebbe troppo rischioso,ma sembra che a casa sia il posto più pericoloso.»
«Io non ho visto nessuno dei miei amici entrare in camera tua....forse il ladro è qualche conoscente?».
«Impossibile, lo sai bene che gestisco le aziende da solo e mi fido solo della mia famiglia...non ho neanche dei rapporti commerciali con qualche altro proprietario...me la cavo da solo!».
«Ok ma tu pensa lo stesso chi può essere stato...vuoi porre denuncia?».
«Per adesso no».
Escono dalla stanza e io non sono più in pericolo.Le voci erano di Charles e suo nipote. É molto interessante quello che ho appena sentito:Charles non collabora con nessuno,il ladro non lascia tracce quando ruba perciò vuol dire che  è uno della casa o qualche amico dei gemelli,perché solo chi ha la chiave può non lasciare tracce del furto.
Mentre sto pensando sento dei rumori:«Meglio se vado a chiudere a chiave la porta del tuo ufficio,non si sa mai...ti raggiungo dopo zio».Non faccio in tempo a nascondermi che la porta si apre.Beccata....sono un disastro!
«Chi sei e che ci fai qui?».
«Cercavo il bagno e mi sono persa in questa casa enorme!».
«A ok ma non dovresti stare qui...e poi non hai visto che c'era scritto "ufficio"?».
«Pensavo che nell'ufficio ci fosse un bagno..»dico scioccamente.
Con mio grande stupore lui ride:«Lo sai che sei proprio divertente?».
Arrossisco...è proprio carino e dolce...non freddo come sua sorella.
«Vuoi che ti mostro dov'è il bagno?».
«No, grazie...non ne ho più bisogno».
«Ok allora ti faccio fare un giro della casa così non ti perdi più?»
«Adesso non ho tempo ma devo vedermi con tua sorella quindi possiamo rimandare a domani ».
«Ok...dimmi almeno come ti chiami?».
«Michelle»mento.
«Va bene Michelle a domani».
Esco piena di euforia.È un ragazzo bellissimo e avrei voluto passare un po' di tempo con lui, ma i sentimenti non devono ostacolare la missione.È una regola importante per le spie e io devo rispettarla.Ritorno all'hotel felice di non essere stata scoperta e di aver raccolto informazioni.Non vedo l'ora di iniziare il mio secondo giorno di lavoro.

Una spia e mezzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora